Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori
La trattazione sui pattern di inversione a cura di Money.it questa settimana continua con l’Abandoned baby. Quello indicato è un modello formato da tre barre e indica che il trend in corso è ormai prossimo all’esaurimento. Nella sua configurazione, questa formazione di prezzo è molto simile al Morning ed Evening star. Rispetto a questi due modelli, l’Abandoned baby si differenzia per una cosa specifica: la seconda candela è una doji, preceduta e separata dalle altre due da altrettanti gap.
L’Abandoned baby rialzista
Nella versione bullish dell’Abandoned baby, il mercato dà vita ad una long line negativa, in linea con il downtrend in corso. La seconda barra aprirà in gap down, formando una doji. Nella terza seduta di contrattazione i compratori daranno un segno di forza aprendo in gap up, per poi proseguire con gli acquisti e portarsi sopra la metà del range della prima barra. Dal punto di vista operativo, i trader potranno entrare in acquisto alla rottura dei top della prima candela, con stop loss sotto i minimi del modello e un target calcolato con un rapporto di rischio/rendimento di 1:1,50. Il superamento dei massimi della conformazione si rivela necessaria in quanto, utilizzando la tecnica della compressione del pattern, si nota come questo si riduca ad una candela di Hammer.
L’Abandoned baby ribassista
L’Abandoned baby bearish inizia con una barra positiva in linea con l’uptrend in corso. La seconda barra del modello è caratterizzata da un’open in gap up, ma si riduce ad una doji. I venditori entreranno quindi in gioco, effettuando un’apertura in gap down e proseguendo con le vendite fino a portarsi al di sotto della metà della prima candela della formazione. Dato che il pattern compresso si riduce ad una Shooting star, si potranno valutare operazioni short in caso di violazione dei minimi della prima seduta. In tal caso, lo stop loss sarà da porsi al di sopra dei top della formazione, mentre il take profit è individuabile con un risk/reward ratio di 1:1,50.
Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine