Impressioni di settembre.
Quattro settimane da monitorare.
Il mese di settembre mostrerà se il rialzo imperterrito delle borse americane potrà continuare con il ritmo attuale o se andremo incontro a qualche turbolenza.
Dal punto di vista macro, venerdì 5 settembre avremo il dato del non-farm payroll, nella settimana successiva il CPI e in quella ancora dopo la riunione della FED.
Il VIX Index.
La volatilità, malgrado alcune opinioni contrarie, continua a manifestare una irregolarità di fondo, non riuscendo a varcare alcune soglie critiche di supporto del Vix, solidamente confermate fra 14 e 15.
Chi parla di medie dell’ultimo anno, dimentica le medie storiche e il comportamento ordinario del Vix in tempi normali.
Del resto, questi non possono essere “tempi normali”, e ne abbiamo la conferma.
Impressioni di Settembre
“Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già
Il giorno come sempre sarà”.
Premiata Forneria Marconi, 1972
Sono in molti analisti a mettere in guardia da settembre: del resto, in molti mettevano in guardia anche da agosto e nomi blasonati hanno consigliato strategie di copertura dal ribasso su agosto che hanno portato a solenni perdite del capitale in tal modo investito.
Come più volte affermato nei nostri articoli recenti, il nostro metodo ciclico individua nelle prossime quattro settimane la probabilità massima di un affondo superiore al 5% sull’S&P500, che non vediamo da quello, particolarmente drammatico, di aprile.
Sarà anche un test interessante sulla volatilità, per verificare il presunto ritorno alla normalità annunciato da molti.
Rialzo destinato a perdurare.
Il ribasso, se ci sarà, individuerà un punto importante di riacquisto per la continuazione del rally, destinato a durare ancora a lungo con obiettivo nel 2026 di 7260/7300 dell’S&P500.
Sono molti analisti, i primi sono stati quelli di Goldman Sachs, ma quasi tutti gli altri si sono poi uniti, a valutare, attualmente, una sostanziale sottovalutazione dei rischi da parte di trader e investitori.
In modo particolare, sono emersi Hedge Funds che scommettono contro la volatilità: ciò che aveva provocato il volma-geddon del febbraio 2018 a causa delle analoghe scommesse di Credit Swiss, terminate poi con un buco clamoroso di miliardi di dollari, che hanno gravato in gran parte sugli investitori.
Permane in tale scenario la paura sottostante del 5 agosto 2024, dove la prima causa fu il crollo del carry-trade sullo yen. Non sembra peraltro, al di là dei timori, possa riprodursi quel tipo di fenomeno.
Non escludiamo, invece, qualche conseguenza di squeeze sulle scommesse contro la volatilità, anche se ci è difficile, al momento, valutarne le dimensioni.
Se ci dovessero essere, ricordiamo che il volma-geddon del 2018 fece esplodere la volatilità misurata dal Vix fino a 50.
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