1929-2020 due grafici uguali?

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Faziosità o Cultura    

 

Una delle caratteristiche dei sistemi predittivi algoritmici è la capacità di confronto intelligente delle forme grafiche. Sulle similitudini, gli algoritmi calcolano i differenziali di velocità, i diversi livelli raggiunti, comparando tutti gli elementi caratteristici di un movimento.

Se hai seguito i nostri contenuti nelle ultime settimane, non avrai avuto difficoltà a capire che secondo le nostre previsioni il ribasso non è finito. Dal momento dell’inizio del primo movimento ribassista, i nostri algoritmi hanno individuato che non ci trovavamo in un nuovo 2008.

Purtroppo le similitudini fondamentali di carattere economico, la velocità, e la forma grafica fa assomigliare il movimento in corso sulle borse al 1929, con qualche elemento di similitudine con il 1987 quanto a rapidità.

In alcune trasmissioni TV via web a cui sono stato invitato, e in alcuni nostri webinar, ho illustrato la somiglianza grafica del 2020 con il 1929. L’immagine che vedi sopra ne dà la rappresentazione sintetica.

Trovi in nero il 2020 e in verde il 1929.

Al 2020 manca l’ultima gamba, che affonda verso sud e completa, per il momento, il movimento ribassista.

Dico per il momento, perché poi non sarà ancora finita, ma questo è un altro discorso e lo faremo più avanti.

Chi può dire che andrà così? Ovviamente nessuno, tanto meno io o chiunque altro.  Aggiungo però, al gelo che crea quella immagine, che altre considerazioni a carattere statistico-algoritmico stimano al 73% le probabilità che questo accada.

All’attuale tentativo di recupero seguirà un ribasso, qualche cosa di simile ad un ri-test dei minimi. Il mercato riprenderà debolmente ancora e ci farà ben sperare. E magari la speranza, che è l’ultima a morire, ci darà forza per essere ottimisti che il mercato possa riprendere.

Quel 73% di macigno di probabilità può invece portarlo giù dopo quell’ultimo tentativo di rialzare la testa. 2040 sull’S&P500 può diventare realtà. Anche 1700 se non basterà, ma, per ora, forse no.

E se sbagliamo tutto? Magari, va bene così, volentieri pubblicheremo in prima pagina su Traders’ Magazine: ci siamo sbagliati, evviva!

Giovedì 9 aprile scorso, in un imperdibile Traders’ webinar, insieme con Daniele Lavecchia, abbiamo parlato dei mercati azionari, della strategia corretta di approccio in questo momento storico e dei settori giusti da guardare. E abbiamo dato un’occhiata al forex, con il dollaro canadese che è da tenere sotto osservazione. Un’ora di grande Cultura finanziaria da condividere. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

P.S: Lei è un fazioso. E così, nell’esprimere l’opinione di cui sopra sui mercati, e dove osavo anche prevedere quello che avveniva dopo (ora te lo risparmio), un ascoltatore di un webinar mi ha detto che ero fazioso (di quale fazione non era chiaro, ma non importa).
Fai attenzione allo stress di questi giorni. Fa perdere la lucidità. Conoscere, capire, studiare non è mai di parte.

È il grande immenso fantastico inesauribile appassionante mondo della Cultura finanziaria, quella che ci salva, quella che ci mantiene lucidi, quella che ci permette di osservare e di non sentirci coinvolti fino ai capelli. Quando anneghiamo è il nostro respiratore e salvagente che ci riporta a galla.

Quella che ci permette di sopportare i drawdown guardandoli con l’occhio della statistica e della scienza. E quella che ci consente con serenità di guardare agli scenari possibili. Con il solo intento di esserne preparati, senza alcuna vanagloria di prevedere il futuro, seguendo le probabilità a favore che scienza e statistica ci insegnano a calcolare. Clicca per condividere con noi un’ora di Cultura finanziaria, iscriviti e vedi la registrazione.

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia