Euforia e panico in battaglia
Quando dico queste cose, alcuni si arrabbiano.
Dicono che mescolo politica e finanza. E, specialmente nei grandi quartier generali, dagli uffici che stanno in alto, all’ultimo o agli ultimi piani, il messaggio che arriva è uno solo: non fare accenni politici, rischi di perdere clienti.
In effetti, abbiamo perso alcuni lettori, che evidentemente molto obbedienti ad ordini che venivano dai piani alti, ci hanno detto, con una certa convinta alterigia, che non ci avrebbero più seguito a causa di alcune considerazioni da noi fatte in materia politica. Come se la libertà di espressione possa essere dettata dai piani alti.
Ma io continuo. Noi non abbiamo piani alti a cui obbedire.
La politica è fatta di destra e sinistra. La politica sta ai mercati come la destra e la sinistra stanno all’avidità e alla paura. Fa parte della natura umana. L’avidità crea euforia. La paura può sfociare nel panico.
La negazione della destra e della sinistra è semplicemente il nulla, destino ultimo di chi sostiene questa curiosa forma di negazionismo. E per sottrarsi a quel destino, l’unico modo è schierarsi, a destra o a sinistra. Magari alleandosi, a destra o a sinistra. Appunto, a dimostrare che negare destra e sinistra è una contraddizione in termini.
Lo so che chi mi conosce sa che io penso sia una idiozia, ma su, diciamo che è una contraddizione in termini, così ai piani alti si arrabbiano meno e perdo meno lettori.
Se si ha paura, si fanno politiche protettive e di salvaguardia. Se si rispetta l’accumulo, il premio ai più capaci (o ai più fortunati), in forma di ricchezza e benessere, si fanno politiche espansive e liberiste. L’alternanza di paura ed euforia manda avanti l’umanità, la società intera, la politica. Infine, i mercati.
Quando gli stati prendono possesso delle tasche dei cittadini e quando le banche centrali prendono possesso dei mercati commettono un arbitrio. Perché alterano, pretendendo di regolarlo, il flusso e l’alternanza di euforia e paura, amplificandoli a proprio piacimento.
Il Coronavirus ci terrorizza. Inutile dirlo, è un nemico invisibile, non può che creare paura. L’intervento delle banche centrali è quindi quello di cercare di creare euforia. Con bazooka monetari, dichiarazioni di principio, pompaggio monetario e così via.
Altresì, la politica cerca di alleviare la paura con interventi di contenimento del virus e benefici economici di qualche natura (in Italia 25 miliardi, in Germania 822, negli Stati Uniti 2.000, ma lasciamo stare).
Io ho una particolare visione di tutto questo. Quando si pompa moneta, si pompa euforia.
E pompare euforia è il miglior modo per produrre la potenzialità del panico che esplode quando l’euforia viene meno. Ecco perché i mercati di oggi crollano più velocemente che in passato. Ecco perché la rapidità di discesa è la più alta di tutti i tempi. Più alta di quella del 1929, più alta del 1987, più alta del 2000 e del 2008.
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P.S.: Le reazioni emotive ad una email come questa sono molteplici. Sfidare gli assiomi della finanza avvilita dal doppiopettismo è una cosa divertente, se la sai vedere dal verso giusto. Molte cose crolleranno con il Coronavirus, non solo i mercati. Mancano pochi anni al crollo definitivo del doppiopettismo nato nel 2008. Pochi anni ancora. Non tutti i Coronavirus vengono per nuocere. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.
Maurizio Monti
Editore TRADERS’ Magazine Italia