Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori
La trattazione dei reversal pattern a candele a cura di Money.it prosegue con due formazioni grafiche piuttosto efficaci: il Two Crow e il Two Rabbits.Questi modelli di inversione si trovano alla fine di un uptrend o di un downtrend, e indicano che il movimento in atto è prossimo all’esaurimento. Le regole per l’identificazione sono piuttosto semplici.
Il Two Crows si trova alla fine di un movimento rialzista: dopo un impulso in linea con la tendenza, i prezzi aprono in gap up e chiudono formando una barra negativa. La terza seduta è quella più importante, in quanto si tratta di una candela contraria alla tendenza principale che deve necessariamente chiudere all’interno della prima. Maggiore sarà il grado di inserimento all’interno del real body della candela che dà inizio al pattern, maggiore sarà l’affidabilità dello stesso.
La risposta viene immediata se si pensa alla “compressione del pattern” già esplicata in un precedente articolo. Se si riduce il modello presentato ad una singola candela, questa sarà riconducibile ad una Shooting star.
Dal punto di vista delle strategie operative, si andrà a valutare una posizione short quando le quotazioni effettueranno il breakout del minimo della prima candela del pattern. Lo stop loss andrà posto sopra i massimi della formazione, mentre il take profit sarà individuabile con un rapporto rischio/rendimento di 1:1,50.
Il Two Rabbits è invece un modello che decreta la fine di un downtrend. In questo caso, dopo una barra in linea con il trend ribassista principale, i corsi andranno ad aprire una seduta in gap down, per poi chiudere positivi. La terza candela proseguirà la correzione, portandosi all’interno del real body della prima. Anche in questo caso la “compressione del pattern” viene in aiuto: la formazione ridotta è riconducibile ad un pattern di Hammer rialzista.
Operativamente, si entrerà long quando i prezzi supereranno il massimo della prima candela. Lo stop loss sarà localizzato al di sotto del minimo della conformazione grafica, mentre il take profit sarà da individuare con un rapporto rischio/rendimento di 1:1,50.
Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine