Dopo un lungo periodo di rialzo e… basta, l’S&P500 ha dato origine ad inizio ottobre ad una fase più movimentata.
Il preludio del 10 ottobre, con il suo -4% da massimo a minimo, ha dato il via ad un momento di più pronunciata incertezza, da molti interpretato come la percezione di una bolla in corso.
L’attivazione reiterata dell’Hindenburg Omen, ben sei volte dal 29 ottobre, l’ultima volta giovedì 13 novembre, indica un comportamento di forti movimentazioni dei sottostanti azionari da parte degli investitori.
Se è vero che l’Hindenburg Omen vuole ipotizzare il rischio di un forte crash, è innegabile che l’attivazione del 29 ottobre ha accentuato il sentiment di incertezza, di cui il ribasso del 10 ottobre è stata la prefazione.
Il Fear & Greed Index di CNN continua ad oscillare fra extreme fear e fear: tutti sintomi di un mercato che continua ad essere nella zona dei massimi, ma coltiva una paura sottostante crescente.
Esaminiamo nel dettaglio tecnico alcuni aspetti che ci aiuteranno a costruire una proiezione possibile sull’S&P500 nelle prossime due settimane.
Questo articolo è disponibile solo per gli abbonati a Traders’ Magazine Italia.
Vuoi acquistare un abbonamento? Acquista!
Se sei già abbonato a Traders’ Magazine Italia fai il login per leggere l’articolo




