Il 2024 di Eurodollaro

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Basso rischio, innanzi tutto. L’eurodollaro entra nella trentesima settimana dal punto di minimo del 31 maggio 2023, calcolato dal nostro algoritmo come inizio di un nuovo ciclo.

Il ciclo di eurodollaro da minimo a minimo ha un punto medio a 33 settimane, con una approssimazione piuttosto ampia, fino a 41 settimane.

La struttura grafica appare essere molto interessante: dai minimi di settembre 2022, a 0.9536, l’euro ha gradualmente recuperato terreno, con una prima onda rialzista, infrantasi a gennaio sulla resistenza a 1.1032.

L’area di resistenza è stata poi di nuovo testata in aprile, con un tentativo di rottura fino a 1.1095 e una pronta ritrazione, che ha creato a fine maggio il minimo dell’onda del ciclo precedente e quindi l’inizio di un nuovo ciclo.

A quel punto, supponendo che l’area 1.1030-1.1100 fosse l’87.50% del range futuro, costruito dal minimo del citato minimo di settembre 2022 a 0.9536, era lecito attendersi un massimo nell’area 1.1270, come poi si è verificato in luglio (per l’esattezza a 1.1275).

L’onda ribassista successiva ha testato quasi il 50% del range previsto, divenuto a quel punto una realtà, a 1.0448, nella settimana conclusasi l’1 ottobre del 2023.

La ripartenza da quel minimo ha creato poi l’onda attuale recente con massimo relativo a 1.1040, quindi di nuovo nell’area dell’87.50% del range.

I quattro massimi descritti (gennaio-aprile-luglio e poi quello attuale a dicembre) hanno tutti valori dell’oscillatore di forza relativa con massimi decrescenti.

Se venisse rotta l’area attuale di resistenza, il massimo relativo successivo a 1.1275 diventerebbe la nuova resistenza da testare, seguita, se ulteriormente rotta, dall’1.1250% del range, che collochiamo fra 1.1410 e 1.1490.

Non riteniamo che il recupero dell’euro possa essere ancora molto duraturo.

Una volta trovato un massimo che costituisca un equilibrio importante (il doppio massimo a 1.1275 sarebbe perfetto, ma forse non basterà), l’euro è destinato ad una nuova discesa.

Resta valida la nostra previsione di lunghissimo termine, sviluppata su due webinar registrati all’epoca dell’eurodollaro in area 1.23, ormai molto tempo fa, in cui proiettavamo il minimo assoluto di eurodollaro a 0.87: probabilmente non ci sarà il tempo tecnico per arrivarci nel 2024, e, in caso di presidenza repubblicana eletta, non ci sarà per molti anni a seguire.

Quando il ciclo in corso andrà a conclusione, e questo dovrebbe verificarsi entro 11 settimane, vedremo se il nuovo ciclo sarà ribassista o rialzista. La probabilità sembra essere di un massimo relativo nelle prossime 2-6 settimane, seguite da un ritracciamento ribassista, che concluda il ciclo in corso.

Il nostro algoritmo assegna una probabilità blandamente superiore per un ciclo successivo ribassista, destinato a perdurare fino a ridosso delle elezioni americane.

Come sempre, queste informazioni disegnano uno scenario e non vanno interpretate per fare trading.

Perché, non sono in tanti a dirtelo, perché non sono stati in tanti a sopravvivere a determinati eventi negativi delle borse: quando le opzioni performano poco o ti generano i maggiori rischi, allora è il momento buono del Forex.

Questo ti permette di gestire un portafoglio di grande eccellenza, con una diversificazione intelligente.

 

 

 

 

 

 

Maurizio Monti

Editore Traders’ Magazine Italia

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