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“Emilia Pérez”: il film pluripremiato e applaudito a Cannes, Roma e Los Angeles, e la bega Gascón

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“Emilia Pérez” è ora in streaming, dopo le tappe di pregio Cannes e Los Angeles e dopo la nostra Roma con la sua Festa del cinema.

I premi cui era candidato e che ha vinto sono diversi, ma quello alla migliore attrice protagonista se l’è perso per via di precedenti frasi online e asserzioni tacciate di essere razziste da parte dell’interprete principale; in effetti lo sono.

Qualche esempio: il fu George Floyd chiamato da Karla Sofia Gascón “un truffatore tossicodipendente”; gli Oscar definiti “un festival afro-coreano”. La stessa Netflix ha fatto diversi passi indietro dopo questi tweet davvero inappropriati e poco furbi.

Perché chi ce la fa si perde in un bicchier d’acqua in maniera tanto stupida? Ovviamente, è stata corretta l’eliminazione del transgender, perché serviva una punizione e la Gascón non costituiva un esempio per nessuno. E poi proprio l’attrice, in quanto trasngender, dunque intuibilmente protagonista di vita e scelte non facili, come ha potuto lasciarsi andare a esternazioni di quel tipo?

Torniamo al film e alla capacità di Jacques Audiard, sceneggiatore e regista dello stesso: il cast è di alto profilo e molto ben condotto; a Cannes, il regista ha ricevuto il Premio della Giuria, mentre a Karla Sofia Gascón, Zoe Saldana, Selena Gomez, Adriana Paz è stato attribuito ex aequo il Premio della migliore interpretazione.

Poi, nella categoria della migliore attrice non protagonista agli Oscar 2025, ha vinto su tutte Zoe Saldana (“Emilia Pérez”) per la sua magnifica Rita Mora Castro.

Ricordiamo che a portarsi a casa la statuetta in bronzo, placcato in oro a 24 carati, per la migliore attrice protagonista è stata la giovane Mikey Madison (“Anora“) e diciamo, tuttavia, che, in verità, avrebbe dovuto vincerla la splendida e straordinariamente brava Demi Moore (“The Substance”; https://www.traders-mag.it/oscar-premia-giovane-mikey-madison-demi-moore/ ). 

Infine, una nota dolente del film musicale di Audiart? Karla Sofía Gascón, nella versione della signora Emilia Pérez, è stata doppiata, in italiano, da Vladimir Luxuria.

F1) Una scena del pluricandidato film “Emilia Pérez” di Jacques Audiart
Una scena del pluricandidato film “EMILIA PEREZ” di Jacques Audiart

Nella figura F1 una scena con Zoe Saldana.
Fonte/credits: press material Rome Film Festival

Trama

L’avvocato Rita lavora in uno studio legale più propenso a servire i banditi che a far rispettare la legge. Quando il boss di un cartello messicano le propone un affare che l’arricchirà, lei accetta: si tratta di trovare il medico giusto per l’intervento per il cambio di sesso cui l’uomo vuol sottoporsi.

Il sogno di Manitas, infatti, è quello di diventare la donna che sente di avere dentro di sé. Quando ci riuscirà, sarà grato a Rita per tutta la vita. A un certo punto, però, Emilia viene rapita e Rita, che farà di tutto per trovarla e salvarla, si accorgerà dell’affetto nato fra loro.

Il film è musicale: cantano tutti nell’opera di Audiard, dai mariachi in lustrini alle signore delle pulizie in divisa rosa, dai medici e i pazienti di una clinica alle madri dei desaparecidos, fino a chi delinque.

Fra gli altri personaggi, c’è anche Jessi Del Monte, la moglie fatua e vacua di Manitas.  Emilia Peréz, che si finge la sorella del fu Manitas, si fa volere bene dalle persone comuni, perché trova loro i cari spariti; spesso ne ritrova i cadaveri, ponendo fine alle sofferenze di coloro che attendeno senza sapere.

F2) Una scena del pluricandidato film “Emilia Pérez” di Jacques Audiart
Una scena del pluricandidato film “EMILIA PEREZ” di Jacques Audiart

Nella figura F2 una scena con Selena Gomez.
Fonte/credits: press material Rome Film Festival

Recensione

Bello e tecnicamente rispettabile, originale e frutto di un mix di generi cinematografici, dal musical alla commedia, dal thriller al dramma: in breve, ecco “Emilia Pérez”.

Il film ha un ritmo che non crolla mai, intervallato, con certo equilibrio e ripetutamente, da canzoni, i cui testi eloquenti prendono il posto delle battute. Sapori, luci e colori, aleggiano su sensazioni variegate e primi piani efficaci, che trasformano questo prodotto in un lungometraggio particolare, tanto da essere molto ben considerato nei maggiori e più prestigiosi festival cinematografici del mondo.

Molto merito va ai dettagli e alla capacità di dar loro il giusto valore, poiché perfezionano il film, la cui delicatezza, anche a fronte di tematiche rudi, non lo abbandona mai. Insomma, fotografia, resa interpretativa, regia e storia sono parte integrante del successo di “Emilia Pérez”.

Personalmente, non è stato il film fra i miei preferiti, soprattutto a proposito di Oscar nominated movies (nessun confronto con il citato “The Substance”). Tuttavia, va riconosciuto che è un bel film.

Non ritengo ci si possa improvvisare professionalmente, dunque non farà specie se mi permetto di criticare duramente il doppiaggio operato dall’ex membro camerale Vladimir Luxuria, reduce, oltre tutto, da un“Isola dei famosi”, l’edizione dell’anno passato, andata malissimo. In tutta sincerità, guardando (e ascoltando!) il film, ho sentito una stonatura, una voce che sembrava non avere molto a che spartire con le altre, ma poi ho scoperto, dai titoli finali, che quella italiana della Gascón era la sua… Non ci si improvvisa! 

F3) Il regista di “Emilia Pérez”, Jacques Audiart
Il regista di “EMILIA PEREZ”, Jacques Audiart

Nella figura F3, Jacques Audiart sul set.
Fonte/credits: press material Rome Film Festival

Conclusione

“Emilia Peréz” è un film da vedere, se volete; non immancabile, ma ben realizzato. Il mio voto è: 8.

 

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.

Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com    

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