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Il Titanic ha ancora da insegnarci qualcosa

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Decisioni fuori dal cranio 

Di alcune cose finiamo per renderci conto quando avvengono eventi drammatici. 

Così è stato, per il sommergibile Ocean Gate Expeditions, scomparso con cinque persone a bordo mentre si immergeva per visitare il sito del relitto del Titanic.  

Dal 2021, la compagnia che è proprietaria del sommergibile, offre questo tipo di viaggi, al modico costo di 250.000 dollari per ogni biglietto. Più o meno, un milione di dollari a viaggio l’incasso della compagnia.   

“Questa è la tua occasione per uscire dalla vita di tutti i giorni e scoprire qualcosa di veramente straordinario”, afferma la compagnia sul suo sito web.  

Il sommergibile è da considerare sperimentale e non è certificato né approvato da alcun organismo di regolamentazione. 

Nondimeno, la vicenda tragica ci ha spalancato la visione su un’industria non molto nota: il turismo d’élite che ruota intorno al relitto del Titanic.  

Opportunità che sembra irresistibile per chi può e vuole permetterselo, malgrado il pericolo di viaggiare a 4 chilometri di profondità marina, avendo come ricompensa di vedere il relitto del Titanic con i propri occhi.  

E’ trascorso più di un secolo dal terribile naufragio, ma l’interesse che muove il Titanic è ancora vivissimo.  

Le immersioni a scopo turistico iniziarono più di 20 anni fa.  

Il relitto fu scoperto nel 1985, da una spedizione guidata dall’esploratore del National Geographic Robert Ballard e dall’oceanografo francese Jean-Louis Michel.  

Ballard, in una memorabile testimonianza al Congresso degli Stati Uniti, chiese che il relitto fosse designato come monumento marittimo. 

Egli tornò l’anno dopo a visitare il relitto, ponendovi sopra una targa, chiedendo che il sito fosse lasciato intatto, in memoria e rispetto delle 1.500 persone che vi morirono.

Avvenne il contrario, una vera e propria corsa per ottenere l’autorizzazione a prelevare i manufatti della nave. 

Un Tribunale Federale, nel 1992, stabilì che i due organismi finanziatori della prima spedizione che scoprì il relitto avevano titolo per poterne disporre: e in otto spedizioni sul Titanic, furono prelevati e messi all’asta 5.000 oggetti, fra cui molti gioielli e un pezzo della celebre scalinata della nave. 

La battaglia giudiziaria non impediva, intanto, la creazione di un piccolo mercato turistico, i cui prezzi sono stati in rapida ascesa nel corso degli anni.   

James Cameron, il regista di “Titanic”, ha fatto innumerevoli viaggi per vedere da vicino il relitto.  

I primi biglietti turistici furono venduti nel 1998 dalla compagnia britannica Deep Ocean Expeditions: costavano 32.500 dollari ciascuno.  

I prezzi lievitarono nel corso degli anni, e nel 2012 erano di 59.000 dollari a persona.   

Nel 2019, la Blue Marbie, con sede a Londra, vendeva i biglietti a 105.129 dollari a persona, che dichiarava essere il valore attualizzato di un biglietto di prima classe al tempo del naufragio.  

Ora, sappiamo che gli sfortunati passeggeri dell’Ocean Gate hanno pagato 250.000 dollari ciascuno.  

In tutto questo grande traffico intorno al Titanic, sembra essere lo stesso relitto a subire le conseguenze di un deterioramento accelerato.   

Si ha notizia, ad esempio, di un urto accidentale di uno dei sottomarini turistici con il relitto, urto di cui non sono state precisate le conseguenze.  

L’area intorno al relitto è disseminato di rifiuti, fra cui bottiglie di birra, bibite, pesi, catene e reti da carico.   

I visitatori hanno riempito l’area di targhe e piccoli ricordi.   

Nel 2001, una coppia si sposò in un sommergibile appoggiato sulla prua del Titanic.  

Il business, la vanità, il denaro, l’ego…. sembrano passare sopra la dignità di un luogo che meriterebbe più rispetto.  

E’ molto simile a quello che avviene sui mercati, dove paura e avidità si contendono il primato… e dove gli eccessi sono divenuti la normalità.   

C’è un modo molto efficace per cavalcare quella follia crescente che pervade i mercati: un sistema in opzioni che ti permetta di ottenere una schiacciante probabilità di guadagno anche quando sbagli e il mercato ti viene contro.  

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P.S.: E che dire dell’orchestra che ha suonato fino all’ultimo, fino a pochi minuti prima che il Titanic ormai in posizione quasi verticale si inabissasse?

Follia? Soddisfazione della vanità altrui? Professionalità all’estremo? Rassegnazione?

Quando sei sul mercato, comprendi fino in fondo che l’uomo ha un cervello nella scatola cranica. Ma che le decisioni, spesso, sono prese in altri posti che non lì dentro.

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Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa

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