Trading: le figure di inversione nell’analisi tecnica classica e a candele

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Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori

Quando un trend giunge a maturazione, i prezzi tendono a formare delle configurazioni grafiche che preannunciano un’inversione della direzione intrapresa precedentemente. Più il movimento dominante dei corsi è intenso, più il suo pattern di inversione sarà valido.

Recuperando le nozioni di base, una tendenza è rialzista quando i prezzi presentano una serie di massimi e minimi crescenti viceversa essa è ribassista quando i top e i bottom nel chart assumono un andamento decrescente.

Una distinzione generale si può fare tra i pattern di analisi tecnica classica e quelli di analisi dei grafici a candele, di grande diffusione tra gli operatori. La principale differenza tra queste due categorie è quella data dalle tempistiche di formazione: tra le figure classiche infatti, più tempo e spazio prendono le quotazioni per formare il pattern, più essi possono considerarsi affidabili.

Nell’analisi a candele invece, lo spazio e il tempo di formazione è ben definito a seconda del time frame con cui si visualizza il chart: si pensi ad esempio alla figura di engulfing, che è formata da due barre con il corpo della seconda che contiene interamente quello della prima.

Inoltre queste tipologie possono unirsi tra loro: a titolo di esempio, è infatti possibile vedere una figura di doppio minimo con i lows formati da due candele di hammer o pin bar.

Secondo l’Ufficio Studi di Money.it, le figure di inversione più importanti di analisi tecnica sono il doppio massimo, il doppio minimo, il V-reversal, il diamante e il megafono. Per quanto riguarda i pattern di analisi candlestick, i più efficaci sono l’hammer, la pin bar, le bearish e bullish engulfing, i three white soldiers/crows, la shooting star, la spinning top/bottom e la evening e morning star.

Il doppio massimo

Iniziando nella trattazione di queste figure, il doppio massimo è una configurazione di topping che si forma alla fine di un trend rialzista. Nella sua costruzione, che compone la caratteristica M, dopo che i prezzi segnano un massimo, ritracciano per formare un minimo relativo. I corsi poi riprendono forza per recuperare i precedenti top, che fanno da resistenza: a ciò segue il forte ribasso che inverte definitivamente la tendenza. La conferma della figura si avrà quando le quotazioni si spingono al di sotto dei minimi della figura (la neckline).

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Sul grafico giornaliero del petrolio WTI, la configurazione è piuttosto precisa e ha fatto seguito ad un movimento rialzista molto intenso. La conferma della figura, avvenuta con il breakout della neckline, ha portato velocemente ad un sell-off della materia prima.

Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine