Perché Tesla crollerà

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La vera storia di Mark Cuban   

Era il 1999. Poco prima di quella grande crisi definita poi come la bolla delle dot.com.

Mark Cuban era un trader formidabile di quell’epoca. Insieme con il suo socio Todd Wagner decise di vendere la sua creatura Broadcast.com a Yahoo, per 5.7 miliardi di dollari.

Il pagamento non avvenne in contanti ma con le azioni di Yahoo. E l’incredibile Mark ricevette 14,6 milioni di azioni di Yahoo.

L’azione Yahoo valeva in quel momento 95 dollari e Mark era diventato di fatto miliardario in una notte. Molti altri, come Mark, diventarono ricchi in quel periodo e molti persero la loro fortuna quando la bolla scoppiò.

Questo non accadde a Mark Cuban. Che comprò la bellezza di 146.000 put con strike 85 dollari a protezione del valore delle sue azioni. E per finanziare l’acquisto vendette altrettante call a 205 dollari. Il tutto con scadenza a tre anni.

Cuban aveva molto chiaro che il valore di Yahoo era una bufala del mercato. D’altra parte, nell’agreement di vendita della sua azienda a Yahoo, c’era la clausola di non poter rivendere le azioni nel breve termine.

Yahoo arrivò al fantastico prezzo di 237 dollari, anche più in alto del prezzo delle call vendute. Non durò a lungo, la bolla scoppiò.

Due anni dopo, Yahoo valeva 13 dollari. E Mark Cuban aveva salvato il suo capitale, grazie alle put protettive acquistate. Grande Mark.

Una cosa molto interessante da osservare è che Yahoo entrò nell’indice S&P500 nel dicembre del 1999. Così come ci è entrata Tesla. Per Yahoo fu l’inizio della fine.

La storia si ripete? Mai uguale. Ma insegna tanto.

Attenzione a Tesla: Mark Cuban diceva che Yahoo era “funny money”…

Forse non conoscevi questa storia. Sai, conoscere la storia è molto importante. Aiuta a capire.

È umano non conoscere tutto. È una delle ragioni per cui usiamo i computer, ci aiutano a ricordare e a elaborare tante informazioni che altrimenti non avremmo disponibili tutte insieme.

Nel trading, questo ci aiuta ad usare i sistemi algoritmici. Vere miniere di informazioni che il sistema è in grado di accumulare per decidere che cosa fare e per migliorare, adattandosi. Quello che non potremmo fare con le sole risorse della nostra mente.

Mercoledì 2 dicembre scorso alle 18, abbiamo presentato le grandi novità in arrivo sul versante di Quasar. La storia di un sistema che ha performato costantemente affrontando la volatilità mutevole dei mercati degli ultimi due anni. Un’ora di Cultura finanziaria dedicata al trading algoritmico di qualità. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: Tesla è entrata nell’S&P500. Sarà l’inizio delle fine di Tesla? Per quanto resisterà con quelle quotazioni? Le bolle non scoppiano subito. Ma quando scoppiano fanno male. Il trading algoritmico non serve per fare grandi botti di eccezionali profitti momentanei, talora decantati perfino da chi pensa di detenere il massimo blasone dell’algoritmico. L’algoritmico è un modello di investimento da mettere nel proprio portafoglio per aiutarlo a performare con costanza. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia