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Dicembre 2024: non sarà come ce lo aspettiamo

Ultima ora

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Il recupero delle borse.

La settimana si è chiusa con un Vix in discesa e un S&P500 in recupero e in salita fino a lambire di nuovo quota 6000.

Nel nostro articolo pubblicato il 17 novembre scorso sulla rubrica Ultima Ora del sito di Traders’ Magazine

https://www.traders-mag.it/sp500-disegna-una-parabola-e-ora/

avevamo individuato come timing di una possibile inversione da un minimo una data compresa fra il 19 e il 21 novembre.

Le ipotesi erano di un minimo a 5800, dopo avere rotto 5850, e un massimo relativo prima della inversione a 5950.

La data del 19 novembre ha effettivamente visto il minimo del ritracciamento, ma il supporto 5850 non è stato rotto e il minimo di prezzo si è fermato a 5855.

Nella stessa data del 19 novembre è stato toccato il massimo relativo a 5947.

Molti indici europei, Dax, Stoxx, FTSE Mib, Ibex, SMI, AEX hanno toccato un minimo importante il 19 novembre, per poi ritentare la scalata nei giorni successivi.

La ripresa del mercato è stata molto meno euforica rispetto ai giorni immediatamente successivi alla data elettorale del 5 novembre ed è possibile dia presto luogo ad una divergenza sui massimi dei tre indici principali, dove il Dow Jones dovrebbe andare a sfondare i massimi storici prima degli altri due.

 

Che cosa accade ora.

Nelle stesso articolo citato sopra, scrivevamo anche:

La ripartenza di quello che potrebbe essere solo un rimbalzo o un proseguimento del trend rialzista potrebbe avvenire dalla fine della settimana, andando a coronare la settimana successiva del Thanksgiving e del Black Friday della tradizionale positività.”

Finora il comportamento del mercato sembra avere confermato questa tradizionale tendenza stagionale di positività a cavallo del Black Friday.

Agli abbonati a Traders’ Magazine che hanno letto l’articolo pubblicato domenica scorsa sulle strategia Anti-Crash

https://www.traders-mag.it/quali-componenti-in-strategia-anti-crash/

non sarà sfuggito che la chiusura del Vix di Venerdì sera sta ad indicare una direzione verso il risk-off, unitamente ai valori in ripresa del Volatility Flow Index, spiegato nelle nostre Classroom, che è in positivo dal 12 novembre.

Nell’articolo che pubblicheremo nella serata di domenica 24 novembre, riservato agli abbonati a Traders’ Magazine, vedremo la proiezione stagionale delle due settimane a cavallo del Black Friday e del Cyber Monday.

In assenza di notizie forti contrarie, ci avviciniamo comunque al Black Friday con una evidenza di valori che sembrano improntati all’ottimismo, anche se l’euforia appare essersi placata.

 

Perturbazione a dicembre?

Un po’ meno ottimista sembra invece la visione su dicembre, a partire dai giorni intorno al 6.

Il 6 dicembre secondo i nostri algoritmi può essere il timing di una area di inversione: questo significa il 6 dicembre più o meno tre giorni.

A rafforzare l’ipotesi di una possibile perturbazione in arrivo a quella data, non necessariamente violenta, è la quotazione delle put out-the-money di dicembre delle prime tre settimane, che manifestano a nostro avviso un sovrapprezzo inusuale.

Peraltro, anche se può sembrare strano, tenendo conto della fama dicembrina di un mese positivo o almeno stazionario, il Vix, esaminando gli ultimi 34 anni, ha toccato molte volte un minimo nei giorni 25-26 novembre (e quindi prima di dicembre)

Misurando da quel minimo presunto, la volatilità tende a crescere, in modo particolare negli ultimi 15 anni, con una probabilità di 12 volte su 15, fino a metà dicembre.

Successivamente, durante la seconda quindicina di dicembre, la volatilità normalmente va in ritmo decrescente.

 

Misuriamo il range di volatilità del Vix.

L’aumento medio della volatilità misurata dal Vix dopo il 25-26 novembre, supponendo questa sia la data del minimo, è di circa il 17-18%, con massime estensioni molto significative fino ad oltre il 70%.

Negli ultimi 15 anni, hanno fatto eccezione il 2010, 2011 e 2023: in questi anni la volatilità è diminuita nel periodo 26 novembre-15 dicembre, con una media del 14%.

Prendendo a riferimento i valori medi, ipotizzando il minimo del 26 novembre a 14.50, significa un range del Vix fra 12.20 e 18 circa, fino a metà dicembre.

Guardando i prezzi con cui i Market Maker quotano le opzioni put OTM delle prime tre settimane di dicembre, si direbbe che la loro visione sia per la parte superiore di tale range, piuttosto che per quella bassa: diciamo da 14.50 in salita verso 17-18.

Una eventuale inversione del mercato, anche temporanea, intorno al 6 dicembre, avvalorerebbe questa tesi.

 

WEBINAR

Nei giorni scorsi, abbiamo seguito molto da vicino il petrolio, con i suoi alti e bassi, minimi e massimi consecutivi: e in un imperdibile webinar abbiamo fissato le idee sulla nostra visione, che ha portato, nel frattempo, ad un nuovo profitto sul sistema Profit Energy.

Abbiamo infatti chiuso la posizione long, di cui abbiamo parllato nel webinar e aperto le prime posizioni short, nel punto esatto di dove avevamo previsto.

Per la prima volta, infatti, nel webinar abbiamo mostrato in pubblico l’immagine del grafico …. futuro del petrolio: una occasione di cui devi approfittare, clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

 

P.S.: Nel webinar, vedrai la stagionalità del petrolio con la sua caratteristica forma a V di questo periodo, dove, se ci farai caso, c’è una curiosa coincidenza con i minimi del Vix …

In futuro, parleremo di questa coincidenza e vedremo se potremo parlare di correlazione o di semplice coincidenza.

Condividi con noi quaranta minuti di grande Cultura del principe nero delle commodity: andato in onda sua maestà il petrolio, clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

Classroom in diretta

 

 

 

Maurizio Monti

Maurizio Monti

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