Roma RFF 16, ottobre 2021 (1° parte)

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Nel pre-post-Covid, Roma brilla del cinema, suo e internazionale

Ho speso quasi 10 giorni nella mia città d’origine, quella cui sono affezionata per davvero, Roma. E, per 9 mattine di quelle 10 giornate, mi sono seduta nelle grandi sale dello splendido Auditorium di Renzo Piano, per assistere, insieme ad altri accreditati, stampa inclusa, alle proiezioni, per la gran parte anteprime, dei tanti film presentati e selezionati alla Festa del Cinema di quest’anno, giunta alla sedicesima edizione. L’incubo Covid – fortunatamente ridottosi, ma tutt’altro che sparito – non ha impedito, come non l’ha fatto al Lido lo scorso settembre, di tornare ad affollare, in maniera controllata e regolamentata, il cinema, l’Arte. Mentre si va sempre più verso una III dose di vaccino per tutti, non solo per la parte di popolazione più a rischio, sono felice di testimoniare che le attività hanno ripreso, quasi, a pieno ritmo e che l’Arte, anche grazie alla novità dello scorso 15 ottobre, sta tornando a vivere al 100%.

Da giovedì 14 ottobre a domenica 24 ottobre 2021, la 16° edizione della Festa del Cinema di Roma si è svolta (principalmente) all’Auditorium costruito da Renzo Piano. Oltre alle due grandi sale dell’Auditorium, la sala Petrassi e la sala Sinopoli, e al più piccolo Teatro Studio G. Borgna, gli altri luoghi, sparsi per la città, che hanno ospitato la Festa del Cinema sono stati questi: il Maxxi, la Casa del Cinema, il My Cityplex Savoy, lo Scena, il Teatro Palladium, l’Auditorium Conciliazione.

Antonio Monda, direttore artistico della Festa del Cinema, con Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma, ha dichiarato che l’affluenza ha toccato l’89%. Più dettagliatamente i dati sarebbero questi: 326 proiezioni e 23 paesi del mondo rappresentati; 40 sale occupate in città; 37.231 biglietti venduti e 55.532 tra accrediti stampa ed accessi pubblico. Tra i personaggi arrivati: Jessica Chastain, Quentin Tarantino, Tim Burton, Alfonso Cuarón, Angelina Jolie, Johnny Depp, Pierfrancesco Favino, Marco Bellocchio, Luca Guadagnino, Peter Dinklag, Zadie Smith, Frank Miller, i Manetti Bros, Zerocalcare e molti altri. Tanti i film presentati. Ecco i numeri in dettaglio.

Le sezioni della Festa del Cinema di Roma

  • Selezione ufficiale – 35 film:
    • Film in Concorso – 23 film.
    • Tutti ne parlano – 3 film
    • Eventi speciali – 9 film
    • In coproduzione con Alice nella città – 3 film
  • Alice nella città – 75 film:
    • Film in Concorso – 10 film.
    • Film fuori Concorso – 4 film
    • Proiezioni speciali – 2 film
    • Panorama Italia – 10 film
    • Proiezioni speciali – 4 film
    • Film d’apertura – 1 film
    • Film di chiusura – 1 film
    • Eventi speciali – 7 film
    • Quei ragazzi omaggi e restauri – 5 film
    • Sintonie – 7 film
    • Serie – 3 film
    • Cortometraggi in Concorso – 10 film
    • Cortometraggi Fuori Concorso – 9 film
    • Cortometraggi Eventi Speciali – 2 film
  • Pre Aperture – 5 film
  • Retrospettiva – 14 film
  • I film della nostra vita – 7 film
  • Altri eventi della Festa – proiezioni, incontri e convegni – 6 film

Le mie RECENSIONI, in ordine alfabetico, dei film che ho visto:

  1. A CASA TUTTI BENE La serie, prima puntata

In uscita su Sky e in streaming su Now nel dicembre 2021
La serie di Gabriele Muccino, la prima che il regista romano dirige dall’inizio della sua carriera, porta il titolo di un suo successo. A casa tutti bene è, infatti, anche un film del 2018, vincitore di una serie di premi e interpretato, in particolare, da Favino, Accorsi, Sandrelli e Gerini, diretti da Muccino. Gli 8 episodi, dei quali alla Festa del Cinema è stato mostrato solo il primo, lungo 50 minuti, si ispirano, come tipo di storia, proprio al film e narrano le vicende famigliari dei Ristuccia; la differenza sta nella location, perché, in luogo dell’isola, troviamo un ristorante. Naturalmente, il taglio del regista dell’indimenticabile L’ultimo bacio – film del 2001, davvero riuscito, del quale conobbi gli attori principali – e di un pre-pandemico, bellissimo, Gli anni più belli, è frenetico, cinico e decisamente drammatico, seppure un po’ meno urlato del solito. Se alcuni degli attori sono dei fedelissimi di Muccino – come Laura Morante, che ha fatto un patto con il diavolo quanto alla sua bellezza ancora oggi – altri sono meno soliti nei suoi film, come Francesco Acquaroli. Quest’ultimo, grazie anche ad una formazione ed esperienza teatrale, è, senza ombra di dubbio, il migliore attore della serie. Fa eccezione, oltre alla Morante, l’unica che lo raggiunge e con lui migliora, rispetto al resto del cast. Peccato che Muccino spesso tenda a scegliere, così pare, un tipo di interpreti più televisivo che di teatro; interpreti cui, con non troppa difficoltà, può imprimere il suo stile, con il risultato, però, che rischiano di sembrare un po’ tutti uguali fra loro, con un ritmo che, talvolta, non è quello del personaggio, bensì del regista; interpreti, forse, mancanti di una ‘struttura’, aventi uno scheletro senza essersi fatti le ossa con anni di studio e pratica. Le tragedie famigliari – proprie e quelle di amici e parenti vicini e lontani – sono concentrate in modo ansiogeno e ansioso in un solo posto: presso i Ristuccia, il cui capofamiglia, però, già nella prima puntata subirà le conseguenze di tanti dissapori e problemi. Non voglio essere troppo dura, né vorrei far desistere dal seguire la serie. Il mio parere è piuttosto positivo, ma suggerisco di prepararsi a diventarne fan con una grande tazza di camomilla rinforzata in mano, perché l’effetto Muccino è garantito e si rischia un leggero giramento di testa. Voto: 7.

SELEZIONE UFFICIALE – EVENTO SPECIALE (film non in concorso)

Genere:

Regia/ Soggetto:

Drammatico

Gabriele Muccino

Produzione: Sky, Marco Belardi per Lotus Production – società di Leone Film Group
Durata/ Lingua/ Anno: 8 puntate da 50’-1° stagione/ Italiano/ 2021
Paesi: Italia
Interpreti (alcuni): Francesco Acquaroli, Laura Moranti, Valerio Aprea, Silvia D’Amico Bendico, Mariana Falace, Antonio Folletto, Federico Ielapi

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=nNFFwP0A9Bs

F1a) Gabriele Muccino, regista di A casa tutti bene – serie tv

Nell’immagine F1a, Gabriele Muccino regista della sua prima serie tv.
Fonte: https://static.sky.it/images/skytg24/it/spettacolo/serie-tv/2021/10/21/festa-cinema-roma-gabriele-muccino-serie-tv/01_muccino_ansa.jpeg.transform/hero-mobile/61449d4eec04a799e536ae80e4cad0aea631b5b1/img.jpg


F1b) Il protagonista maschile della prima puntata, Francesco Acquaroli

Nella immagine F1b un bel primo piano del bravissimo Acquaroli, protagonista di puntata.
Fonte: https://romah24.com/prati/wp-content/uploads/sites/3/2020/11/Acquaroli.jpg

2. ANIMA BELLA

Uscita nei cinema: N.D.
È il film italiano, l’unico, selezionato nella sezione Alice nella Città della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. È diretto da Dario Albertini, che l’ha scritto con Simone Ranucci, suo partner di scrittura e sceneggiatura già nel lungometraggio precedente, Manuel, del 2017. La storia ruota intorno alla vita di una diciottenne di nome Gioia e alla drammaticità degli eventi che la caratterizzano. Il lavoro della ragazza, che aiuta il padre con la casa, è quello di occuparsi delle loro tante pecore, oltre a dare una mano in un posto dove malati e anziani vanno per curarsi con un’acqua ritenuta ‘magica’ e a fare da corriere con il suo mezzo a due ruote. Padre e figlia vivono in un paesino di campagna, in un villaggio rurale in centro Italia. I giorni della ragazza scorrono tranquilli, finché il padre sparisce e, una volta ritrovato, Gioia scopre della dipendenza dell’uomo, dipendenza a causa della quale i debiti sono alti e i pericoli alla porta, per entrambi. ­­­­­Il personaggio interpretato dall’attore Luciano Miele soffre, infatti, di ludopatia, dipendenza dal gioco, e spende tutti i soldi, anche quelli guadagnati dalla figlia, alle macchinette da gioco dei bar, finendo per mettersi nei guai, anche con gente poco raccomandabile. L’unica soluzione arriva da Gioia: il papà dovrà farsi curare in una clinica che tratta questo tipo di malattie. Il tema è interessante, ma alcuni aspetti della storia e alcuni personaggi non sono chiarissimi. A dispetto del nome, Madalina Maria Jekal, la protagonista del film, sarebbe italiana: ne sono felice, perché il film è al 100% italiano. Tra gli attori, una sempre meravigliosa Piera Degli Esposti, mancata lo scorso agosto, a 83 anni. E, di nuovo, mi chiedo chi sostituirà i dipartiti di questo calibro. Nel cast, anche, Paola Lavini, che avevo intervistato[1] per il personaggio di Pina, nel bellissimo film di Giorgio Diritti sul pittore Antonio Ligabue, interpretato, in modo straordinario, dal mai deludente Elio Germano, che ottenne l’Orso d’argento come migliore attore. Parlo di Volevo nascondermi, vincitore, nel 2020, del Nastro d’Argento; fu fra i film penalizzati dal primo Lockdown. Proprio con Paola ho scambiato due parole sul suo ruolo, in Anima bella, di una sarta amica della protagonista – l’Anima bella di Dario Albertini – per la quale è quasi una mamma. Meritevole il contributo di Paola a film e cast. Nei prossimi numeri, la breve intervista con l’attrice. Voto al film: 6,5.

ALICE NELLA CITTA’ – FILM IN CONCORSO

Genere:

Regia:

Drammatico

Dario Albertini

Produzione: Dugong Films (Marco Alessi, Marta Tagliavia) con Rai Cinema, Luxbox, Unbranded Pictures, Alebrije Producciones, Mirfilm
Durata/ Lingua/ Anno: 95’/ Italiano/ 2021
Paesi: Italia
Interpreti: Madalina Maria Jekal, Elisabetta Rocchetti, Francesca Chillemi, Paola Lavini, Piera Degli Esposti, Anna Manuelli

Clip del film: https://video.repubblica.it/dossier/festa-di-roma-2021/anima-bella/399147/399859

F2a) Locandina di Anima bella

Nell’immagine F2a, la locandina del film Anima bella diretto da Dario Albertini.
Fonte: https://pad.mymovies.it/filmclub/2021/10/049/coverlg.jpg

F2b) Dario Albertini, regista di Anima bella

Nella immagine F2b un bel primo piano del regista dell’unico film italiano in concorso nella Sezione Alice nella città. Fonte: https://pad.mymovies.it/cinemanews/2018/152956/coverlg_home.jpg

3. CATERINA CASELLI – UNA VITA, CENTO VITE

In uscita nei cinema il 13-14-15 dicembre 2021
Il Casco d’oro degli anni Sessanta, la ragazza pop che cantava ‘Nessuno mi può giudicare’, la rockettara italiana di Modena: tutte definizioni che ci fanno capire di chi stiamo parlando. Caterina Caselli fu ed è, anche, la scopritrice dei talenti musicali. Con il longevo matrimonio, proprio quest’anno arrivato al suo cinquantesimo anno, con Piero Sugar, figlio del fondatore dell’omonima casa discografica, Caterina è passata a occuparsi dei giovani. Fra i talenti scoperti e lanciati: Gini Russo (celeberrimo il suo Un’estate al mare del 1982, scritto da Franco Battiato), Geraldina Trovato (ricordo di essermi tanto esercitata sul suo Non ho più la mia città, brano con il quale si aggiudicò, al Festival di Sanremo del 1993, il secondo posto nella categoria Novità), Elisa (il cui stupendo brano Luce, per esempio, ottenne diversi premi), Malika Ayane (io ho amato molto Senza fare sul serio e il suo remake La prima cosa bella) e molti altri, come Andrea Bocelli e i Negramaro; questi ultimi erano presenti alla proiezione del film alla Festa del Cinema di Roma. Facendo qualche passo indietro, come non pensare ai tanti artisti che la Caselli ha portato al successo fra gli anni 70 e gli anni 80, come Loredana Bertè, i Pooh, Raf, Enrico Ruggieri, Umberto Tozzi, Ornella Vanoni.Anche il suo stimato amico Paolo Conte, è un autore della scuderia di Caterina. Il documentario, diretto da Renato De Maria, con una grande protagonista quale si dimostra la cantante, che è straordinaria anche come comunicatrice, è un racconto, attraverso la lunga intervista all’artista, della sua vita fin da piccola e del suo percorso professionale, ma anche di un’epoca musicale che francamente manca. Il film è generoso – e così la sua protagonista – nel rendere omaggio ad artisti enormi che hanno segnato, soprattutto, il secolo passato e continuano a far sognare. Fa ancora sognare Caterina, sia come cantante di ieri, moderna e coraggiosa, oltre che talentuosa e caparbia, sia come ‘mamma’, ieri e oggi, di tanti artisti entrati professionalmente in casa Sugar. Le canzoni della Caselli, note ai più, anche a chi nemmeno esisteva al suo debutto, hanno regalato emozioni forti, lo scorso 20 ottobre, a un pubblico folto e animato che, con entusiasmo e commozione, seguiva il documentario nella vasta sala Sinopoli dell’Auditorium di Renzo Piano. Il film, scritto dal regista stesso con Pasquale Plastino e intitolato similmente al grande successo di Caterina ‘100 giorni’ trasmesso sulla Rai nell’aprile del 1967, è stato prodotto da Sugar Play con Rai Cinema e The New Life Company (Ludovica Damiani) e verrà distribuito nei cinema, dalla Nexo Digital, nei giorni 13-14-15 di dicembre. Il mio voto al film è 9,5 e all’interprete, esempio da seguire, è 10.

SELEZIONE UFFICIALE – EVENTO SPECIALE (film non in concorso)

Genere:

Regia:

Documentario biografico/musicale

Renato De Maria

Sceneggiatura:

Produzione:

Renato De Maria e Pasquale Plastino

Sugar Play, in collaborazione con Rai Cinema e The New Lige Company

Durata/ Lingua/ Anno: 96’/ Italiano/ 2021
Paesi: Italia
Interpreti:

Caterina Caselli;

fra le testimonianze: Paolo Conte, Francesco Guccini, Filippo Sugar

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=iISKWr9M4m4

F3a) Locandina di Caterina Caselli una vita, cento vite

Nell’immagine F3a, la locandina del docufilm su Caterina Caselli diretto da Renato De Maria.
Fonte: https://www.ilquotidianoitaliano.com/wp-content/uploads/2021/10/CaterinaCaselli_1200x675.jpg

F3b) La protagonista Caterina Caselli

Nella immagine F3b un bel primo piano di Caterina Caselli alla Festa del Cinema di Roma.
Fonte: https://immagini.quotidiano.net/?url=http%3A%2F%2Fp1014p.quotidiano.net%3A80%2Fpolopoly_fs%2F1.5017701.1581027674%21%2FhttpImage%2Fimage.jpg_gen%2Fderivatives%2Fwidescreen%2Fimage.jpg&w=700&h=391

4. CHARLOTTE

Uscita nei cinema: N.D.
La storia è vera e riguarda una ragazza ebrea uccisa nei campi di sterminio a soli 26 anni, incinta. Si chiamava Charlotte Salomon. Ciò che la fece sopravvivere ai drammi famigliari già in giovane età e all’orrore del Lager come periodo storico, ossia prima di finirci, fu la sua incredibile creatività, unita a una dote artistica fin da bambina. In verità, Charlotte non arrivò mai ai campi di sterminio, perché il giorno in cui fu prelevata in Francia per esservi portata con la forza venne uccisa. Terrorizzata che quel momento sarebbe arrivato, la ragazza, nata con un amore fortissimo per la pittura e il disegno e autrice di un’opera monumentale, ossia di una serie di schizzi atti a narrare le proprie vicende famigliari e i fatti del tempo, aveva fatto in modo che, se avessero trovato lei, non avrebbero trovato il suo tesoro artistico. Grazie alle sue creazioni e a questo magnifico film di animazione, noi possiamo oggi conoscere la sua storia e avere un’ulteriore testimonianza degli orrori nazisti. Quanto alla sua breve vita, sappiamo che la scoperta di un terribile segreto celatole per anni dalla famiglia l’aveva sconvolta e spinta a scrivere la sua storia attraverso, come già detto, l’arte che più amava e con la consapevolezza di non avere tempo: ‘I’m busy night and day, no time for rest or play’. Di fatto, aveva ragione, perché tempo ne avrebbe avuto purtroppo assai poco. Charlotte ci permette di sapere che tanto tempo fa una giovane ragazza lottava in difesa di una razza inesistente, perché l’ebreo non è una razza a sé. Ci permette di empatizzare con lei e di vivere da lontano, senza veramente capirlo ma almeno conoscendolo, un periodo storico che oggi molti si sono dimenticati o non hanno vissuto. La voce della protagonista è di Keira Knightley, motivo in più per vederlo in lingua originale, come sempre si dovrebbe fare. La Knightley è produttrice esecutiva di questo splendido film animato, che andrebbe promosso nelle scuole. Cito dal film: ‘Only by doing something mad can I hope to stay sane’[2]. L’opera complessiva di Charlotte Salomon porta un titolo non casuale: ‘Vita? O teatro?’. Il mio voto al film e a Charlotte è un 10 e lode.

SELEZIONE UFFICIALE – FILM IN CONCORSO

Genere:

Regia:

Animazione

Tahir Rana e Eric Warin

Sceneggiatura:

Produzione:

Renato De Maria e Pasquale Plastino

Sugar Play, in collaborazione con Rai Cinema e The New Lige Company

Durata/ Lingua/ Anno: 92’/ Inglese/ 2021
Paesi: Francia, Canada
Interpreti: Keira Kneightly, Marion Cotillard, Brenda Blethyn, Jim Broadbent

CLIP del film: https://www.youtube.com/watch?v=z2EOJr4ocQg

F4a) Keira Knightley e il fumetto del film Charlotte

Nell’immagine F4a, Keira Knightley presta la voce a Charlotte diretta da Rana e Warin.
Fonte: https://www.cartonionline.com/wordpress/wp-content/uploads/2021/07/keira-charlotte-1000×600.jpg

F4b) La protagonista reale e disegnata di Charlotte

Nella immagine F4b la giovane realmente esistita com’è disegnata nel film dedicatole.
Fonte: https://www.vanillamagazine.it/wp-content/uploads/2019/12/Charlotte-Salomon-Copertina-2.jpg

5. C’MON C’MON

In uscita nei cinema il 19 novembre 2021
Mike Mills dirige un fantastico (come dubitarne del resto?) Joaquin Phoenix in una pellicola in bianco e nero che arriva dritta dritta alla parte più tenera di noi. Ci riesce grazie all’attore e al suo rapporto per fiction con un giovanissimo Woody Norman, che, appena dodicenne, ha già alle spalle una carriera nella moda e cinque anni di film interpretati. La sua bravura ha dell’inverosimile. La regia è eccellente e questo è stato determinante nella performance di Woody; il partner di scena è il memorabile e più potente Joker di tutti i tempi (https://www.traders-mag.it/joker-di-todd-phillips/), anche questo non può che aver rinforzato il talento del minorenne; il cast, l’ambientazione, i tempi e la sceneggiatura, la fotografia sono tutti aspetti molto curati e la storia è delicata e profonda, fatta di istanti. Ma tutto ciò non basta a comprendere come un attore bambino possa essere così bravo. Il film tocca un tema, forse, in parte già visto, ma lo tratta con rispetto e con una dolcezza romantica che resta sempre fra la verità e la poesia. È sottile ogni aspetto relazionale del film, sia fra i due protagonisti sia fra loro e gli altri personaggi, particolarmente la mamma di Jesse (Norman) e sorella di Johnny (Phoenix); nulla è banale né scontato, nulla annoia mai. E, fra le domande che lo spettatore si pone, questa: chi è l’adulto? Apparentemente, Johnny. Davvero è lui a prendersi cura di Jesse o non accade, forse, il contrario più volte nel corso della storia? Trama: un giornalista radiofonico, che vive solo e non ha una relazione davvero solida con nessuna, inizia un nuovo progetto di lavoro, consistente nell’intervistare bambini di varie parti degli Stati Uniti sul loro pensiero sul mondo e sul domani; la sorella, Viv, lo chiama per chiedergli di tenerle il bambino, perché ha una urgenza famigliare. La vita di Johnny, dapprincipio restio e poi solo poco incline al gioco e a uscire dai suoi schemi mentali e comportamentali, cambia radicalmente, quando, con gli occhi di un essere umano privo di maschere, quali sono i bambini, vede con chiarezza se stesso e riconosce il tipo di rapporto che lo lega a Jesse. Questo film è uno dei migliori che abbia visto all’ultima Festa del cinema di Roma. Da vedere anche in tv: non è il grande schermo che serve per goderselo, ma una apertura di cuore e mente. Un film adatto a tutti, zii inclusi! Voto: 9.

SELEZIONE UFFICIALE – FILM IN CONCORSO

Genere:

Regia/ Sceneggiatura:

Drammatico

Mike Mills

Produzione:

Casa di produzione:

Chelsea Barnard, Andrea Longacre-White, Lila Yacoub

A24, Be Funny When You Can

Durata/ Lingua/ Anno: 108’/ Inglese/ 2021
Paesi: Stati Uniti d’America
Interpreti: Joaquin Phoenix, Gaby Hoffmann, Woody Norman, Molly Webster
Produttore  

Trailer (v.o.): https://www.youtube.com/watch?v=7mzushAOM88

F5a) Locandina di C’mon c’mon

Nell’immagine F5a, la locandina del film diretto da Mike Mills con Joaquin Phoenix.
Fonte: https://cinema.everyeye.it/public/immagini/07092021/nuovo-film-mike-mills_notizia.jpg

F5b) Il regista di C’mon c’mon

Nella immagine F5b un bella immagine di Mike Mills, il regista del film con Phoenix.
Fonte: https://ca-times.brightspotcdn.com/dims4/default/

Segue nei prossimi Il Settimanale di TRADERS’ Magazine (ogni mercoledì).

  1. https://www.affaritaliani.it/blog/imprese-professioni/toni-ligabue-un-film-sul-pittore-soprannominato-el-matt-655524.html ; https://www.traders-mag.it/matt-antonio-ligabue-intervista-film-paola-lavini/ ; https://www.traders-mag.it/volevo-nascondermi-di-giorgio-diritti/
  2. Trad: ‘Solo compiendo qualcosa di folle posso sperare di non impazzire’.

 

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.
Email: Alessandra.Basile@outlook.com
Sito web: www.alessandrabasileattrice.com