Aprile segnato da perdite diffuse: performance negative tra i principali mercati.
Nel mese di aprile 2025, i mercati hanno registrato un andamento complessivamente negativo, con perdite evidenti in tutti i comparti principali. Il mercato azionario ha subito un decremento di circa -2,8%, riflettendo un continuativo clima di avversione al rischio.
Anche il comparto obbligazionario ha mostrato segni di debolezza, con una perdita del -1,3%, risultando tuttavia il miglior risultato fra i settori analizzati. Al contrario, le mate-rie prime hanno subito una contrazione significativa, segnando un calo di ben -6,9%, il che ha amplificato le preoccupazioni riguardo alla stabilità di questo segmento.
Le performance dei portafogli diversificati sono state influenzate da queste dinamiche negative: i portafogli dinamici, fortemente esposti al mercato azionario, hanno registrato una perdita pari al -2,8%. I portafogli mode-rati hanno subito una contrazione del -1,9%, mentre quelli prudenti hanno limitato i danni a -1,0%, dimostrando una certa capacità di difesa in un contesto di fluttuazioni sfavorevoli.
Questo mese ha evidenziato la difficoltà di molti investitori nel navigare in un ambiente di mercati avversi. Panorama delle categorie azionarie: un mese impegnativo. Nell’ultimo mese, si è registrata una forte prevalenza di rendimenti negativi, con il 75% delle categorie azionarie che ha riportato performance insoddisfacenti, mentre il 25% ha conseguito risultati positivi.
Analizzando le aree geografiche, le categorie europee si sono distinte per performance, seguite da quelle asiatiche, mentre i mercati americani hanno mostrato risultati inferiori alla media. All’interno delle categorie di maggior successo, spiccano gli Azionari Usa in CHF con copertura, gli Azionari Paesi Iberici e gli Azionari America Latina Large e Mid, mentre il comparto degli Azionari Turchia ha evidenziato la performance meno favorevole.
Un dato interessante è che le categorie non mostrano differenziali significativi di posizionamento rispetto alla divisione per stile, dimensione o sviluppo, indicando una coerenza nelle performance attraverso diversi segmenti. Per quanto riguarda i settori, il panorama generale è stato prevalentemente negativo, con la maggior parte delle categorie che ha evidenziato rendimenti deludenti.
Tuttavia, il Settore Immobiliare in Europa ha ottenuto una performance relativamente positiva, con un incremento del 5%, emergendo come il miglior performer tra gli settori analizzati. In maniera opposta, il Settore Energia ha subito un calo significativo, registrando un -12% e risultando il peggiore fra i settori esaminati.
Il mercato obbligazionario: analisi dei rendimenti dell’ultimo mese Nell’ultimo mese, il mercato obbligazionario ha mostrato una predominanza di rendimenti negativi, rappresentando un contesto sfidante per gli investitori.
Tuttavia, gli indici FFI monetari hanno ottenuto risultati relativamente favorevoli, con i rendimenti del dollaro statunitense, dell’euro e del franco svizzero che si sono posizionati ai vertici della classifica. Le obbligazioni tematiche a focus sociale in euro si sono distinte per il rendimento meno soddisfacente, chiudendo a circa 0,89%.
In termini di performance media, le esposizioni in euro hanno registrato i risultati più positivi, seguite da quelle monetarie e, infine, dalle posizioni in dollari americani. Si segnala altresì che gli indici a breve termine hanno mantenuto performance robuste, evidenziando una resilienza apprezzabile nonostante la generale debolezza del mercato.
Movimentazione mensile degli ETF a leva: risultati divergenti Nell’ultimo mese, la strategia delle Commodities a leva 3 short ha regi-strato la performance migliore, con un guadagno del 17%, mentre il com-parto delle Azioni a leva 3 short ha evidenziato la peggiore performance, subendo una perdita del 25%.
Mediamente, le strategie a leva non sembra-no aver avuto un impatto determinante nella formazione della classifica, suggerendo una persistenza di stabilit´a nel panorama degli investimenti. I numeri che seguono descrivono l’ampiezza del mercato italiano del ri-sparmio gestito (tra parentesi la variazione rispetto al mese precedente).
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