Chiara Del Vecchio, ospite della Banca Fineco a Milano, con alcune opere della sua collezione: “Il mio viaggio nella memoria”

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Un momento dell’intervista all’artista Chiara Del Vecchio. Fonte: Ph. Alessandra Basile

L’artista italiana Chiara Del Vecchio è celebre per il suo originale approccio innovativo al filone pittorico. La pittrice fa un uso controllato del colore, che spruzza con l’aerografo, esplorando così la percezione, lo spazio e il tempo. Attraverso una sapiente vaporizzazione del colore acrilico la Del Vecchio produce opere dall’effetto evocativo, perché ogni sua rappresentazione appare completamente sfocata.

L’aerografo è una sorta di pennino, nato alla fine del XIX secolo, che viene usato per nebulizzare la vernice attraverso un compressore, producendo linee precise o, invece, sfumature e campiture.

I dipinti di Chiara spaziano dalle icone del nostro tempo ad alcuni motivi ricorrenti nella sua produzione artistica: tempo e memoria. Lo spettatore si sente in un altro spazio e tempo, il che può innescare una profonda ricerca in sé stesso e lo stimolo a un viaggio dentro la memoria.

Nominata “artista da guardare”, è stata selezionata da Vittorio Sgarbi, con cui ha lavorato, per partecipare alla 54° Biennale d’Arte Internazionale di Venezia.

Un’altra pietra miliare è stato un suo commovente dipinto commemorativo per il Santo Padre, commissionato e donato dallo Stato di San Marino e riprodotto in un francobollo in edizione limitata.

Chiara Del Vecchio ha esposto le proprie opere a livello internazionale in fiere d’arte, in mostre collettive, in gallerie private, in fondazioni d’arte, in musei e spazi pubblici in tutto il mondo, da Londra a Parigi, New York, Miami, Istanbul, Milano, Roma, Firenze, Mosca, San Francisco, Parigi, Monaco.

Attualmente vive e lavora tra New York e Milano. Vanta collaborazioni con marchi dell’automobilistica, come Ferrari, e della moda, come Calzedonia. Fra i suoi acquirenti compaiono diversi personaggi famosi, dal fu Kobe Bryant ad Antonio Banderas a molti altri.

La tecnica di Chiara, che nasce dall’antico, è, dunque, unica e riconoscibile e ha un significato ben preciso: «la uso per rappresentare il fatto che nulla è permanente, la vita si trasforma, di pari passo con la complessa realtà che ci circonda», dice l’artista che conclude affermando che «l’unica cosa che rimane e che ci identifica come singoli individui sono le nostre esperienze».

Intervista del 20 giugno 2023, presso la sede milanese di Fineco Bank

F1) I cavalli in corsa di Chiara Del Vecchio

Nella figura F1 un’opera dell’artista milanese.
Fonte: per gentile concessione di Chiara Del Vecchio e Artemisia Agency (ufficio stampa)

Chiara Del Vecchio e io siamo nella splendida sede della nota banca in corso Venezia, in una sala resa più attraente dal grande quadro appeso, quello raffigurante dei cavalli dipinti dall’artista.

Video intervista (estratto, montato da Alessandra Basile):
https://www.youtube.com/watch?v=FteOrzIKkOQ&t=4s

Basile: Chiara, le tue opere sembrano fotografiche, invece sono pittoriche. So che tu sei stata a New York per il tuo lavoro, non è vero?

Del Vecchio: Sì. Ho lavorato per otto anni a Londra e, dopo, nella Grande Mela. Sono rientrata felicemente in Italia.

Basile: Parliamo degli esordi e della particolarissima tecnica che usi?

Del Vecchio: Da che ho memoria, io ho sempre dipinto. Dopo anni di studio, ricerca e produzione, sono approdata a quanto vedi: tutte le mie opere sono state eseguite ad aerografo, cioè con un pennino che permette sia l’iperrealismo sia, come nel mio caso, lo sfuocato. Io sono legata alle tematiche del tempo e della memoria: qualsiasi evento viviamo ci lascia un’emozione; più il tempo passa, più l’immagine dell’avvenimento va a sfocarsi, mentre rimane l’emozione del momento.

Basile: Hai detto e scritto: “non si ricordano i giorni, ma gli attimi”.

Del Vecchio: Esatto! Vorrei che il visitatore si trovasse davanti a un viaggio: contano i pixel oggi? Beh, io sono più per un viaggio interiore di chi si imbatte nelle mie opere – e lo sfuocato è finalizzato a ciò – in una sorta di scambio fra quanto desidero comunicare io e quanto lo spettatore si ritrova, attraverso i propri ricordi, nel mio processo artistico.

F2) Chiara Del Vecchio davanti a un suo dipinto

Nella Figura F2 un ritratto eseguito dall’artista milanese in posa davanti allo stesso.
Fonte: per gentile concessione di Chiara Del Vecchio e Artemisia Agency (ufficio stampa)

Basile: Come scegli i soggetti? Agisci sulla base di una fotografia che ti viene data da chi ti commissiona il quadro o decidi tu chi o cosa ritrarre?

Del Vecchio: I soggetti possono cambiare, ma il mood resta lo stesso. Il modus operandi varia: è frutto di qualcosa che ho sognato o ho vissuto oppure, se lavoro su commissione, può essere che parta da una ricerca fotografica per avere dei riferimenti pittorici. In entrambi i casi, a caratterizzare l’opera è una trasposizione dei miei sentimenti e del momento che sto vivendo mentre dipingo.

Basile: Quante tue opere sono ora esposte a Fineco e per quanto tempo?

Del Vecchio: Ora ce ne saranno, di diverse dimensioni e tematiche, dodici. Spero che questa rimarrà una mini mostra permanente. Ci sono delle opere che cambieranno: alcune andranno in delle gallerie milanesi, altre verranno spedite, anche all’estero, con cui lavoro molto.

Basile: Quanto impieghi a realizzare una tua opera? E, di media, quante ne realizzi in un anno?

Del Vecchio: Una dozzina. Non sono opere veloci da realizzare, perché sono multi-stratificate. Sicuramente impiego delle settimane, poi dipende dal soggetto e dalla grandezza.

F3) Chiara Del Vecchio al lavoro con l’aerografo

Nella figura F3 l’artista milanese al lavoro con la tecnica dell’aerografo.
Fonte: per gentile concessione di Chiara Del Vecchio e Artemisia Agency (ufficio stampa)

Basile: Quanto ha influito il covid sul tuo lavoro? A proposito, dove vivevi in quel periodo?

Del Vecchio: Sono rientrata dall’America, dove sono stata tre anni, giusto prima del Covid. In pandemia, ho prodotto parecchio!

Basile: Complimenti! Ora resterai a Milano?

Del Vecchio: Sì. Ho pure inaugurato il mio atelier alle Colonne di San Lorenzo.

Basile: Chiara, ci dai una chicca sul tuo futuro? Qualcosa che non hai comunicato ancora.

Del Vecchio: A settembre, ci sarà una bellissima inaugurazione in uno spazio appena nato a Milano. Purtroppo, non posso dire di più per ora, ma dovrebbero esserci sedici miei nuovi pezzi, realizzati in esclusiva per l’evento, che faremo insieme a una partnership notevole, che non vedo l’ora di svelare. Vi aspetto!

Basile: Hai mai lavorato fuori dal tuo ambito professionale, realizzando opere, per esempio, nel campo scenografico e cinematografico o altrove?

Del Vecchio: Sono curiosa e mi piace sperimentare tecniche nuove e ambiti di applicazione differenti. Dunque, ho lavorato nella comunicazione e come art director in alcune aziende. Ho, anche, realizzato delle capsule collection per alcune aziende del Fashion.

F4) Ritratto di donna di Chiara Del Vecchio

Nella figura F4 un ritratto femminile dell’artista milanese.
Fonte: per gentile concessione di Chiara Del Vecchio e Artemisia Agency (ufficio stampa)

Basile: Chiara, ti va di finire la frase: “dovete comprare i miei quadri…”?

Del Vecchio: “…nel caso vi comunichino qualcosa e vi lascino un’emozione che vi faccia sognare”.

Basile: Grazie.

Del Vecchio: Grazie a voi!

Conclusione
Restiamo in attesa dell’evento di cui Chiara Del Vecchio ha potuto solo farci menzione in termini generali per potere rimirare le opere che realizzerà appositamente per l’occasione. Se l’arte salva il mondo, come credo, gli artisti vanno fortemente sostenuti, nel nome di cultura e spirito umano.

F5) Chiara Del Vecchio in b/n

Nella figura F5 l’artista milanese in uno scatto professionale in bianco e nero.
Fonte: per gentile concessione di Chiara Del Vecchio e Artemisia Agency (ufficio stampa)

 

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo. Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com