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I miti di trading da sfatare secondo Money.it

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7 marzo 2018I miti di trading da sfatare secondo Money.it, con l’obiettivo di evitare tutti quegli errori potenzialmente distruttivi per il proprio portafoglio di investimenti.Il trading è purtroppo circondato da numerose ipotesi poco corrette, da idee errate, da veri e propri miti che influiscono non poco sulle proprie capacità di guadagnare denaro e di evitare le perdite.Credere ai suddetti miti non soltanto si ripercuote negativamente sulle proprie finanze, ma mina altresì la reputazione del trading nei confronti dei meno esperti e di tutti coloro che non hanno mai provato a gettarsi nel settore. Un esempio? L’idea secondo cui attraverso il trading è possibile guadagnare ingenti somme di denaro in brevissimo tempo e senza sforzo. Nulla di più lontano dalla realtà.Di seguito, la lista dei peggiori miti di trading da sfatare secondo Money.it. L’obiettivo? Sempre lo stesso: massimizzare il guadagno minimizzando al contempo le probabilità di incappare in errori evitabili. Mito n°1: soldi facili e velociCome già anticipato, uno dei più diffusi e pericolosi miti di trading riguarda la possibilità di fare soldi facili e veloci. Questo stereotipo è così radicato da costituire molto spesso la ragione principale di approccio a tale particolare mondo di business. Ovviamente, il più delle volte tutte queste erronee aspettative si scontrano con la realtà dei fatti: fare trading significa imparare, studiare e infine scovare i metodi più adatti per non perdere denaro. Quello della ricchezza immediata, ottenibile senza sforzi e formazione, è soltanto un mito da sfatare. Mito n°2: il trading è solo per i “geni”Se la possibilità di fare soldi facili e veloci costituisce uno dei motivi principali di approccio al trading, l’idea che questa attività sia riservata ai più intelligenti, a quelli che hanno svariati titoli di studio, lauree, master e dottorati, è invece una di quelle considerazioni che tiene lontano anche i più curiosi. In realtà, il trading non è materia di esclusiva competenza dei geni matematici che passano le giornate intere a leggere e studiare grafici e algoritmi. Molti esperti fanno notare come essere “eccessivamente analitici” può condurre a pratiche scorrette e deleterie come quella dell’over-trading. La cosa migliore sarebbe quella di possedere un giusto mix tra intuito e abilità analitiche. I diplomi, le lauree e i master costituiscono soltanto un background di mercato. Per avere successo occorre essere maestri di se stessi e non basta avere certificazioni relative ai propri studi. Un elevato quoziente intellettivo e qualche libro in più saranno sicuramente d’aiuto, ma non garantiranno al 100% il successo nel trading. Mito n°3: cogliere al volo gli alti e i bassi del mercatoFare trading non significa saper cogliere soltanto gli alti e i bassi del mercato, ma anche e soprattutto saper leggere i grafici da destra a sinistra. Al contrario di quello che molte persone pensano, non occorre individuare l’esatto punto di svolta del trend per fare soldi. L’importante è saper leggere (e comprendere) la storia raccontata dai grafici. Mito n°4: solo chi ha soldi ha successoUn altro dei miti di trading da sfatare è quello secondo cui soltanto chi è già ricco e dispone di elevate somme di denaro avrà successo sul mercato. Non sempre avere un imponente trading account rappresenta un elemento a favore del trading; certo, una riserva di denaro più ampia potrebbe permettere di fare soldi più velocemente, ma anche di perdere gli stessi soldi con estrema facilità. Soprattutto agli esordi, un consiglio per i meno esperti potrebbe essere quello di iniziare con un conto più piccolo. Mito n°5: Fare trading è giocare d’azzardoProbabilmente il mito di trading più diffuso al mondo: la considerazione che questa attività corrisponda al gioco d’azzardo è una generalizzazione, uno stereotipo tipico di chi non conosce appieno le dinamiche di questo mercato.Certo, giocare in modo azzardato è possibile anche nel trading, ma non è la regola, né di certo la norma. La persistenza, la pazienza e la professionalità sono elementi indispensabili al trader che vuole ridurre le probabilità di perdere denaro, eppure poco cari a chi sceglie invece di giocare d’azzardo. Al contrario di quel che accade al casinò, nel trading si ha la possibilità di incrementare le proprie chance di successo tramite un’educazione appropriata, grazie all’esperienza e perché no, anche in virtù degli errori commessi in precedenza. Mito n°6: il day-trading è sempre la soluzioneSoprattutto i player agli esordi sono spesso convinti che il trading giornaliero sia l’unico modo per fare soldi nel più breve tempo possibile. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una considerazione decisamente lontana dalla realtà. I timeframe più ridotti sono per definizione più variabili, confusi e costituiscono una delle ragioni principali dietro alle perdite dei trader. Movimenti di prezzo insignificanti, falsi segnali, questo e molto altro ancora può condurre il day-trader a perdere denaro e a depauperare il proprio portafogli. Un approccio che guardi anche al quadro generale (e dunque a timeframe più ampi) è spesso quello più consigliato.Quelli appena citati sono soltanto alcuni dei miti di trading da sfatare, eppure essi rappresentano quelli più pericolosi da cui stare alla larga per evitare inutili perdite di denaro massimizzando invece i propri investimenti. Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine

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