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Algoritmi, stupidi o intelligenti?

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No al trading di previsione.

Nell’articolo pubblicato intorno alle 23 della giornata del 14 ottobre nella rubrica Ultima Ora (“L’S&P500 è un uovo strapazzato”, https://www.traders-mag.it/sp500-uovo-strapazzato/ )  abbiamo analizzato l’S&P500 future, con due diversi sistemi di analisi, l’una grafica e l’altra algoritmico-stagionale– quest’ultima da non confondere con la semplice analisi stagionale, che si limita ad individuare la direzione prevalente di un mercato in diverse stagioni o eventi, senza effettuare analisi sulle inversioni.

Il terzo sistema di analisi che utilizziamo è quello fornitoci dall’elaborazione notturna del sabato notte effettuata dai nostri software proprietari: è l’analisi algoritmica propriamente intesa, basata su una serie di confronti della situazione attuale rispetto a quanto avvenuto nel passato.

Questo tipo di analisi aggiorna anche un database, cresciuto nel corso di molti anni, che ha lo scopo di migliorare ed accrescere con il tempo la capacità previsionale, arricchendo sempre di più “l’esperienza” del sistema.

Così, a fronte della medesima “figura” o “situazione” in cui si trova il mercato, il modello fornisce scenari diversi in funzione della probabilità possibile con i quali essi possano verificarsi, pesandoli rispetto a condizioni consimili del passato.

Questo tipo di analisi è quello che intende potenzialmente “mettere in discussione” quello che è o appare essere più probabile, fornendo, anche, un parametro numerico concreto di probabilità contrarie alla visione “più probabile”.

Nell’articolo citato, i due sistemi utilizzati concordavano nell’individuare come più probabile una continuazione ribassista nella settimana entrante, divergendo sulla magnitudine del ribasso rispetto al mese di ottobre (e quindi al minimo presumibile da toccare entro il 31 ottobre).

Secondo l’analisi algoritmico-stagionale, il minimo ha la massima probabilità di non superare 4230, mentre secondo la pura interpretazione grafica la proiezione massima arriva a 4123.

Subentra l’analisi algoritmica pura, che ci fornisce, invece, lo scenario seguente.

Per prima cosa, ci rammenta che c’è una bassa probabilità, inferiore al 20%, che ci stiamo clamorosamente sbagliando.  

Il 4 ottobre, in questa interpretazione di scenario alternativo con probabilità inferiore al 20%, potrebbe infatti essere già il minimo di periodo, alla fine di una normale serie di tre onde ABC di ritracciamento.

Il 10-12 ottobre sarebbe così non una inversione di trend ma una semplice pausa del movimento rialzista, in questa ipotesi già innescato.

Della importanza di un massimo potenziale fra il 10 e il 12 ottobre avevamo parlato più volte nei nostri articoli precedenti ed anche nei nostri webinar (vedasi, ad esempio, l’ultimo articolo dove ne abbiamo parlato, pubblicato il 9 ottobre sulla rubrica Borsa Magazine dell’Istituto Svizzero della Borsa nell’articolo “La portaerei Gerald Ford dirige verso il Mediterraneo Orientale”,https://www.istitutosvizzerodellaborsa.ch/portaerei-gerald-ford-dirige-verso-mediterraneo-orientale/ dove dicevamo:

I giorni 10-12 ottobre sono stati da noi annunciati da parecchio tempo come possibile zona di inversione temporale, e riteniamo l’ipotesi più probabile che dopo un massimo nell’area della resistenza, il mercato torni a volgere inesorabilmente al ribasso.”).

Ovviamente, come sempre e come abbiamo visto più volte, la magnitudine successiva ad un turning point non sempre viene individuata con esattezza e quella che viene classificata come inversione di trend può poi rivelarsi una semplice pausa, ed è quello che ci sta rammentando l’analisi algoritmica, inserendo tale possibilità come minoritaria in termini di probabilità (meno del 20%).

Tale scenario corrisponderebbe in pieno con quello ipotizzato da coloro che seguono l’analisi stagionale classica (quella che noi chiamiamo old-style), che individua negli ultimi 20 giorni di ottobre la prima gamba di un solido rialzo destinato poi a perdurare fino a fine anno e oltre.

In questo caso, il primo target verso l’alto sarebbe di rivedere 4500 entro la data del 23-24 ottobre.

Di lì, le probabilità si suddividono per una caduta dall’alto o per una pausa, oppure per un prosieguo ad oltranza del rialzo, quest’ultima come visione dominante.

I nostri algoritmi concordano invece in pieno come maggiore probabilità (quasi il 61%) che possa esserci un periodo di sostanziale ribasso, già in continuazione nella settimana entrante.

In questo caso, il livello previsto dal nostro algoritmo proprietario, entro la fine del mese di ottobre, viene da sorridere, è nell’area 4195-4165, un po’ come dire nella media dei due valori 4230 e 4123 previste con gli altri due metodi illustrati nell’articolo di sabato.

E’ il momento in cui ci si chiede se gli algoritmi siano stupidi o intelligenti… ma come è noto non sono né l’uno né l’altro.

Il target finale del ribasso, includendo quindi il mese di novembre, viene invece sempre individuato a 4077.

In questo, i tre sistemi sostanzialmente dicono la stessa cosa, con una aggiunta: nel caso in cui il supporto 4077 venisse rotto, quando dovesse accadere, ci troveremmo davanti l’ipotesi di un minimo molto molto più importante di quanto immaginiamo ora.

A questo punto, in sintesi:

    1)  la probabilità maggiore è quella della continuazione del ribasso iniziato il 12 ottobre, con target possibile entro ottobre compreso fra 4230 e 4123. Cercando una sintesi fra i tre metodi utilizzati, la parte alta del prezzo previsto dall’algoritmo proprietario potrebbe essere il prezzo più probabile, quindi a 4195 entro ottobre.

    2)  Se così fosse sarebbe, anche se di poco, un record, il secondo più forte affondo nel mese di ottobre degli ultimi 25 anni, dopo quello del 2008.

    3)  A novembre, l’ulteriore discesa dovrebbe toccare 4077.

    4)  Rimane per ora una buona probabilità che l’affondo sia concentrato entro il 25 ottobre, per dare origine, poi ad una fase laterale o di piccolo rimbalzo che freni affondi ulteriori fino al 31 ottobre.

    5)  Normalmente i metodi utilizzati danno origine a minori divergenze, questo dimostra quanto ottobre sia un mese piuttosto complesso da analizzare.

    6)  Se quanto sopra è tutto sbagliato, c’è meno del 20% di probabilità che inizi un rialzo che avrà come primo target 4500.

 

 

 

 

 

 

Maurizio Monti
Editore Traders’ Magazine Italia

P.S.: Molti lettori ci hanno chiesto quali siano i metodi con cui effettuiamo le analisi che pubblichiamo sui nostri articoli.

Senza pretendere di essere stati esaustivi in una materia necessariamente molto vasta, ci auguriamo di avere chiarito in questo articolo e in quello precedente citato all’inizio i fondamenti dei tre metodi illustrati e come questi possano dare origine a risultati concordanti o divergenti.

La divergenza sulla magnitudine è cosa che può avvenire frequentemente. Meno spesso avvengono divergenze sulla direzione prevalente del mercato.

Lo scopo di tali analisi non è finalizzato ad effettuare operazioni di trading, e, anzi, invitiamo a non utilizzarle in tal modo, semplicemente perché è sbagliato fare trading sulla previsione.

Ogni volta che affrontiamo tale argomento vediamo perplessità e, anche, reazioni negative: la previsione sembra essere l’unico metodo per fare trading, forse perché molti metodi sono basati su di essa.

Se fai trading sulla previsione hai una enorme probabilità di errore, avrai drawdown più profondi e perdite frequenti.

Il trading è basato su un metodo, che deve avere delle regole di ingresso, di gestione e di uscita. Ed è basato esclusivamente su ciò che si vede e non su ciò che si prevede.

Rappresentare uno scenario probabile, obiettivo delle nostre analisi, può essere utile per avere una visione d’insieme del mercato, e per evitare ingressi troppo azzardati o fuori timing o per prendere decisioni sulla chiusura di una posizione, sull’utilizzo ottimale dei margini, sul livello di prudenza che devi avere, alto o più moderato.

Se lo scenario è l’S&P500 a 4077 non spingere sull’acceleratore, posticipa il profitto, non forzare la mano, non esagerare con l’aumento delle posizioni, sii cauto, moderato, valuta che ora il mercato è a 4350 e il Vix intorno a 19, valuta con calma l’impatto sul portafoglio di 175 punti di discesa con un Vix a 25-26 nei prossimi 10 giorni.

Rappresentare una ipotesi di scenario serve a questo. Non serve a entrare short a 4350 perché “intanto va a 4077”.

Entrerai a mercato, invece, secondo le regole del tuo sistema di trading, valutando opportunamente il rischio di utilizzo dei margini, il momento giusto per entrare, l’impatto sul tuo portafoglio, una gestione sana dove le coperture, in un contesto di più elevato rischio, diventano l’aspetto principale, dove ti ricorderai che la prima regola del trading è “NON PERDERE”.

Poi se avrai rispettato con rigore religioso la prima regola, i guadagni arriveranno, per forza, perfino per normale probabilità statistica.

 

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