Genève Invest

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Diversificando in maniera indipendente

Marialaura Pompilio

Relationship Manager -Italian Desk
Genève Invest

Traders’: D.ssa Pompilio, Genève Invest focalizza la propria attività su 3 macro-aree:
Asset management
• Portfolio Analysi
Tax

Ci descrive lo stile di gestione e le sue caratteristiche peculiari?

D.ssa Pompilio: Ciò che contraddistingue in primis Genève Invest è sicuramente la passione per gli investimenti e la finanza del Suo fondatore, Helge Muller, che ha impostato la gestione focalizzandosi principalmente su due aree, nell’ambito degli investimenti tradizionali, quali azioni e obbligazioni, ovvero nelle obbligazioni High Yield e nel Value Investing. Per anni Genève Invest si è posizionata come leader nel settore dei bond ad alto rendimento realizzando rendimenti certificati medi del 5-6% al netto delle commissioni di gestione, tramite un’importante diversificazione (ad esempio il portafoglio minimo contiene circa 15-17 obbligazioni), attraverso la possibilità di individuare, analizzare, frazionare e negoziare titoli destinati ad investitori istituzionali e non accessibili ad investitori privati e un’analisi approfondita basata soprattutto sui fondamentali e sul rapporto diretto col management delle società emittenti.

Per quanto concerne l’operatività sul mercato azionario, Genève Invest è specializzata nella strategia del Value Investing che trae le sue origini da celebri economisti come Benjamin Graham e Warren Buffet. Tale metodologia consiste nell’andare ad individuare le azioni che presentano un prezzo di mercato inferiore al loro valore intrinseco. Anche in questo caso, la valutazione viene effettuata con un’analisi finanziaria e fondamentale in modo da ottenere un’idea precisa degli interlocutori e della gestione dell’azienda presso cui decidiamo di investire, non soltanto sulla base del bilancio e del posizionamento strategico. Acquistiamo titoli di società caratterizzate da un modello di business solido, già ben competitivo e affermato, con uno storico di bilancio consistente, tutti elementi che minimizzano il rischio di minusvalenze e hanno un solo obiettivo: tutelare e remunerare il capitale investito mettendo i nostri clienti al riparo da qualsiasi sorpresa.

Traders’: L’investimento finanziario è un processo che si scontra, molto spesso, con una cultura contemporanea nella quale si tende a dare più valore alla convenienza, rispetto alla qualità. Logica commerciale orientata in maniera preminente alla vendita dei prodotti, piuttosto che rivolta alla tutela del cliente e al rendimento dei prodotti da quest’ultimo sottoscritti. Qual è la sua opinione in merito?

D.ssa Pompilio: Genève Invest è un gestore patrimoniale indipendente, con il precipuo obiettivo di essere remunerato per la creazione di un progetto di investimento unico, redditizio, modellato ad hoc sulle esigenze del cliente, ribaltando così il meccanismo della proposta bancaria, dove la remunerazione arriva invece da chi emette il prodotto. Lavoriamo, dunque senza alcun tipo di conflitto di interesse, cercando di costruire un portafoglio che sia in linea con le specifiche esigenze del cliente. La logica sottostante in parole povere è quella del “contento il cliente, contenta Genève Invest”, in quanto migliori saranno le performance dei clienti, migliori saranno i rendimenti aziendali. Le banche con cui collaboriamo sono semplicemente banche depositarie su cui poter costruire il mandato di gestione. Il patrimonio dei nostri clienti viene, infatti, depositato presso una delle nostre banche partner in un conto corrente intestato al cliente stesso ed il contratto con Genève Invest non prevede alcun accesso al capitale ma solamente l’allocazione secondo le direttive imposte. Collaboriamo con primari istituti svizzeri, lussemburghesi e tedeschi con i quali abbiamo negoziato tariffe preferenziali per i nostri clienti; la scelta di una banca depositaria in tali paesi rappresenta un ulteriore e fondamentale elemento di protezione del capitale data la situazione economica/finanziaria attuale. Gli istituti bancari sopra citati sono privati, e di conseguenza non rilasciano prestiti o mutui a privati o aziende, fornendo un’ulteriore sicurezza ai nostri clienti.

Traders’: L’instabilità geo-politica a livello globale, la pandemia e la turbolenza dei mercati, hanno determinato uno status di incertezza senza precedenti. Le obbligazioni, che in passato hanno sempre rappresentato una componente fondamentale nei portafogli più conservativi, di fatto, nella congiuntura attuale offrono rendimenti molto scarni. Genève Invest cosa può offrire ai propri clienti, e cosa potrebbe offrire a coloro che desiderassero unirsi a voi?

D.ssa Pompilio: Sebbene l’High Yield rimanga sempre uno dei punti di forza di Genève Invest, è vero che nel contesto attuale si fa sempre più fatica a reperire obbligazioni redditizie. Per tale motivo, infatti, la maggior parte dei nostri mandati oggi prevede una componente azionaria.

Tuttavia, anche nel campo obbligazionario è bene non sottovalutare le opportunità che si presentano in una crisi. In ogni crisi economica è, infatti, inevitabile registrare un aumento del timore che le aziende di medie dimensioni falliscano. È per questo motivo che molti investitori timorosi reagiscono vendendo le obbligazioni societarie presenti nei loro portafogli. L’esperienza dimostra però che la paura è cattiva consigliera, una dinamica ancora più forte nel mercato obbligazionario. Chi vende in tempi di crisi deve accettare di praticare sconti anche relativamente alti. La liquidità delle obbligazioni è inferiore a quella delle azioni, dal momento che molti investitori detengono le obbligazioni fino alla loro scadenza naturale, senza venderle anticipatamente.

Chiunque voglia vendere in un momento in cui la liquidità è in diminuzione si trova in una brutta posizione come venditore e non solo spesso vende a un prezzo troppo basso, ma contribuisce, inoltre, ad alimentare un abbassamento ingiustificato dei prezzi di mercato, visto che ogni nuovo prezzo di negoziazione viene considerato come il prezzo dell’obbligazione in borsa. Tanto è vero che se il prezzo di un’obbligazione scende ufficialmente al di sotto di un certo livello, questo innesca ordini di vendita automatici per alcuni investitori, mentre altri sono costretti a vendere per motivi normativi.

Questo fenomeno si rivela in ogni caso favorevole per chi è a caccia di rendimenti. In un contesto di questo tipo, è possibile acquistare obbligazioni a buon mercato, sapendo che a un certo punto il mercato tornerà in equilibrio, riconoscendo i valori troppo bassi. Il rimbalzo dei prezzi segue quindi rapidamente: la società che ha emesso l’obbligazione non deve infatti necessariamente generare profitti, ma rimanere attiva e adempiere ai suoi obblighi, per rimanere stabile sul mercato.

Traders’: “La fiscalità all’estero”, un tema ormai che domina lo scenario attuale e ancor di più nel futuro che ci attende. Come si sta evolvendo questo aspetto, e come Genève Invest si configura all’interno di questa sfera?

D.ssa Pompilio: Relativamente agli adempimenti fiscali, il trattamento fa riferimento alla residenza fiscale del cliente, pertanto se residente in Italia, sarà soggetto alle stesse aliquote previste per un investimento sul territorio nazionale. La procedura prevede che insieme alla dichiarazione dei redditi vengano allegati tre moduli:

Modulo RW – Investimenti esteri: saldi medi e/o di fine periodo e relativa patrimoniale dello 0,20% del controvalore degli investimenti (con conteggio pro rata). In aggiunta, 34 euro in misura fissa se il saldo medio della liquidità è superiore a 5.000 euro;

Modulo RM – Interessi e dividendi, imponibili al 26%;

Modulo RT – eventuali plusvalenze in conto capitale, sempre imponibili al 26%.
 
L’unica differenza rispetto ad un investimento in Italia è che in Italia la banca funge da sostituto d’imposta, pertanto la dichiarazione avviene in automatico. Nel caso di un investimento estero, la banca depositaria non può fungere da sostituto d’imposta, di conseguenza, è il cliente che dovrà dichiarare l’investimento tramite compilazione degli appositi moduli. In ogni caso, saremo noi ad occuparci di tale aspetto, il cliente dovrà solamente consegnare il report fiscale che produciamo annualmente al suo commercialista/caf/fiscalista. 

L’intervista è stata condotta da Diego Scialpi