In 124 anni, il peggior trimestre

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Una delle ricette

Le borse mondiali archiviano e passano alla storia un trimestre drammatico.

Incerto, ma negativo, a gennaio, seguito da una tempesta violenta in febbraio e marzo. Placatasi appena con l’apparente calma di fine mese. Poco movimento nell’ultimo giorno del trimestre, quasi che la stessa alta volatilità fosse stanca di se stessa.

Il Dow Jones annota il peggior trimestre in 124 anni di storia. A significare che la velocità di movimento registrata in questo ribasso è stata altissima e fuori da ogni parametro statistico.

Nelle analisi statistiche macroscopiche, ne ho scoperta una: un periodo gennaio-marzo di perdite consecutive si è verificato soltanto sette volte nei 63 anni di storia dell’S&P500.

E mentre ha dato origine ad un aprile positivo 4 volte su 7, è stato seguito da un ulteriore andamento negativo nel secondo trimestre e nella parte restante dell’anno 5 volte su 7.

Questo quadrerebbe con le previsioni dei nostri algoritmi. Che vedono una ripresa in aprile, già iniziata, e una ulteriore ondata di vendite da maggio in avanti.

Dico di più. La volatilità attuale fa presagire una velocità del mercato ancora alta. Prevedere nel mese di aprile un doppio minimo seguito da una ripresa effettiva fino a maggio e botte da orbi dalla seconda metà di maggio in poi è tutt’altro che uno scenario impossibile. 

 

Target 2040 di S&P500 fra fine maggio e giugno.

Andrà così?

È bello fare previsioni per capire lo scenario, poi le previsioni vanno lasciate da parte e bisogna scegliere il metodo da utilizzare. Possibilmente più di uno, ben diversificati, e adatti al tuo profilo di investitore o di trader.

Il 1 aprile, scorso, su Traders’ Webinar, l’Istituto Svizzero della Borsa ha messo in onda i due protagonisti di Trotta e Galoppa: il metodo per creare e mantenere una equity line di grande qualità e costanza, senza temere i grandi scossoni del mercato.

Alessio Trottarelli e Simone Rossi ci hanno portato in un mondo fantastico, dove il bilanciamento delle posizioni mette al riparo dai rischi, creando rendimento costante e basso drawdown. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione, vale la pena condividere con noi un’ora di imperdibile cultura finanziaria di altissimo livello.

P.S.: Ma se le previsioni non servono a fare trading … allora a che servono? A vedere quanto sono sbagliate, forse, a cose fatte. L’ambizione umana è sempre stata quella di vedere il futuro. E gli errori clamorosi sulle previsioni hanno riempito i libri di storia. Ma avere uno scenario di riferimento, perfino quando questo sia sbagliato, aiuta a capire e ad essere preparati. Poi, sono i metodi basati su scienza a guidarci, giorno per giorno. Questa, si dice, è una delle ricette del successo. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia