Le figure di inversione: l’Oops di Larry Williams

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Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori

Prosegue con l’Oops di Larry Williams la carrellata di pattern e figure di inversione proposta dall’Ufficio Studi di Money.it. Quello elaborato dal celebre trader americano, recordman assoluto in termini di performance alla Robbins Cup (11.376% nel contest del 1987), è uno dei pattern di inversione più affidabili.

Questa conformazione grafica si trova solitamente intorno a massimi o minimi rilevanti ed è da individuare sul grafico giornaliero. Il pattern ribassista, che viene dopo un movimento ascendente delle quotazioni, prende il nome di Oops Bearish; il pattern rialzista viene invece chiamato Oops Bullish.

Di seguito vediamo come individuare la figura tecnica sui grafici e come sfruttarne le indicazioni in un’ottica di trading. Iniziamo dall’Oops bearish. Dopo un movimento rialzista, il mercato apre la seduta in gap up, dando inizialmente segnali di forza. Dopo poco tempo, i venditori fanno la loro comparsa, invertendo la tendenza iniziale: secondo il campione del mondo di trading, quando le quotazioni arrivano ai massimi della barra precedente, scatta il segnale di entrata. Lo stop loss andrà posto sopra i massimi della giornata che dà il via al pattern, mentre la posizione sarà da chiudere non appena l’open della barra successiva a quella del gap up porta l’operazione in guadagno. Se così non dovesse essere, sarà da attendere il raggiungimento dello stop loss oppure che il trade vada in gain.

La composizione dell’Oops Bullish è speculare a quella appena vista. Dopo un movimento ribassista, la seduta apre in gap down, dando segnali per una prosecuzione della debolezza. Dopo poco tempo, i compratori entrano in gioco, invertendo la tendenza iniziale: il punto di entrata è localizzato al raggiungimento dei bottom della candela precedente. Lo stop loss andrà posto sotto i minimi della giornata che dà il via al pattern, mentre la posizione sarà da chiudere non appena l’open della barra successiva a quella del gap down porta l’operazione in guadagno. Se così non dovesse essere, sarà da attendere il raggiungimento dello stop loss oppure che il trade vada in gain.


Un esempio pratico sul DAX

In questo esempio che è stato selezionato è evidenziato un Oops bullish, con stop loss e entry point indicati dalle linee tratteggiate. I prezzi avrebbero permesso al trader di andare a target con l’apertura in gap up del giorno. Trattandosi di un pattern di inversione, sarà il trader, a seconda della sua sensibilità, a decidere quanto vuole tenere aperta la posizione, magari gestendola con trailing stop.

Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine