Che cosa ci sta dicendo il mercato?

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La storia che fa rima.

Il mercato delle opzioni ci dice che agosto è in sovrapprezzo

Ad esaminarlo ancora meglio, tutto ciò che è dopo il 15 luglio sta osservando una curva di prezzo crescente, che include agosto e anche settembre.

Settembre è uno dei mesi peggiori dell’anno per le borse, dal punto di vista statistico. E agosto è un anno dove le manipolazioni sono più facili.

Nell’agosto del 2007 abbiamo assistito ad un eccezionale crash di borsa. Eravamo all’inizio, ai primi sintomi della crisi dei subprime.

Il minimo che fece l’S&P500 doppiava un minimo importante precedente, che sarebbe stato sfondato nei primi giorni di un gennaio 2008, poi rivelatosi terribile.

In mezzo, fra i primi sintomi e il crash vero, c’è stato un massimo storico. A Ottobre di quell’anno, le borse riuscivano a fare un massimo, l’S&P500 toccò l’allora mitico top a 1586.90 .

Alle volte, una accelerazione rialzista prelude alla preparazione di un ribasso più forte.

Nel settembre del 2021, il mercato ebbe quattro settimane di sostanziale ribasso. Seguito da una pronta ripartenza e da incertezza a novembre, dove l’irregolarità dei mercati divenne molto più evidente.

Ai primi di gennaio del 2022, il massimo storico a 4808. Poi un gennaio ribassista con un minimo importante, perforato in volatilità, ma non nelle chiusure settimanali, a febbraio, con la guerra in Ucraina, e successivamente a marzo.

Insomma, come nel 2008, minimo a gennaio e doppio minimo a marzo, dopo qualche sintomo nell’anno precedente a ridosso della stagione estiva e a metà autunno.

Dopo avere tentato una ripartenza, dove abbiamo visto superare quota 4600, mentre tutti gridavano al buy the dip, il mercato tornava giù e il 24 aprile era di nuovo sui minimi di gennaio e marzo. 

Un po’ come nella primavera del 2008, quando sembrava che tutto fosse ripartito all’insù, per poi ripiombare, violentemente, all’ingiù.

L’unica differenza, finora, è la velocità: oggi tutto è più rapido.

Così, nel 2022, nuovo minimo a maggio e nuovo minimo a giugno. E ora una pausa, per andare a ritrovare l’area 4000.

Ormai tutti parlano con disinvoltura di 3500, 3400, 3200, 3000 ….

Il fatto è: le cause sono diverse, ma tutto assomiglia sempre di più e maledettamente al 2008 … e il 50% del minimo del 2009 con il massimo del 2022 è circa 2850 …

Non so, stiamo attenti e comprendiamo che alle volte, in certi periodi, stare a guardare può essere perfino meglio.

 

 

 

 

 

 

Maurizio Monti – editore di Traders’ Magazine Italia

 

P.S.: e se ci mettessimo con una bello spread ribassista di 100 punti sull’S&P500 non appena torna a scendere? Potrebbe esserci un ottimo rapporto rischio/rendimento …

magari ne parliamo nelle prossime edizioni di Traders’ … a presto, buona lettura.

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