Non importa in che direzione va. Negli ultimi giorni della settimana passata, i mercati azionari globali hanno avuto tendenza laterale: nondimeno nel periodo 11-21 aprile, molti hanno prodotto nuovi massimi.
In Asia, lo Shanghai Composite cinese è salito fino a 3396, nella giornata di martedì 18 aprile, a ridosso del suo massimo del 5 luglio 2022 a 3424.
Il Nikkei giapponese è arrivato fino al massimo più alto dall’agosto del 2022. Hong Kong, India e Australia hanno raggiunto anch’essi massimi cliclici importanti il 17 aprile. Nondimeno tutta la zona Asiatica ha perso vigore nella giornata di venerdì 21.
In Europa, lo SMI di Zurigo è stato protagonista di una grande performance, con un nuovo massimo a 10 mesi, che ha recuperato velocemente la discesa innescata dalla crisi Credit Suisse.
Il FTSE di Londra ha pure ben performato, mentre il DAX è salito ad un nuovo massimo a 15.916 il 18 aprile, vicino al massimo storico di 16.290, raggiunto nel 2021.
L’AEX olandese aveva preceduto tutti, mirando al massimo del ciclo fin dal 12 aprile.
L’S&P500 ha fatto un massimo importante il 18 aprile, con il future 10 punti sotto il massimo di febbraio (4198 contro 4208).
Dow Jones e Nasdaq non hanno raggiunto nuovi massimi ciclici la scorsa settimana, avendo preceduto l’S&P500 di qualche giorno: rispettivamente il 14 e il 4 aprile.
Nel nostro articolo “La mappa del mercato fino a giugno”, pubblicato il 6 aprile sulla rubrica Ultima Ora di Traders’ Magazine (https://www.traders-mag.it/mappa-mercato-fino-giugno/, riferendoci all’S&P500, avevamo scritto:
“Nelle date del 14-17 aprile, con la consueta approssimazione di tre giorni prima o dopo, secondo i nostri sistemi algoritmici, può esserci un punto di inversione. E il successivo punto di inversione importante è collocato al 16 maggio, più o meno tre giorni. Quest’ultimo è un turning point molto importante.
Lo scenario più probabile è che all’inizio della terza settimana di aprile si formi un massimo relativo. Se dovesse essere un minimo, scenario non impossibile, significherebbe un indizio di grande debolezza: non ne vediamo le ragioni, al momento, però tutto è possibile.”
Si è trattato quindi di un massimo, ed era lo scenario migliore e quello da noi preferito, anche in termini di probabilità.
Nella fase laterale successiva al picco, l’S&P500 ha più volte testato e una volta anche cercato di rompere il supporto a 4100.
Il supporto che volevamo vedere è almeno 4050 (più o meno 10 punti): ma, giornalmente, su 4100 arrivavano puntualmente decine di migliaia di put a smentirci.
Riteniamo che il momento di relativa “pausa” del mercato possa prolungarsi almeno fino alla fine del mese, con una fase sostanzialmente stazionaria sull’S&P500 o di modesto ribasso per completare il ritracciamento dopo il massimo.
Continuiamo ad avere preoccupazioni sulla fase che potrebbe innescarsi dopo la prima quindicina di maggio.
ITM: l’acronimo di in-the-money. Hai un brillante esempio di utilizzo di opzioni ITM nell’ultimo imperdibile webinar in onda sul nostro canale: ti sorprenderà… e siccome non è frequente usare le ITM, dovrai pensarci un po’ su per capire la strategia.
E’ normale: è una pagina nuova, un modello diverso dalle opzioni che guadagnano solo dal passare del tempo. Qui, il passare del tempo aiuta, ma non è la componente dominante.
Maurizio Monti
Editore Traders’ Magazine Italia
P.S.: Il mercato deve muoversi, non importa in quale direzione, questa è la filosofia di Leader, la strategia che vedrai nel nostro webinar degli ultimi giorni. Se si muove, guadagni dal movimento e dal passare del tempo. Se il mercato sta fermo, solo dal passare del tempo.
Sai che a noi piacciono le strategie dove il piano B è già implicito dall’inizio al piano A.
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