Reazione sì, per ora moderata.
Il punto della situazione.
Nel nostro articolo pubblicato l’1 giugno sulla rubrica Ultima Ora https://www.traders-mag.it/prossimi-grandi-rischi-corrono-mercati/ esaminando i possibili rischi geopolitici di breve termine, scrivevamo:
“Il governo di Israele non può vedere di buon occhio accordi con l’Iran o con i Paesi Arabi, che di fatto ne marginalizzano la propria capacità di auto-difesa; e un attacco all’Iran e alle postazioni di sviluppo dell’energia nucleare è la grande tentazione del governo israeliano.”
La narrativa di Trump, il pacificatore fallito, che pensava di tenere sotto controllo Israele, come del resto pensava di tenere sotto controllo la Russia e l’Ucraina, si è subito allineata alla politica di attacco all’Iran, pur tentando di tirarsene fuori asserendo che gli USA non hanno collaborato con Israele nell’intervento militare.
Ormai si può puntare sull’esatto contrario dei risultati paventati da Trump (e noi, per questa ragione, l’1 giugno ritenevamo probabile l’attacco di Israele, citandolo fra i rischi di breve termine).
Il 25 maggio, sul sito dell’Istituto Svizzero della Borsa, avevamo pubblicato: https://istitutosvizzerodellaborsa.ch/bivio-pericoloso-giugno/ dove scrivevamo:
“La stagionalità è a favore di una ripresa rialzista del mercato fino a tutta la prima settimana di giugno (6-9 giugno).”
Infine, ancora sul sito di Traders’ Magazine, l’8 giugno scorso https://www.traders-mag.it/giugno-euforia-corso-panico-arrivo/ avevamo scritto:
“Dal punto di vista della stagionalità, all’interno del periodo 9-27 giugno potremmo assistere ad un ritracciamento, che non cambierà la struttura fondamentalmente rialzista del mercato ma che costituirà un bivio significativo per valutare le probabilità di una ripresa a V piuttosto che a W.”
Con l’ovvia precisazione (che, sembra incredibile, ma in precedenti articoli non è stata considerata altrettanto ovvia),
“Dal 9 al 27 giugno non significa che il 9 inizia il ribasso e finisce il 27 e il 28 si gioisce al rialzo. Significa che in questa finestra temporale, all’interno di essa, può esserci un ritracciamento ribassista. Significa anche che c’è un normale e possibile arrotondamento di giorni, in più o in meno, a inizio e fine periodo.”
Che cosa è accaduto.
Dopo il minimo del 23 maggio, l’S&P500 future è andato al rialzo fino al 10-11 giugno, un paio di giorni in più rispetto alla nostra previsione sul 9 giugno.
L’11 giugno, è stato toccato il massimo relativo a 6074 (ma poi la giornata ha chiuso in negativo a 6028).
Dopo un interlocutorio 12 giugno con il mercato in sostanziale lateralità, dalle ore zero del 13 giugno, con le prime notizie provenienti da Israele, il mercato ha cominciato a scendere.
La volatilità durante la notte, con il primo impatto della notizia, era evidentemente molto alta, ma la mattina tendeva a stabilizzarsi.
Il Vix alle 09.30 era intorno a 22, e tendeva a scendere.
Il picco del Vix era peraltro coerente con quanto pubblicato il 25 maggio sull’articolo
https://www.traders-mag.it/prossimo-fuoco-pirotecnico-mercati/
riservato agli abbonati a Traders’ Magazine, nel quale, fra l’altro effettuavamo una proiezione del Vix sul mese di giugno dove le date del 12-13 giugno costituivano un primo possibile picco di volatilità.
La proiezione successiva.
Seguendo ancora la road map tracciata nei contenuti delle ultime settimane, la stagionalità assegna maggiore probabilità ad una possibile continuazione della discesa.
Nondimeno, questa potrebbe non avvenire subito; l’S&P500 ha toccato una soglia critica a 5950, ha cercato di sfondarla ed è stato respinto.
Sulla giornata di lunedì 16 giugno, 5950 appare minimamente presidiato, ma 5900 è molto presidiato, ed è da considerare il supporto del primo giorno della settimana entrante.
Sulle date che coinvolgono la scadenza tecnica, 19 e 20 giugno, quest’anno precedute da un giorno festivo, tutti i livelli di 50 punti in 50 punti appaiono ben presidiati sopra e sotto 6000.
Non è escluso che un rimbalzo trovi come resistenza, di nuovo, la zona 6000/6025.
Ovviamente lo sviluppo degli eventi della guerra Israele-Iran possono portare ad impatti poco prevedibili sui mercati.
Per ora hanno provocato qualche movimento della volatilità e poco più: un mercato così convinto della spinta rialzista da trascurare tutto quello che c’è intorno.
Peraltro, entro il 26 giugno, continuiamo a considerare probabile che il ritracciamento possa toccare 5850/5800.
Dopo il 29 giugno.
La prima decade/quindicina di luglio potrebbe farci vedere un forte rialzo.
Questa proiezione è da confermare, dopo che avremo visto che cosa accade in questa seconda quindicina di giugno.
WEBINAR.
Il primo canale è dedicato a Iuppiter Nasdaq, sistema di trading che ti permette di fare trading sul Nasdaq con due differenti velocità: quella dello scalping, con tanti segnali, all’interno anche della stessa giornata, o quella del segnale “composite”, meno veloce e con meno segnali.
Un sistema ad alta redditività, con ottimo contenimento del rischio: clicca e vedi subito il webinar.
Sul secondo canale, trovi il webinar sul certificato, a cura di Stefano Cezza, se lo hai perso nella diretta del 10 giugno, non perderlo ora, clicca e vedi ora il webinar.
Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia
P.S.: Nella nostra prossima Classroom, questa mattina alle ore 11.30, esamineremo l’impatto sui mercati dell’ulteriore guerra che affligge il pianeta: impatto al momento molto limitato, che, nondimeno, aumenta il tenore di rischio potenziale. Puoi abbonarti e ricevere le registrazioni delle Classroom.
Condividi con noi la prossima Classroom, clicca per abbonarti a Traders’ Magazine e alle Classroom a condizioni imperdibili.