Le figure di inversione: l’engulfing

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Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori

Una delle figure di inversione più popolari ed utilizzate nell’analisi tecnica basata sulle candele giapponesi è il pattern engulfing. Si tratta di un modello che si trova alla fine di una tendenza ed è formato da due candele con chiusura opposta: il corpo della seconda candela contiene completamente quello della prima. Il real body che inizia la conformazione grafica è molto più ridotto rispetto a quello che lo conclude.

Solitamente, maggiore è il time-frame osservato, maggiore è l’affidabilità della figura stessa. Se poi la formazione del pattern avviene nei pressi di un supporto o di una resistenza di rilievo, la sua attendibilità aumenta ulteriormente. Di seguito Money.it ha spiegato come individuare la figura tecnica sui grafici e come sfruttarne le indicazioni in un’ottica di trading.

I tipi di engulfing
Nell’analisi tecnica sono due i tipi di engulfing che si possono creare, uno di stampo rialzista e uno ribassista. Il primo si forma alla fine di un downtrend, il secondo dopo una fase di uptrend. Costruito come si diceva con due candele, la formazione di questo pattern è individuabile in questo modo:

Engulfing bullish (o rialzista): la seconda candela ingloba interamente quella ribassista precedente. In particolare, il pattern standard prevede che dopo una candela ribassista a range ridotto vi sia una seconda con un’apertura dei prezzi inferiore al minimo del giorno precedente e una seduta caratterizzata da una continua ripresa dei valori di mercato del sottostante. La chiusura delle contrattazioni deve in quest’ottica avvenire sopra i massimi del giorno precedente;

Engulfing bearish (o ribassista): pattern speculare a quello descritto sopra. Si tratta di una formazione grafica che si manifesta dopo un movimento rialzista e segnala la possibile inversione del trend. In questo caso dopo una prima candela caratterizzata da un range ridotto e da scarsi volumi si ha una candela in cui l’open avviene sopra i massimi del giorno precedente. Le quotazioni tuttavia invece che proseguire la seduta al rialzo iniziano ad indietreggiare, con la chiusura che fa segnare prezzi inferiori a quelli registrati il giorno antecedente. Un incremento dei volumi in questa seconda candela contribuiscono ad aumentarne l’affidabilità.

Una volta che il pattern rialzista o ribassista viene individuato sui grafici, un ulteriore elemento di filtro oltre a quello dei volumi è rappresentato dalla prima candela dopo il completamento del modello. La violazione al ribasso o al ribasso dei minimi/massimi della seconda candela del pattern confermerebbe che il trend in atto inizia a vacillare e a non essere più integro.

Esempio operativo di engulfing
Di seguito vediamo come sfruttare operativamente due esempi di engulfing, quello ribassista e quello rialzista. Nel primo caso si vede un engulfing bearish sul grafico giornaliero dell’indice Dax. La figura si è sviluppata in prossimità dei massimi e a ridosso della resistenza psicologica dei 13.000 punti. Come si può notare, nonostante la violazione dei top di periodo (e storici), in occasione della seconda candela del pattern l’indice non trova la forza per allungare ulteriormente il passo. Al contrario di quanto atteso, la seduta viene archiviata con quotazioni inferiori ai minimi del giorno precedente. Ulteriormente il giorno successivo l’open avviene sotto i del giorno antecedente, livello che diventa di resistenza statica. La bontà del segnale è confermata dall’evoluzione al ribasso delle quotazioni nelle settimane successive.

Una situazione analoga, ma al rialzo, dunque nella versione enguling bullish, la si trova sul daily chart di Campari. In questo caso dopo un trend discendente e dopo un’apertura sotto i minimi della prima candela del pattern, le quotazioni della società iniziano a riprendere vigore fino a riuscire ad archiviare la giornata di Borsa sopra i massimi del giorno precedente. Come per il DAX, la reazione degli operatori è stata immediata e ha segnato la fine del trend discendente a favore di quello rialzista.

Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine