Il resto? è immondizia

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Crisi finanziaria? sì, ma non ora

La settimana scorsa
Il livello 3232, individuato dal nostro algoritmo tre settimane or sono, e definito domenica scorsa come “resistenza indebolita” si è rivelato uno scoglio dove il prezzo dell’S&P500 si è infranto senza pietà.

Che tale resistenza non corrisponda a nessuno dei livelli tipici individuati dall’analisi tecnica e dai metodi tradizionali non deve meravigliare. I nostri algoritmi non lavorano con l’analisi tecnica e sbeffeggiano da decenni i livelli di Fibonacci e le diavolerie astruse che certa industria finanziaria ha inserito nelle piattaforme per meglio ingannare i trader retail.

Il massimo è stato a 3131.75 del future di giugno, a confermare, se ce ne fosse stato bisogno, la validità del metodo utilizzato.

 

La seconda quindicina di giugno
Da ora parleremo dell’S&P500 con i valori del future di settembre, essendo la scadenza di quello giugno ormai prossima in questa settimana.

Non sarà sfuggito ai lettori più attenti, che il nostro algoritmo temporale individuava nella seconda quindicina di giugno la probabilità di inversione, e soprattutto nell’area del 19-22 giugno più o meno tre giorni.

Il massimo si è verificato invece nei giorni dell’8-9 e 10 giugno, con leggero anticipo rispetto al previsto. Avevamo commentato, domenica scorsa 7 giugno, che il prezzo sembrava arrivato prima del tempo, tanto da poter giudicare la resistenza a 3232 come “indebolita”, come detto sopra.

Nondimeno, nell’elaborazione di questa settimana, conclusasi giusto un’ora fa (mentre scrivo sono le 16.45 di domenica 14 giugno), il nostro algoritmo, testardamente come solo un algoritmo matematico può essere, continua a dire: inversione prossima nella seconda quindicina di giugno, massima probabilità 19-22 giugno, massima estensione entro il 3 luglio.

Livelli di supporto del ribasso in corso: poco sotto i 3000, ma li abbiamo testati già venerdì, anche se l’estensione massima di tale supporto è data fino a 2950. Oppure (meno probabile), 2803.

O, ancora, e viene considerato come molto probabile, 2710.

Ora: se 3000 è sufficiente al mercato per ripartire, assisteremmo ad un rally che andrebbe a testare probabilmente un massimo superiore di quello dell’8-10 giugno e il rally si concluderebbe nell’area temporale prevista dal nostro algoritmo, descritta sopra: che in questo caso individuerebbe, appunto, un massimo.

Oppure, più probabilmente, il supporto 3000-2950 viene sfondato e si va ad uno dei livelli inferiori detti sopra (2803 oppure 2710). Ciascuno di questi livelli va interpretato come risultato di un calcolo matematico, con necessaria possibilità di approssimazione (pensiamo che il Vix viaggia fra 36 e 44 e le banche centrali intervengono su tutto, anche sulla pura spazzatura). In questo caso l’algoritmo temporale di inversione individuerebbe un minimo.

Livelli inferiori sono possibili, ma dobbiamo tenere conto della quadratura con l’algoritmo temporale: c’è un tempo per tutto.

 

Più a lungo termine
L’algoritmo che prevede nuovi massimi storici entro il 2020 ha aumentato ulteriormente le probabilità dopo la caduta del mercato di giovedì 11 giugno. Doppio massimo o nuovi massimi prossimi a venire.

Per completezza di cronaca, la successiva inversione viene individuata dall’algoritmo temporale nel periodo intorno al 16 luglio, più o meno tre giorni. Vedremo nelle prossime due settimane come interpretare questa ulteriore inversione prevista.

Continua l’alternanza di euforia e panico, in tempi, secondo la nostra percezione, sempre più ristretti. La fase di alternanza, innescata dalla crisi dei mercati nella terza decade di febbraio, non si concluderà prima del febbraio 2021. Ne seguirà un’altra, di cui parleremo più avanti.

 

La nostra opinione
Mentre diventa più probabile uno scenario di nuovi massimi storici, nel contempo, riteniamo sia altrettanto probabile il verificarsi di una crisi finanziaria successiva molto rilevante, con possibile epicentro in Asia e/o negli Stati Uniti nei prossimi 12-24 mesi. Crisi a cui gli interventi delle banche centrali ben poco potranno fare, fino al punto che, con tutta probabilità, dopo tale crisi cambierà anche il ruolo delle banche centrali.

E’ possibile che non sarà estranea a questa crisi una conflittualità sempre più significativa fra Stati Uniti, e forse mondo occidentale, e Cina. Avrò modo, in altra sede, di approfondire questo tema con il mio personale giudizio su quanto, ritengo, avverrà.

 

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P.S.: Le borse vanno a strappi e hanno perso una normalità operativa. Si muovono con movimenti improvvisi, violenti, che limitano la capacità operativa, specie quando si hanno a disposizione pochi capitali. Il mercato dovrà ripulirsi di tanta immondizia accumulata. Il fardello è pesantissimo, e deve essere svuotato. Le crisi, nella loro negatività, hanno il riscontro positivo di renderci più consapevoli. Sii prudente, avveduto, segui i professionisti veri, quelli veramente indipendenti che non hanno paura di esprimere previsioni, pareri, opinioni, scenari. Il resto, è immondizia che il mercato ripulirà. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia