Interviste su Joblio Inc. (1° parte)

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Intervista alla Global Media Communication e Spokesman di Joblio, Valentina Castellani

Montecarlo. Intervista del 5 luglio 2021, ‘in ordine di apparizione”

Della società Joblio Inc. una breve introduzione prima dell’intervista. Di Valentina Castellani ho già parlato nella sua veste di produttrice alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia edizione 2020: https://www.traders-mag.it/intervista-a-valentina-castellani-quinn/.

Proprio con Valentina inizio la serie di interviste, cinque in tutto, dedicate a un topic comune: Joblio.
JOBLIO. Nel 2020, il CEO Jon Purizhansky, l’ideatore, con il Presidente David Arkless, ex Global President di ManpowerGroup, e il CRO Michael Schvartsman, co-fondatore della società con Jon, ha dato forma alla società e all’App Joblio Inc. avente sede a Miami (Florida, USA), con l’aiuto di preziosi advisor, fra i quali John Gavigan e Dennis C. Vacco. Li ho quasi tutti intervistati, al Meridien Beach Plaza di Montecarlo, e l’impressione è stata quella di persone di alto profilo professionale, capaci di mettersi in gioco con coraggio e determinazione per un goal umanitario rientrante nel tema principale del CC Forum di Monaco che li ha prontamente ospitati, la sostenibilità.
Dirò di più sulla società Joblio nel prossimo numero.

POLO a Cannes
Quinn Studios/Nereides Group

Basile: Cara Valentina, ci rivediamo dopo 10 mesi dalla prima intervista che ti feci, quella a Venezia. Stavolta non parleremo solo di cinema. Parleremo della neonata Joblio, per la quale svolgi il ruolo di Global Media Director e Spokesman, di te che introdurrai il tuo film sul polo a Cannes e di Quinn Studios che presenterà il Forum sulla sostenibilità a Montecarlo. Che cosa ho dimenticato?

Valentina Castellani: La partnership con Nereides Group, con cui produciamo ‘Polo’. Il 10 luglio ci sarà la conferenza stampa all’Italian Pavillion di Cannes (https://italianpavilion.it/). Sarò lì anche come Terra di Siena Film Festival, manifestazione per la quale sono il Direttore delle Relazioni Internazionali; tra le altre cose, porterò una sezione del festival senese dedicata alle registe donne.

Basile: A proposito del legame fra Quinn Studios e Nereides Group, me ne avevi già parlato nella precedente intervista, infatti era una novità ai tempi, ma credo valga la pena che tu mi aggiorni sugli sviluppi.

Valentina Castellani: Certamente. Premetto che Quinn Studios, che dirigo, è attivo da una decina d’anni. Ci occupiamo di film ispirati a temi profondi volti a far riflettere, dunque dal forte impatto sociale, che hanno anche vinto degli Academy Awards. Alcuni sono documentari, come quello sulla pace nel mondo, intitolato One rock three religions. The Butterfly’s dream e Wonderful losers sono stati candidati agli Oscar, rispettivamente nel 2014 e nel 2019. La realizzazione del nostro docufilm sui Native Americans e sulle energie alternative al petrolio, che ha subito un’interruzione nell’ultimo biennio, riprenderà quando le riserve degli Indiani d’America riapriranno. La trama di The white snake, questo il titolo, è basata su una profezia, diffusa fra questi ultimi, secondo cui il periodo buio che stiamo vivendo, definito Dark ages, volgerà in uno luminoso. Il docufilm uscirà in un momento storico particolare, dato quanto ancora accade nel mondo, portando un messaggio incoraggiante.

Basile: A Cannes, parlerai di ‘Polo’: vuoi condividere qualcosa qui, senza ‘spoilerare’ troppo?

Valentina Castellani: Sì. ‘Polo’ racconta una storia vera ed è il primo film che produco in partnership con Nereides Group, del principe Nereides de Bourbon, mio caro amico. A dispetto del titolo, che spinge a un’idea di esclusività, essendo il polo considerato ‘the sport of kings’, il film, che verte sulla redenzione di un gruppo di ragazzini delle periferie, ha tutt’altro messaggio: è l’attitudine verso la vita a renderci coraggiosi e non lo sport. Le riprese sono localizzate fra gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi, con i quali Nereides Group e Quinn Studios hanno creato una partnership ad hoc per il film. Miriamo a costruire un ponte fra l’industria cinematografica di Hollywood e la professionalità, anche tecnica, degli Emirati. Questi ultimi, finora, hanno sviluppato, principalmente, solo storie del Middle East e finanziato dei film di Hollywood senza una propria presenza attiva.

Basile: Quindi, sono co-produttori del progetto cinematografico Polo?

Valentina Castellani: Esattamente. Abbiamo coinvolto anche lo Sport Council e il Governo locale.

Basile: Partner e co-produttore di Quinn Studios è, soprattutto, Nereides Group.

Valentina Castellani: Sì. Dietro la creatività che lo contraddistingue, c’è una mente di alta finanza. Il cinema costituisce una piattaforma importante per promulgare un’idea o promuovere un concetto. Unito a un gruppo finanziario, il cinema può avere un impatto caleidoscopico anche maggiore, proponendo, insieme a un puro entertainment, temi, quale quello dell’inclusività, che, per esempio, possono coinvolgere e fare unire molte grosse fondazioni nel mondo, vicine come argomento.

Basile: A livello di budget, su che ordine di grandezza siamo? Quali sono i relativi tempi di realizzazione?

Valentina Castellani: È un film da 50 milioni di dollari. La realizzazione del film è di un paio d’anni. In questo momento, per esempio, stiamo finendo lo scouting e siamo in fase organizzativa. Quanto al cast, vi saranno dei nomi di rilievo, ma i veri protagonisti saranno dei ragazzi di città e sobborghi diversi, di varie etnie, che, nel film, grazie allo sport, supereranno le barriere sociali. Grazie alla nostra partnership con la Montecarlo Polo Federation, Francesco Mitrano, presidente della stessa, sarà il consulente sportivo del film e guiderà il giovane team nella tecnicità del polo.

F1) Valentina Castellani Quinn, Francesco Mitrano e Nereides Group

Nell’immagine da sinistra, il fondatore del Monte Carlo Polo Club Francesco Mitrano,
Lello Ammirati fotografo CEO Nereides Group, Valentina Castellani Quinn e Nereides de Bourbon,
festosi a Cannes.

Fonte: per gentile concessione di Valentina Castellani Quinn

Basile: Grande schermo e piattaforme web. Che diatriba. Io ti collego più al primo, con i tuoi film.

Valentina Castellani: Vero. Ma, se un tempo la prassi era, prima, andare ai festival internazionali, prendere un po’ di premi, diffondere gli showcase e mostrare il film sul grande schermo e, poi, farlo passare sulle piattaforme digitali per rental o vendita online, oggi, nel post-Covid, specie a livello distributivo, non è più così. Sì, le sale cinematografiche hanno riaperto, ma, ancora, parecchie persone hanno paura ad entrarci. A meno che un film venga contrattato o comprato in advance da uno dei grandi Studios, val la pena considerare l’ipotesi di venderlo alle piattaforme digitali, alcune delle quali hanno persino comprato degli Studios. Certo, non vorrei vendere il progetto Polo prima che sia finito. Per la distribuzione, adotteremo la migliore combinazione grande schermo/digitale.

Joblio Inc.
Il CC Forum di Monaco

Basile: Con la mente siamo a Hollywood, nel Middle East e nella vicina Cannes, ma l’intervista sta avvenendo fisicamente nella lussuosa Montecarlo. E non è un caso, giusto?

Valentina Castellani: Certo! Siamo qui tutti per il CC Forum di Montecarlo, di cui faccio parte da 6 mesi. Ho collaborato con quello di Dubai, lo scorso marzo (https://10times.com/cc-forum-dubai). Quinn Studios e Nereides Group presentano, in questa edizione, Entertainment, social impact and sustainability, una sezione che ho creato insieme al fondatore del panel, Max Studennikoff. Questo forum, dedicato a un target, soprattutto, di investitori, è stato finora un business forum. Ecco, io trovo necessario unire i linguaggi, quindi anche l’entertainment, del quale mi occupo, con il business, senza dimenticare che esso stesso è una forma di business. E lo è sempre più, se si pensa alle piattaforme digitali di grosse realtà, come Amazon, Netflix e così via, che dominano il cinema.

Basile: Cara Valentina, tu sei qui anche per un altro importantissimo progetto, che è già una realtà.

Valentina Castellani: Sì. Come sai, a me piace spaziare e, così, sono molto orgogliosa di essermi unita a una compagnia internazionale che ha creato una App, con cui si punta a ridurre o eliminare l’intermediazione criminale nel processo selettivo per l’assunzione di personale, riducendo il lavoro in nero. Io parlo come Global Media Director e Spokesman di Joblio Inc., che, anche attraverso dei contratti governativi con gli Stati che sono più impattati dal fenomeno dell’immigrazione (Italia inclusa), tenderebbe a combattere fenomeni quali il sex trafficking, lo spaccio di droga e gli abusi sui bambini. L’App Joblio permetterebbe agli immigrati di entrare in contatto con delle organizzazioni perfettamente legalizzate, andando a svolgere lavori legali, differenziati anche a seconda della loro formazione, magari l’agricoltura è un ambito più probabile di quello della avvocatura, e venendo pagati a mezzo carta di credito. Il tutto permetterebbe, anche, un buon rapporto fra il neo-arrivato e il paese ospitante. Infine, l’immigrato verrebbe aiutato a trovare un posto dove vivere e sentirsi più al sicuro possibile. Questi sono problemi importanti, diffusi e urgenti, perciò, quando Joblio mi ha chiesto di svolgere il ruolo anzidetto, ho accettato. Molte attrici fanno lo stesso con organizzazioni importanti, come l’Unicef.

Basile: Nel tuo ruolo, fondamentale per contribuire a lanciare l’App nel mondo, che prevedi di fare?

Valentina Castellani: Come prossimo step, prevedo la partecipazione di Joblio, nel gennaio 2022, al Forum economico mondiale di Davos, oltre alla realizzazione di un documentario esemplificativo di quei rischi di abuso che corrono, soprattutto, i minori, che società e App intendono combattere. Joblio rappresenta un cambiamento. Sono molto contenta di farne parte. Il mondo può cambiare.

Basile: Direi che è molto pericoloso e coraggioso fare una scelta come quella di Joblio, esponendosi ufficialmente contro un certo tipo di organizzazioni e meccanismi, ahimè, consolidati.

Valentina Castellani: Sì. Quando ho conosciuto Jon Purizhansky, sono rimasta colpita dalla sua personale storia, oltre che dalla compagnia. Era stato in passato un rifugiato lui stesso. In Joblio, ha messo insieme un ottimo gruppo di businessmen di alto profilo. Io sono solo l’ultima pedina di questa realtà.

Basile: So che c’è, fra gli advisor, anche un noto avvocato americano.

Valentina Castellani: Dennis C. Vacco, il former NY General Attorney. Una figura di rilievo, non solo in America, politicamente e socialmente, che ha contribuito a smontare la mafia internazionale.

F2) Valentina Castellani Quinn e Nereides de Bourbon, Montecarlo

Valentina Castellani Quinn e Nereides de Bourbon al CC Forum di Monaco.
Fonte: per gentile concessione di Valentina Castellani Quinn

Basile: Dopo Montecarlo e prima o dopo Davos, dove pianifichi di andare come Joblio?

Valentina Castellani: A me piacerebbe introdurre Joblio in Italia, particolarmente a Firenze, presso Palazzo Vecchio, e a Roma, con una presentazione al Vaticano, cosa che rivestirebbe un’elevata importanza, anche per il tema. Poi in Grecia, Armenia, Lituania, questi paesi sono spesso vittime di una certa mala organizzazione, e in Israele, allo Shimon Peres Center for Peace & Innovation.

Basile: Una domanda da uomo della strada: gli immigrati devono avere un cellulare, sperando l’abbiano tutti?

Valentina Castellani: Devono avere il telefono e/o il computer e, se già inseriti in Joblio, possono comunicare l’indirizzo web ad altri che vogliono emigrare dai loro paesi, dando loro un feed positivo e aiutandoli a unirsi in sicurezza. Il sito è semplice e navigabile. Eccolo: https://joblio.co.

Basile: Come vuoi concludere queste nostre due chiacchiere?

Valentina Castellani: Guarda, io sono molto grata alla vita. Questo è un periodo assai complesso globalmente e, per alcuni, ancora più duro, per esempio perché hanno perso dei cari. C’è una grande confusione in giro, dalla quale emerge chi ha coraggio. Io ho coraggio, ma parlo del team di Joblio. Sopravvive alle crisi chi crede nell’unione che genera forza. Tutto ciò mi fa sperare e sorridere.

Basile: Speriamo davvero che questa vostra soluzione possa funzionare al meglio. Ci contiamo.

Conclusione
Saluto la bella e affabile Valentina, perché i tempi stringono. Ci ritroveremo la sera in un ristorante vicino all’hotel, insieme al suo ufficio stampa, l’ottima Grazia Zuccarini, e ad un effervescente giornalista americano, trasferitosi a Montecarlo, che ci narrerà di storie e storielle del luogo. Non faremo le ore piccole, avendo un appuntamento immancabile la mattina dopo alle 9: andremo tutte e tre, Valentina, Grazia e io, da un noto coiffeur, che ha pettinato anche Charlène di Monaco.

Joblio: https://joblio.co
Press Office Joblio: Esther Katz cmo@joblio.co
Global Media Director e Spokesperson Joblio Valentina Castellani-Quinn vquinn@quinnstudiosentertainment.com, Press Office: Grazia Zuccarini grazia@graziazuccarini.com 

F3) Valentina Castellani Quinn con Stefania Sandrelli al film festival di Cannes

Valentina Castellani Quinn è seduta al fianco della grande Stefania Sandrelli.
Fonte: per gentile concessione di Valentina Castellani Quinn

Le interviste su JOBLIO continuano, nei prossimi giorni pubblicheremo la seconda di cinque.

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.
Email: Alessandra.Basile@outlook.com
Sito web: www.alessandrabasileattrice.com