I pattern di inversione: la pin bar

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Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori

Continua la trattazione dei pattern e le figure di inversione a cura dell’Ufficio Studi di Money.it. Questa settimana il focus sarà sulla pin bar, candela molto comune nella price action che preannuncia la fine del trend in corso.

Queste barre, nella versione bullish (bearish) sono caratterizzate da un’ombra inferiore (superiore) molto più estesa del corpo e da una piccola upper (lower) shadow. È proprio quest’ultimo elemento che differenzia le candele “pinocchio” dagli hammer (o shooting star in caso di reverse pin bar).

L’efficacia del pattern verrà incrementata nel caso in cui esso segnali un rifiuto di supporti e resistenze importanti, mentre si avrà un’indicazione di conferma quando la barra successiva alla pin bar effettua la rottura dei top della formazione grafica. Al contrario, nella sua versione ribassista, la validazione si avrà al breakout dei bottom. Per quanto concerne lo stop loss, esso andrà posto sotto il minimo della barra pinocchio (sopra il massimo in caso di reverse pin bar).

Questo segnale di analisi candlestick può essere anche interpretato come avviso di continuazione del trend principale. Non è infatti raro trovare una candela pinocchio su massimi o minimi relativi che metta fine al movimento di correzione.

Pin Bar: due esempi sul Forex

L’Ufficio Studi di Money.it ha individuato due esempi che chiarificano i concetti fin qui esposti:

Il primo caso illustra una pin bar bullish su Gbp/Usd. Nei primi giorni di gennaio, i compratori hanno effettuato un rapido recupero dai minimi di dicembre 2018, per poi accelerare gli acquisti e portarsi intorno ai top da ottobre 2018. In questo caso, se si fosse effettuato un ingresso sopra i massimi del pattern l’operazione non sarebbe mai andata in sofferenza.

Su Eur/Usd invece la reazione dei prezzi non è stata fulminea come nell’esempio precedente. Qui infatti i compratori spingono ulteriormente i prezzi, fino a violare leggermente i top della barra pinocchio. Dopo una fase di congestione la tendenza evolve in favore del pattern.

In queste conformazioni grafiche, il rischio/rendimento è solitamente molto favorevole, sta poi alla sensibilità del trader riuscire a trovarne il rapporto ottimale. Per iniziare si potrebbe porre tale rapporto nella misura di 1:1, per poi adattarlo a seconda del proprio stile operativo.

Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine