Uno per cento, novantanove per cento

0
38

Un appuntamento per l’umanità 

C’è solo l’1% della popolazione, che riesce ad arrivare in cima e raggiunge i livelli più elevati.

Questo vale per qualsiasi campo di applicazione, a partire da quello economico. E quando parliamo di economia, stiamo dicendo che la vera ricchezza viene raggiunta solo dall’1% degli aspiranti.

Se vuoi dare a te stesso una spiegazione molto concreta del perché nasce il complottismo, l’ossessione che dietro ogni fenomeno ci sia qualche cosa di occulto e nascosto congegnato da poche menti diaboliche, la troverai facilmente nel senso di frustrazione conseguente al fatto che il 99% che non raggiunge la vetta non riesce esattamente a capire come ci sia riuscito l’1%.

Una parte di quel 99% esce in corner da quel mancato goal, imputando il raggiungimento della vetta da parte dell’1% alla fortuna, a forze diaboliche, al furto, alla cospirazione, all’ingiustizia latente in ogni necessariamente imperfetto fenomeno umano.

Molto spesso, quando al 99% viene spiegato il perché del successo, questo non viene capito. Anzi viene spesso ignorato o rimosso perché considerato senza senso, accidentale, fortunoso e non ripetibile, addirittura stupido.

Ciò che dobbiamo capire è che un capitalismo sano incoraggia a raggiungere la vetta dell’1%. Nel contempo, siamo consapevoli che in una piramide, la cima non può ospitare molte persone.

E ciò che conta è la parte centrale della piramide, dove, viceversa, possono essere contenute molte persone, anzi una grande quantità della popolazione. In economia, è la grande classe media che il capitalismo sano dovrebbe creare, alimentare, nutrire, incoraggiare.

La grande crisi del capitalismo, i cui sintomi risalgono al 2000, e la cui vera esplosione noi facciamo risalire al 2007-2009 consiste nella perduta capacità tendenziale di creare ricchezza crescente nella classe media, allargandola.

La crisi è tuttora irrisolta e la causa è molto evidente, ma, oggi, difficile da estirpare: il dualismo capitalismo-democrazia è stato negato come fattore necessario e l’annessione nel circolo capitalista delle dittature, a partire da quelle comuniste, ha iniettato un virus pericolosissimo di concorrenza sleale interna al sistema. E il capitalismo tollerabilmente sano è diventato un capitalismo malato.

Così, sono nate le forze che intendono curare il fenomeno dell’1%/99% con l’imposizione di forze innaturali al sistema. È una ingiustizia, tale viene presentata, e quindi va curata con metodi imposti.

Sono state così rivisitate le teorie sulla possibilità del debito illimitato da parte degli Stati. E, nel contempo, nella distribuzione anomale di quel reddito attraverso forme che di fatto disincentivano il lavoro, più che curare la povertà (che va curata stimolando l’economia).

Così è per il reddito di cittadinanza italiano, che doveva creare non so quante centinaia di migliaia o milioni di posti di lavoro, ma non ha creato assolutamente nulla. Ha forse, assistito, in qualche caso. Ma non ha risolto il problema, ha aumentato il debito dello stato in modo passivo (con l’alibi che intanto ci si può indebitare senza limiti), sottraendo forze e risorse agli investimenti veri.

Altrettanto è per soluzioni consimili tentate in altre nazioni del mondo, e così è anche per le teorie di Bernie Sanders, negli Stati Uniti, che, sostenendo Biden, prima o poi presenterà il conto del suo sostegno.

Il virus iniettato dai cinesi nel sistema capitalista occidentale non è solo il Coronavirus (anche se questo, da solo, ci basterebbe, grazie molte). È un virus molto più subdolo, di conquista a basso prezzo, attraverso un sistema autoritario e quindi virtualmente più efficiente, del nostro modello di sviluppo.

Quel virus ha fatto impazzire il capitalismo, che ancora non ha individuato il vaccino, perché non si è esattamente reso conto di quale virus si tratti. La pazzia ha stravolto la possibilità di allargare una classe media in modo ordinato, evitando di concentrarsi sul problema 1%/99%: problema non è, è così, accettiamolo, l’1% riesce ad andare in vetta e il 99%, da chiunque sia composto, farà sempre fatica a capire il successo dell’1%.

Ma se avremo una parte centrale della piramide ricca e crescente, la legge dell1%/99% non sarà più il problema da risolvere. Ce ne è uno molto più importante: vaccinarsi dal virus cinese (non solo dal Coronavirus), e impostare le regole di un capitalismo sano.

L’1% diventa molto ricco, perché lo merita e quello che si può fare è semplicemente prenderne lezioni. Ed essere nella parte centrale della piramide non è così deprimente, in una economia sana che cresce e dà buone prospettive di felicità.  

Come sarà questa parte finale del 2020, di questo anno che vorremmo dimenticare e che ricorderemo invece per tutta la nostra vita? Sarà la lezione dove capiremo come risolvere il problema? Sarà la volta buona per prendere la strada giusta?

Il 12 novembre scorso, alle 11, un grande interprete dei mercati ha salito sul palcoscenico dei webinar che l’Istituto Svizzero della Borsa organizza per Raccomandazioni di Borsa: sto parlando del grande Tony Cioli Puviani. Per ascoltare la sua opinione sui mercati di questa fine 2020 e la prospettiva sul 2021, clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: Gli Stati Uniti hanno eletto un Presidente, quanto meno ci stanno provando (io non sono ancora affatto sicuro di nulla, ma questo è normale nell’epoca che viviamo). Se sarà Biden il Presidente, e questo è probabile ma teniamo le dita incrociate fino a dicembre e forse fino a gennaio, dovrà fare i conti con l’area socialista del suo partito. C’è una grande opportunità per l’America e per il mondo intero. Quella di smetterla di pensare all’1%/99% e di cominciare seriamente a pensare all’80% in modo efficace. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

Maurizio Monti

 

Editore Istituto Svizzero della Borsa