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La domanda di energia solare è in continua crescita in tutto il mondo.
Negli Stati Uniti, dove si è concentrata la nostra ricerca, ci sono più di 100 gigawatt di pannelli solari, che generano energia pulita. Un numero da record.
Il 63% di tale capacità è concentrata su scala industriale: e tali enormi installazioni sono quindi destinate a crescere in modo esponenziale con la crescita dei comparti industriali che hanno adottato tale forma di energia.
Entro fine anno verranno installati altri 18 gigawatt di nuovi pannelli solari: molte aziende e molti servizi pubblici si stanno affrettando a scappare dai combustibili fossili e i pannelli solari sono un metodo rapido ed economico per farlo.
In parallelo al comparto industriale, anche il solare residenziale e commerciale ha visto uno sviluppo accelerato: il futuro del solare è quindi fuori discussione.
Nondimeno, ci sono alcuni ostacoli che sono sorti di recente.
La pandemia ha colpito le catene di approvvigionamento a livello globale: il solare non è sfuggito a tale problema.
Le celle solari sono infatti realizzate in polisilicio, un po’ come dire che sono degli enormi chip semiconduttori. I gruppi di celle sono disposti in un formato rettangolare, collegati attraverso un circuito elettrico e racchiusi in una lastra di vetro. Il telaio in acciaio o alluminio ne facilita la movimentazione e la installazione.
Tali componenti stanno diventando più difficili da ottenere e sono divenuti più costosi.
Eravamo abituati, da decenni, a vedere i prezzi in calo dei pannelli. Dall’inizio del 2021, invece, i prezzi hanno cominciato a salire.
Al momento, non sono state colpite tanto le installazioni domestiche di piccola entità, quanto piuttosto le forniture su larga scala di tipo industriale, molto più sensibili al prezzo e molto più esposte in termini di margini ridotti.
Con margini di profitto molto più risicati, i grandi contractor stanno rinegoziando le date di avvio dei nuovi impianti e gli accordi di acquisto di energia.
In parallelo ai moduli solari divenuti più costosi, sono infatti aumentati anche i prezzi di fornitura dell’energia. L’aumento medio ha superato il 2%, confrontando i prezzi attuali con quelli dell’ultimo trimestre del 2020.
A peggiorare almeno temporaneamente la situazione, si è aggiunto l’aumento mondiale del prezzo dell’acciaio, che ha penalizzato ulteriormente sia le forniture industriali che quelle domestiche di piccola entità.
Malgrado tali difficoltà, che dovrebbero avere una caratteristica temporanea, gli impianti solari continuano ad essere installati molto rapidamente.
Di recente, il Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge bipartisan per infrastrutture da 1 trilione di dollari, di cui il comparto energia solare dovrebbe beneficiare. E l’impegno del presidente Biden è un settore energetico degli Stati Uniti libero dal carbonio entro il 2035.
La catena degli approvvigionamenti sta cambiando per superare le attuali difficoltà. E certamente il settore dell’energia solare è destinato a premiare gli investitori che vorranno dedicargli attenzione.
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Maurizio Monti
Editore Istituto Svizzero della Borsa