Riceviamo da Money e pubblichiamo per i nostri lettori.
L’analisi dei mercati può essere supportata da quella di indicatori e oscillatori. I primi permettono di identificare la forza o debolezza di un trend in corso, i secondi forniscono indicazioni per entrare a mercato con un timing preciso. La principale differenza tra questi due strumenti è data dal range entro il quale si muovono: se gli oscillatori hanno un intervallo predefinito all’interno del quale fluttuano, gli indicatori non hanno limiti e possono assumere qualsiasi valore. Ciò si traduce nel fatto che con gli oscillatori sarà possibile identificare delle fasce di ipercomprato e ipervenduto, che con le dovute accortezze potranno essere utilizzate come fasce in cui il mercato ha raggiunto degli eccessi.
Sebbene le informazioni fornite da questi due tipi di algoritmi siano diverse, si possono sfruttare congiuntamente per avere un minor numero di falsi segnali. In questo articolo Money.it mostrerà come usare congiuntamente MACD e RSI, entrambi con la taratura classica.
Un esempio pratico
Si possono cercare divergenze tra prezzo ed entrambi gli strumenti oppure sfruttare l’indicazione sulla forza del trend data dall’oscillatore MACD e utilizzare il RSI per identificare un valido entry point.
Come si nota dall’esempio, la leggera divergenza di inversione rialzista presente sia sull’indicatore MACD che sull’oscillatore RSI fornisce un ottimo segnale sul grafico a 4 ore di Gbp/Usd. Un ottimo metodo per sfruttare tale segnale è cercare un punto di entrata su un grafico di più breve respiro, come quello orario o a 15 minuti.
Un altro metodo con cui si può diminuire il numero di falsi segnali è quello di cercare di comprendere la forza del trend in corso dal MACD e cercare di capire se sia il caso o meno di prendere per buono un segnale fornito da RSI.
La divergenza di inversione rialzista su RSI, per quanto leggera, non sarebbe dovuta essere presa in considerazione. Se infatti si osservava il MACD si poteva notare come essi si posizionava al di sotto della linea dello 0, evidenziando così un momentum ribassista.
Si comprende quindi come possa essere utile andare a ricercare ulteriori conferme dei segnali della propria strategia di trading attraverso l’analisi di un indicatore e un oscillatore, tra quelli che si preferiscono. Bisogna però prestare attenzione a non utilizzare due indicatori o due oscillatori, dato che le informazioni fornite sono le medesime.
Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine