Il lavoro dei sogni o una semplice illusione?
La nostra storia di copertina tratta di quello che i trader devono fare per “sopravvivere” sul mercato azionario ed avere successo. Nello specifico, diamo un’occhiata all’esigente trading a breve termine dei future e vi mostriamo che aspetto può avere uno stile di trading pratico.
Già da qualche tempo, la scena tedesca del day trading si trova ad affrontare alcuni termini tecnici che fino a due o tre anni fa erano completamente sconosciuti alla maggior parte della gente. I numerosi tutorial di trading che si possono trovare su YouTube con termini come Footprint, Profilo Volume e Analisi Volume, mostrano quanto sia attuale questo argomento. Ma si tratta di semplici chiacchiere o questi termini possono davvero rivelarsi degli strumenti di trading utili?
Se si dà un’occhiata più da vicino al trading dei future statunitensi, gli strumenti sono in uso da oltre 15 anni. Ad esempio, provider di Footprint e Profilo Volume come MarketDelta, SierraChart, JigsawTrading, CQG, Volfix, ATAS o TradingTechnologies (TT) sono in attività già da parecchi anni. Tuttavia, questi strumenti sono diventati popolari solo da poco tempo all’interno della scena del day trading europeo. Il semplice fatto che vi sia una moltitudine di software provider di trading mostra che la discussione sugli strumenti di trading come Footprint e Profilo Volume è più di una semplice chiacchiera. Ma chiunque voglia fare trading di future a livello professionale deve essere consapevole che potrà nuotare nel mercato dei future solo come trader privato, a prescindere del software di trading, della scelta del broker e della dimensione del conto di trading. Questo conferma l’affermazione che tutti quanti sono uguali davanti al mercato. Il mercato non fa distinzione tra investitori grandi e piccoli. Ma prima di catturare l’onda come trader privato, ci vuole molto tempo, conoscenza ed esperienza. Prima di iniziare, è meglio fare luce su alcune questioni di base.
Una questione di disciplina
La domanda principale e fondamentale che dovete porvi onestamente se intendete stabilirvi come day trader è: quanto sono davvero disciplinato? Questa domanda è molto importante perché la maggior parte dei trader a questo punto fallisce. Perché? Perché la maggior parte dei trader privati agisce in maniera discrezionale, ma questo stile richiede sempre disciplina e pazienza. Anche se siete bravi come trader e fate dei trade da 10 e lode, il mercato vi metterà sempre alla prova prima o poi per vedere se avete fatto bene i compiti. E se non è questo il caso, presto o tardi semplicemente verrete cancellati.
Un classico: le posizioni intraday diventano posizioni overnight, le posizioni overnight diventano posizioni settimanali, e le posizioni settimanali diventano posizioni mensili e così via. Il day trading si trasforma in sitting! Magari le posizioni più piccole vengono ridotte e, se va male, squilla il telefono e il broker dall’altro capo urla “Margin Call!” Non solo i conti piccoli, ma anche quelli grandi vengono minacciati dalle margin call. Il miglior esempio è stato quello di Jerome Kerviel, che faceva leverage sui future DAX da gennaio 2008 e innescò una margin call da Eurex a Société Générale. Société Générale dovette liquidare immediatamente l’intero pacchetto. Il volume aggiuntivo portò quindi a una netta correzione di prezzo nel DAX.
Il day trading dei future è la cosa giusta per me?
Dopo la domanda sulla disciplina, ci sono altri punti importanti di cui bisogna essere al corrente prima di iniziare con il day trading sui future. Alcuni sono:
- Posso permettermi di fare future trading?
- Quanto capitale di trading ho? (tenete presente che dovete poter sopravvivere a possibili fasi di perdita per mesi, sia mentalmente che economicamente)
- Ho l’attitudine psicologica (controllo dell’ego) e un ambiente stabile giusto?
- Quanto tempo voglio investire nel day trading dei future? (part-time/full time)
- Ho la conoscenza economica e finanziaria necessaria?
- Possiedo l’attrezzatura adeguata?
- Come gestisco generalmente le perdite?
- Qual è il mio obiettivo personale?
- Porto con me una certa passione?
- La mia gestione del rischio e del capitale è appropriata per il rispettivo mercato dei future?
Queste sono domande che chiunque deve porsi. Perché, come per ogni altra cosa, non esiste una via giusta verso il successo. Ma c’è una regola nel day trading che si applica a tutti, ed è la seguente: non importa quanto guadagni, ma è fondamentale quanto non perdi. Quando si investe in borsa, la bottom line è sempre quella di assicurare il proprio investimento sul lungo termine. Il day trading è un lavoro a tempo pieno e non bisogna affrontarlo come se fosse un lavoretto. Nessuno è mai stato ingaggiato come pilota o avvocato solo perché aveva guardato una centinaia di video di partenze e atterraggi su YouTube o “Boston Legal” su Netflix. La stessa cosa si applica anche al lavoro di day trader. Spesso ci vogliono anni prima di diventare un trader in grado di generare guadagni. E come per ogni professione, anche il day trading richiede un’educazione solida. Perciò, gli operatori di borsa offrono ai trader interessati dei corsi di formazione completi.
Svantaggi del day trading dei future
Uno svantaggio del trading dei future è che, a causa di fattori esterni come eventi estremi inaspettati (“cigni neri”), gli operatori di borsa come Eurex o CME possono raddoppiare o triplicare i tassi di margine nel giro di pochi minuti. Un conto dalla dimensione sana è perciò essenziale. L’esempio seguente mostra cosa significa tutto questo in termini concreti. Se volete tradare un contratto del DAX Future (FDAX) a € 25 per punto, il cui valore di contratto è di € 325.000 a un livello di 13.000 punti, è richiesto un margine di circa € 15.000 (a seconda del broker) per il trading intraday. Questa somma, moltiplicata per un fattore di tre, dà come risultato un margine intraday di circa € 45.000. Quindi, per essere preparati ad ogni evenienza che non si può mai escludere, ogni future trader deve avere la consapevolezza che non è il margine ma il valore di contratto quello che viene riflesso nella dimensione reale della posizione. Un altro svantaggio è che i day trader a volte devono attendere ore per un possibile segnale di trading, giorno dopo giorno. Perciò, il 90% del tempo lavorativo viene passato ad aspettare che accada qualcosa, che è più o meno la stessa cosa che faceva il capitano Achab a caccia della balena bianca. Gli onnipresenti tweet del presidente statunitense Donald Trump, che conducono ad un aumento di volatilità sui mercati dei future, sono un’altra cosa di cui non bisogna dimenticarsi. La gestione del proprio rischio e del proprio capitale dovrebbe quindi adattarsi anche a questo tipo di influenze. Ultimo ma non ultimo, in qualità di trader privati di solito voi fate trading da soli a casa. Questo significa l’assenza di un ufficio e naturalmente dei colleghi che vedete tutti i giorni. Vi deve piacere, altrimenti correte il rischio di sentirvi soli, se fate day trading a tempo pieno. È perciò sempre consigliabile fare trading in due o tre, anche per poter trarre profitto da uno scambio reciproco di informazioni e di motivazione.
Vantaggi del day trading dei future
Ma il future day trading presenta anche dei buoni vantaggi. Ad esempio, la quantità di capitale coinvolto è significativamente inferiore rispetto alle azioni, dato che si fa trading sul margine. Perciò, bisogna depositare solo un margine relativamente piccolo per poter spostare grosse somme di denaro tramite il leverage. Inoltre, i day trader hanno il vantaggio che, ad eccezione degli orari di apertura, possono organizzare liberamente le proprie ore lavorative. Il lavoro di per sé può anche essere strutturato in maniera completamente indipendente dalla location, dato che i dati fondamentali così come i dati provenienti dall’analisi tecnica sono disponibili quotidianamente in tempo reale in tutto il mondo e sono identici ovunque. Una linea Internet rapida e stabile è, per così dire, tutto quello che serve a un day trader. Un altro grosso vantaggio del trading dei future è che si verifica all’interno di mercati completamente elettronici, ossia senza alcun intervento manuale. Perciò, il trading dei future offre una trasparenza molto alta. I mercati delle derivate sui quali si fa trading di future sono centralizzati; ad esempio, FDAX su Eurex o E-mini S&P sulla CME di Chicago. Questo mostra il vantaggio che c’è solo un punto di insediamento centrale, la cosiddetta clearing house. Inoltre il trading dei future è molto economico. Ultimo ma non ultimo, alti volumi di trading e spread stretti garantiscono al trader di poter sempre aprire e chiudere le posizioni durante le normali ore di apertura della borsa.
L’immenso volume dei future
Dopo aver dato un’occhiata ai vantaggi e agli svantaggi del future trading, adesso desideriamo spostarci all’analisi di volume. In aggiunta alla classica tecnica grafica, che fornisce informazioni su prezzo di apertura, prezzo di chiusura, volume quotidiano e tipo di candele (bullish o bearish), ogni future trader deve considerare l’argomento dell’analisi di volume. Iniziamo con un esempio utilizzando la E-mini S&P Future: il fatturato quotidiano medio in questo caso è di circa 1,4 milioni di contratti. Abbiamo un valore di mercato di circa $ 220 miliardi, che viene “spazzato via” dal sistema informatico in ogni giornata di trading. Nella FDAX, il calcolo è simile: qui, il fatturato quotidiano è di circa 100.000 contratti, corrispondente ad un valore di mercato di circa € 33 miliardi. Incidentalmente, oltre l’85% del volume quotidiano sui mercati dei future viene gestito in maniera completamente automatica dai sistemi di trading. In questo modo “l’avversario” nel segmento intraday è la macchina. È perciò essenziale una certa comprensione del modo di funzionamento dei sistemi di trading e dei criteri secondo i quali gli stessi vengono programmati. Delle informazioni sul volume tradato forniscono al day trader un netto vantaggio nel trading sul breve termine, poiché rivelano dove e come si posizionano i maggiori investitori, se sono long o short, e a quale livello di prezzo acquistano o vendono.
Il profilo di volume
Il capostipite dell’analisi volume è Peter Steidlmayer. Faceva trading sulla soia sulla CBOT negli anni ‘80, e cercava un modo per avere una visuale più approfondita sui mercati di quanto non si potesse fare con i normali grafici. A questo scopo, sviluppò il profilo di mercato e scrisse con la CBOT nel 1995 il libro dal titolo “Steidlmayer on Markets – Trading with Market Profile”. Questo libro viene consigliato a chiunque voglia dare un’occhiata più approfondita a questo argomento. L’idea di Steidlmayer venne ulteriormente analizzata e sviluppata dall’azienda MarketDelta nel 2002. Nacque così il Profilo Volume. Descrive a quale prezzo viene tradato quale volume e mostra di conseguenza quali impronte hanno generato molta attività di trading e quali poca. Questo fornisce al trader una buona sensazione riguardo a dove sono stati trattenuti i prezzi durante la giornata di trading e quali livelli di prezzo si possono considerare “onesti”. Una zona dal volume basso e non è importante rispetto una zona con alta attività di trading. Perciò, i livelli di prezzo dove è stato tradato molto volume sono generalmente più idonei come zone di supporto e resistenza. Il punto con l’attività di trading più grande, ossia il volume maggiore, viene chiamato fair price o punto di controllo (POC). Giace all’interno di un’area di valore espansa (VA), che di solito comprende il 70% del volume tradato. Il “Value Area High” (VAH) denota il livello di prezzo più alto e il “Value Area Low” (VAL) il livello di prezzo più basso all’interno di questa zona. Tutti i prezzi al di sopra del VAH mostrano una zona di prezzo overvalued e viceversa. Il prezzo ha sempre interesse a rimanere all’interno dell’area di valore, per così dire. Durante una giornata di trading, le dimensioni di VA, VAH, VAL e POC cambiano con il tempo e il volume di trading.
Idee di trading sul profilo volume
A questo punto, ci piacerebbe mostrarvi un esempio di un possibile approccio discrezionale al trading. Nella borsa statunitense (dalle 13:30 alle 15:30 ora centrale europea), il future S&P spesso esce dall’area di valore a causa della pubblicazione dei dati aziendali ed economici. Se il breakout si verifica al di sopra del Value Area High, l’S&P è short verso il punto di controllo precedente per un breve periodo di tempo. Al contrario, questa idea di trading viene applicata anche nel caso di un breakout in fondo se l’S&P Future cade al di sotto del suo Value Area Low. Questo breakout viene utilizzato per tradare l’S&P Future long verso il punto di controllo sul breve termine. Con la pratica, questo approccio di trading offre un buon rapporto rischio/ricompensa.
Il grafico Footprint
Un grafico Footprint è una combinazione di grafico a candele classico e lista di orari e vendite. Viene usato per avere una rappresentazione visiva degli ordini di mercato in tempo reale sul lato bid e ask. Un grafico Footprint può essere utilizzato per trovare le tracce dei trader più grossi. Questo dà il vantaggio che si può scoprire a quale prezzo e con quale volume i partecipanti del mercato acquistano e vendono future. Si può vedere in che modo si sviluppa il volume verticalmente e non solo orizzontalmente. La Footprint è molto utile perché ora non bisogna guardare soltanto la lista di orari e vendite. È una rappresentazione rilassata e bellissima che spesso si spiega da sola. Inoltre, il grafico Footprint aiuta a conoscere meglio i punti di svolta nel flusso di ordini. Per di più, i vari sottotipi di Footprint differenti come BIDxASK, Delta, Profile, Imbalance e Volume danno anche l’opportunità di regolare i grafici Footprint secondo le preferenze personali e le strategie di trading.
L’idea di trading Footprint
Anche in questo caso ci piacerebbe mostrare un esempio di un possibile approccio di trading discrezionale. Il 23 ottobre 2019 c’è stato un break sull’S&P Future al di sopra del massimo giornaliero del 21 ottobre 2019, con il raggiungimento di 3014,25 punti (figura 5). Come si può vedere dal Footprint, si era formato un grosso volume nella fascia da 3006 a 3014 punti nel corso di un periodo di 16 ore. È inoltre semplice vedere che nel penultimo profondo rosso di 4 ore c’è stata una vendita aggressiva. Questo ha dato come risultato un eccesso short di circa 14.000 contratti, che possono essere facilmente filtrati dal Footprint (impostazione delta). Non ci sono abbastanza compratori nel corpo del Footprint successivo per neutralizzare questa eccedenza. Di conseguenza, il trader poteva cercare la sua entrata short nella fascia da 3009 a 3013 punti. Lo stop stretto e chiuso sul lato superiore a circa 3015 punti permetteva di ottenere un rapporto rischio/ricompensa corrispondentemente affascinante.
Conclusione
Non bisogna farsi illusioni: il day trading non è il lavoro dei sogni, ma un business duro, dove è necessario avere disciplina, pazienza, gestione del capitale rigida, formazione e continua apertura ai nuovi concetti. Chiunque voglia affrontare l’argomento del future day trading con serietà e professionalità dovrebbe, per prima cosa, lavorare con gli stessi strumenti utilizzati dai trader professionali. Perché cos’è il trading? Il trading è la compravendita di alte probabilità. Con l’aiuto della tecnica grafica e in collaborazione all’analisi di volume, il trader sviluppa un miglior feeling in termini di segnali di trading validi e non validi, per poterli in definitiva filtrare meglio. Perciò, l’analisi di volume è un parametro importante per le decisioni di un trader. Per questo motivo, tutti quanti dovrebbero prendersi il tempo necessario per acquisire familiarità con questo argomento. Solo coloro che soddisfano tali requisiti e portano anche con sé una certa passione avranno la possibilità di avere successo sul lungo termine nei mercati dei future.
Martin German
Martin German è stato “infettato” dal virus del mercato azionario nel 1999 grazie al new market. È un future trader presso Eurex e CBOT da 15 anni e membro di VTAD da 10 anni. tradingstueber@gmx.com