Maggio 2020, è arrivato! Crollo o rialzo?

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Scenario e soluzioni   

Ci siamo. Maggio 2020 sarà una grande esperienza di vita. Aprile ha segnato un record positivo sui mercati americani da 82 anni a questa parte. Si, hai letto bene, in piena crisi da Coronavirus, il miglior aprile da 82 anni.

La grande divergenza in atto fra economia e finanza, non così nuova ai mercati finanziari (nel 1929-1934 ci furono fasi molto simili a quella che stiamo vivendo), ha avuto giusto un sussulto con i risultati di Amazon: il gigante ha aumentato le vendite, come gli investitori attendevano da una attività tutta online, ma, oh guarda, ha anche aumentato i suoi costi, prevedendo di incrementarli ancora nel trimestre in corso, proprio per l’adeguamento necessario alle proprie procedure e a maggiori costi di personale dovuti alla pandemia.

Meno 5% per Amazon nell’after hours, nulla di così straordinario, ma una provvisoria presa di coscienza che le cose non sono così semplici, ha fatto calare gli indici americani.

Il 30 aprile l’S&P500 toccava il massimo relativo a 2965, livello di chiusura (con l’approssimazione di un punto) del 6 marzo, data particolarmente critica dopo la quale il mercato è sceso a rotta di collo. 2965 era in effetti il livello superiore rispetto a quella area 2775-2850 calcolata dai nostri algoritmi e perforata di 30-35 punti il 17 e il 27 aprile.

Come aveva previsto il nostro algoritmo (definendo addirittura la fascia oraria – vedasi l’articolo “E se fosse tutto a rovescio” pubblicato sul sito dell’Istituto Svizzero della Borsa nella sezione Borsa Magazine domenica 26 aprile alle 18) la giornata del 28 aprile è stata di inversione ribassista. Ci aspettavamo una inversione con una magnitudine maggiore e duratura, ma il mercato è tornato a salire, rompendo i massimi relativi, rispettando poi negli ultimi due giorni della settimana la previsione di una inversione ribassista più sostenuta. Di fatto ne è uscita una barra settimanale tutta ombra per 136 punti e ribassista per 7 punti. Quando si parla di volatilità…

Se esaminiamo le ultime tre barre settimanali, di fatto la settimana del 13 aprile ha disegnato una barra madre, all’interno del cui corpo con ampia volatilità sia ribassista che rialzista si sono incastonate aperture e chiusure delle due barre successive. Al di là di ogni considerazione algoritmica, significa perdita di forza rispetto alle tre settimane precedenti da cui è partito il rialzo.

Il mercato ha chiuso la settimana scorsa a 2821.

Ora, facciamo il punto della situazione. I nostri algoritmi continuano ad indicarci un punto di inversione importante intorno al 15 maggio con una approssimazione il cui range temporale probabilistico maggiore (cioè circa il 78% di probabilità) è fra il 12 e il 19 maggio. Come sempre punto di inversione significa massimo o minimo, ma la probabilità maggiore calcolata dall’algoritmo è che si tratti di un massimo.

Se è vera questa visione probabilistica, allora la settimana entrante il 4 maggio è destinata ad andare al rialzo. La magnitudine di tale rialzo potrebbe andare a ritestare i massimi relativi recenti (2965) o superarli. Il livello 3016 e poi 3078-3082 sono livelli attrattivi significativi.

Se supererà o no il massimo precedente dipenderà anche dal punto in cui il mercato invertirà da short a long. Potrebbe addirittura farlo subito, con un affondo in nottata alla riapertura e poi la ripartenza verso l’alto.

Oppure affondare di più, l’area 2762 è un supporto molto interessante. Fino a 2717 la probabilità di un’onda successiva di nuovi massimi è maggioritaria.

Sotto 2717 la maggiore probabilità va a favore di un tentativo di ri test del massimo precedente, senza superamento dello stesso.

In questa ultima ipotesi 2663 è il livello che diventa il limite minimo perché tutta l’ipotesi probabilistica che stiamo facendo sia valida. Oltre, siamo in aree probabilistiche più marginali dove è possibile una riconsiderazione complessiva dello scenario.

Tradotto in operatività significa mettersi al rialzo a maggio per prendere un movimento di qualche giorno. Bisogna sentirsela. Fra 2762 e 2717 con uno stop largo, potrebbe essere una opportunità. Ma attenzione, anche, all’8 maggio.

Venerdì prossimo 8 maggio, alla chiusura, dopo il non-farm payroll, vedremo se tutto questo si è avverato o si sta avverando: attenzione alle 14.30 dell’8 maggio, nessuno dia per scontato che il mercato “ha già anticipato” o altre balle tipiche del genere, perché 25 o 30 milioni di disoccupati negli Stati Uniti o quelli che saranno, avranno comunque un impatto emotivo. In qualunque direzione esso sia.

Domenica 10 maggio vedremo che cosa gli algoritmi ci indicheranno per la settimana successiva.

Sono dell’opinione che nel periodo 8-23 maggio siano probabili interventi pesanti delle banche centrali. Temo che questi non faranno bene al mercato. Il conflitto permanente che appare esserci fra la FED e il presidente Trump ritengo possa essere una mina vagante per l’avvenire.

A mio parere la Banca Nazionale Svizzera sta riscaldando i motori, e questo mi fa dire che c’è qualcosa di rilevante in preparazione. Siamo long da 1.0850 su EURUSD e lo rimarremo fino a 1.11. Come long, dirai tu? Ma il dollaro non deve rafforzarsi? Ma il mondo sta andando alla rovescia…

Per interpretare questo mondo alla rovescia, martedì 5 maggio scorso, per la serie dei Martedì della Borsa, insieme con Giorgio Pallini, abbiamo visto che cosa è accaduto agli indici e alle commodities nell’apertura della settimana, un ulteriore orientamento di come comportarci.

Abbiamo analizzato alcuni titoli di Borsa Italiana, quelli di casa nostra con i nomi noti che ci piacciono di più: alcuni di quelli che come Campari o Ferrari, piuttosto che Enel o Moncler o Eni, ci piace tenere sempre in evidenza e considerazione. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione, è un’ora di discussione, commento, analisi appassionante con gli spunti principali della settimana su cui fare trading.

P.S.: Non devi fare trading sulle previsioni. Le previsioni servono ad avere lo scenario di insieme, sulla base delle probabilità. Queste ultime sono tali, quindi non sono certezze, o i mercati nemmeno esisterebbero. Ma la visione di insieme è molto utile a capire in quale possibile contesto ci stiamo muovendo. Per il resto, utilizza metodi certi. È la ragione per cui proponiamo i webinar, dove illustriamo i metodi. E proponiamo, di volta in volta, soluzioni adeguate per applicarli: clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia