L’S&P500 è un uovo strapazzato

0
59

Il bambino che non crescerà mai.

Il 10 ottobre era atteso da molti seguaci della stagionalità old-style come la necessaria accelerazione rialzista delle borse americane.

La stagionalità old-style è diventata un po’ obsoleta. Funziona molto meno. Se ti fermi a guardare solo la direzione prevalente del mercato rispetto alla stagionalità, corri in parecchi errori.

La stagionalità va analizzata per valutare la direzione prevalente ma anche i suoi punti di inversione: e questi ultimi in modo indipendente dalla direzione prevalente.

Ad esempio, abbiamo mostrato in agosto, mese che contiene sempre un punto di inversione collocato nei primi 10 giorni della seconda quindicina – diciamo fra il 16 e il 25, con maggiore ricorrenza fra il 16 e il 22, che il mercato dopo avere toccato un minimo importante il 18 agosto, era molto probabile che cambiasse direzione andando al rialzo.

Qualche cosa di simile avviene anche in settembre, mese notoriamente considerato negativo per le borse: in realtà ad essere negativa è la seconda quindicina, quando la prima parte del mese ha una tendenza molto laterale (latero-rialzista o latero-ribassista in modo molto lieve). 

In ogni caso c’è un punto di inversione nei primi giorni della seconda quindicina di settembre, che spesso comporta un forte ribasso del mercato.

Il mese di ottobre ha, in genere, una struttura più complessa. Maggiormente condizionato dalle trimestrali e dall’inizio di potenziale euforia di fine anno, il mese di ottobre è uno dei più difficili da analizzare.

Basti pensare che è stato il mese di massimi o massimi storici importanti (vedi il massimo storico di ottobre 2007 quanto ha resistito), o anche di cadute rovinose (pensa a ottobre 1987 oppure 2008).

A ottobre il mercato combatte di più la sua battaglia fra rialzisti e ribassisti.

Dopo il 10 ottobre, normalmente cambia direzione. Quest’anno, il 10 ottobre ha fatto un massimo, seguito da un 11 ottobre con candela inside, poi l’ultimo sospiro verso l’alto prima di scendere il 12 ottobre e proseguire la discesa il 13.

Intorno al 23-27 ottobre, normalmente, il mercato fa una pausa rispetto al trend partito il 10-12 ottobre. Vedremo più avanti che questo aspetto può essere importante.

Quest’anno, la nostra opinione è che la settimana entrante avrà una possibile forte connotazione ribassista: sulla base della quantità di ribasso (la statistica dice nuovo minimo della settimana entrante 110 punti più in basso del minimo precedente, cioè area 4230), si potrà valutare la settimana successiva. 

Qui, subentra un parametro numerico stagionale importante. 

Negli ultimi 25 anni, l’S&P500 in ottobre non ha mai chiuso con un ribasso superiore a circa il 3%, salvo il 2008 (che con il suo -17.90% è fuori dai valori ordinari). 

Da 4355, massimo del 2 ottobre, 4230 è proprio al limite del valore statistico.

Questo significa che la maggiore probabilità è che il minimo di ottobre non dovrebbe essere inferiore a 4230-4225, più o meno al doppio minimo rispetto al 4 ottobre. E vedendo quel parametro, viene quasi da dire che la probabilità che ci arrivi non è poi così alta. 

Se dovesse sfondare 4230 sarebbe il secondo anno su 26, dopo il 2008, ad avere un affondo superiore al 3% in ottobre. Anche, un pessimo sintomo se dovesse accadere.

Diversa, invece è la valutazione puramente grafica.

Il primo ramo di discesa, 26 luglio-18 agosto ha prodotto un ribasso di 284 punti in 14 giorni di borsa. 

Il secondo ramo di discesa, 15 settembre-4 ottobre ha prodotto un ribasso di 331 punti in 14 giorni di borsa. 

Siamo nel terzo ramo di discesa (diciamo l’onda 5). 

Dal 12 ottobre, inizio della discesa, 14 giorni di borsa si concludono il 31 ottobre, giusto il giorno di Halloween, ma, soprattutto il giorno prima della conferenza FED.

La media dei due ribassi precedenti porterebbe il future a 4123, con un improbabile 5,4% di ribasso sul mese.

La divergenza fra analisi grafica e algoritmico-stagionale rende la prima poco probabile.

Come dicevamo più sopra, la pausa che si innesca nella stagionalità algo fra il 23 e il 27 può essere l’elemento che frena la discesa. Poi, nell’attesa della FED tutto rimane laterale e in attesa.

Arriva così il primo novembre, giorno dei Santi in Italia e Svizzera, e di Santa FED negli USA: ad ora europea, alle 19 il comunicato e alle 19.30 la conferenza (è la settimana dove negli Stati Uniti c’è ancora l’ora legale ma non in Europa – tutto anticipato di un’ora rispetto al solito).

La corsa verso 4077 proseguirà nel corso del mese di novembre o a dicembre. 

Se non ci sarà qualche evento straordinario che la farà accadere prima, e visti i tempi che corrono, non possiamo escluderlo. 

In condizioni normali, dopo la quinta onda (la terza discesa), il mercato recupera con l’onda sei più delle due onde correttive precedenti, per poi scendere a fare l’onda sette. E speriamo, poi, che sia finita, ammesso che il ribasso sia fatto da sette onde.

Mentre va in onda questo articolo, i nostri software elaborano l’analisi algoritmica della settimana. E nel prossimo articolo vedremo se tutto coincide oppure no, anche dal punto di vista degli algoritmi.

Nel nostro canale webinar, continua l’effetto sorpresa di una strategia di trading in opzioni che può rivoluzionare il tuo modo di vedere il mondo delle opzioni: elasticità del metodo, ottimo rendimento, rischio a dosi controllate da te.

Se non crederai ai tuoi occhi, è normale. E’ tutto vero, clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

 

P.S.: L’S&P500 appare sempre più come un uovo strapazzato … più lo agiti e più la frittata si frammenta. 

Il mercato delle opzioni giornaliere è così grande e talmente in crescita che i grandi movimenti vengono frenati, diventano più rari, la mean reversion aumenta, e il grafico si frammenta. Come un uovo troppo strapazzato …

Resisterà il mercato all’inondazione crescente di opzioni a brevissimo termine? Ci daranno quelle orarie, prossimamente, che diventeranno come le opzioni binarie di una volta?

Quando tutto è sotto controllo, i rischi non appaiono. Quando avviene l’evento imprevisto, invece, ci si accorge che cosa andava o non andava fatto. 

Il mercato è un bambino che non crescerà mai, come Peter Pan. Forse perché Peter Pan è la migliore rappresentazione dell’uomo, un bambino che non crescerà mai.

Condividiamo insieme un eccezionale sistema in opzioni, con un’ora di grande Cultura finanziaria di altissimo livello. 

Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

Esplora con noi le strategie di trading in opzioni che non abbandonerai mai più per tutta la tua vita di investitore o di trader.

Clicca qui sotto per chiedere la registrazione dell’Opzionaria Friendly Tour di Torino a condizioni eccezionali, sette ore di grande ed imperdibile Cultura Finanziaria dei Mercati e delle Opzioni.

 

 

Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa