Il grande momento delle borse: trappola o rialzo?

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La settimana nel mondo

Dalla CNBC americana del 15 ottobre, apprendiamo che La Securities and Exchange Commission si accinge a consentire la negoziazione in borsa del primo ETF con sottostante il future del Bitcoin. È arrivato lo Spy del Bitcoin.

La vittoria per i sostenitori delle criptovalute è addirittura eclatante e sopra molte aspettative. Il Bitcoin ha reagito raggiungendo i 60.000 dollari e puntando a superare il massimo precedente di 65.000.

Mentre le cripto festeggiano, dall’economia ci pervengono segnali non del tutto chiari.

Carenze nella catena delle forniture, ormai visibili anche ai consumatori, inflazione in aumento tutt’altro che transitorio negli Stati Uniti e presumibile ondata inflattiva mondiale in arrivo. Cina e Stati Uniti ai ferri corti per Taiwan e non solo per quello.

E così la finanza tradizionale ci fatto vedere un periodo non proprio facile con tanti su e giù, momenti di paura e piccole euforie che si sono alternate nelle ultime settimane. E ora siamo di nuovo all’inizio di una possibile fase euforica del mercato.

I tre principali indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq si sono mossi all’unisono con forti rally nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì. Il Vix ha continuato a scendere in modo molto rapido, e l’indice Fear & Greed di CNN si è girato da paura a neutralità.

In Asia l’indice Nifty indiano ha ultraperformato volando ad un nuovo massimo storico nella giornata di venerdì. ASX australiano e Nikkei giapponese hanno di nuovo ricominciato la strada del rialzo. L’Hang Seng di Hong Kong (fra l’altro fermato a causa del tifone che ha battuto Hong Kong nei giorni scorsi), e l’indice cinese China50 hanno mostrato di essere meno tonici, ma hanno tenuto i massimi relativi conquistati nei giorni scorsi.

In Europa, il FTSE di Londra è salito ad un nuovo massimo post-pandemia (con circa 47.000 contagi al giorno in Gran Bretagna e qualcuno che comincia seriamente a dubitare delle capacità del governo, credo sia un grande risultato). Dax tedesco e SMI svizzero si sono rialzati in modo brillante dai minimi del 6 ottobre.

L’indice italiano FTSE Mib è arrivato nell’area dei massimi relativi del 13 agosto e sembra pronto a superarli. L’Ibex spagnolo sta aggredendo il triplo massimo in area 9000 con l’intenzione evidente di sfondarlo.

Il petrolio è salito ad un nuovo massimo a 7 anni raggiungendo 82.49. L’oro ha superato soglia 1800, anche se poi si è ritratto intorno a 1770. Il Dollaro Yen è esploso al rialzo, al massimo da tre anni. L’argento ha raggiunto quota 23.64 venerdì.

Confesso, una tale consonanza di segnali è così univoca da quasi destare sospetto. Ma così è.

In retrospettiva, sembra che molti mercati abbiano concluso la loro controtendenza ribassista, e si muovano decisamente al rialzo.

Dal punto di vista macroeconomico è abbastanza chiaro che continua ad esserci una grande divergenza fra alcuni problemi mondiali da risolvere e l’andamento euforico delle borse. A questo, forse, ci siamo abituati come necessaria conseguenza della inondazione di liquidità.

Ma ciò che osservo, è che il rovesciamento di fronte da paura a inizio dell’euforia è stato molto rapido. E temo che l’inverso sarebbe ancora più sorprendente e veloce.

E non vorrei che il possibile rally che ci aspetta, probabilmente, per fine anno, sia l’ultimo canto del cigno di fronte alle prese di posizione e il venire al pettine di inevitabili decisioni in materia monetaria.

Ma ora, molto probabilmente, è il momento di cavalcare il mercato: più in là vedremo.

Per questo, un imperdibile webinar in multi-edizione che è andato in onda fino a ieri, con la partecipazione di Daniele Lavecchia e Luciano Lo Casto, ti dà l’opportunità di condividere con noi un metodo basato su differenti strategie per gestire in modo equilibrato un portafoglio di trading.

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P.S.: L’S&P500 future ha due resistenze importanti da rompere: 4478/4480 e 4511. Poi c’è solo 4550, il massimo storico precedente. La reazione rialzista è apparsa decisa e quasi rabbiosa, da mercoledì in avanti. Monitoriamo, perché il momento è delicato, ma se è il momento giusto, allora c’è veramente da mettersi sull’onda.

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Maurizio Monti

 

Editore Istituto Svizzero della Borsa