Chiude il trading floor di Chicago

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Il nemico invisibile

Sai quando lavori fino a tardi, hai dati, tabelle, grafici, schermi intorno a te.

Hai le statistiche, i dati della giornata. E che giornata, con il Dow Jones poco meno del 6% e l’S&P500 poco meno del 5%. E il Dow Jones è tecnicamente entrato in bear market, superando la soglia del 20% di ribasso dai massimi.

In quel guazzabuglio di numeri, con la Boeing che ha perso il 18%, e la Norwegian Cruises il 27%, numeri cui ci stiamo già addomesticando, arriva sullo schermo un flash …

Il trading floor di Chicago chiude. Per precauzione.

Il trading floor che sopravvive per tradizione a Chicago non è qualche cosa di americano. È una istituzione mondiale.

È il simbolo della borsa, della negoziazione, della tradizione, del comprare e vendere, della somma zero della finanza.

Il Coronavirus approda negli Stati Uniti. La potenza divina di Trump, come non ha fermato la caduta delle borse (ricordi? Lo dicevamo che c’erano presidenti anche nel 1929 e nel 1987, piuttosto che nel 2000 e nel 2008), non ha fermato il Coronavirus.

In tale contesto, il trading floor di Chicago chiude. È un simbolo. Il Coronavirus, un essere invisibile, piccolo tanto da non poterlo descrivere, piega una tradizione. Piega e costringe ad arretrare una Cultura.

Certo, i rischi del Coronavirus sono ben più importanti della chiusura del trading floor di Chicago. Ma l’impatto emozionale è tanto. Si interrompe un pezzo di storia. Quando la campanella del floor tornerà a suonare, allora significa che avremo vinto una battaglia.

Teniamolo a mente.

Il 12 marzo scorso, su Traders’ Webinar abbiamo tenuto viva, anzitutto, una tradizione. La nostra Cultura di trading. La nostra Cultura per investire con saggezza. La nostra Cultura per metodi e sistemi di trading che possano affrontare tutte le fasi di mercato, quelle al rialzo piuttosto che al ribasso, quelle con la volatilità piatta invece che alle stelle.

Siamo stati con Francesco Lamanna, con il suo metodo Vedaforex e il nostro percorso Happy Winner. E non puoi mancare, il trading floor di Chicago chiude, Traders’ Magazine è sempre aperto. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: L’impatto emozionale per me è tanto. Ho i capelli bianchi, e gli Stati Uniti sono stati per me sempre un modello di riferimento per la finanza. Un mondo che mi ha insegnato tanto. Oggi ho un obiettivo in più nella mia vita. Aiutare a diffondere benessere in un mondo che sta andando alla rovescia: perché io voglio vedere il trading floor di Chicago che riapre. Al più presto. La Cultura ci aiuterà a essere vincenti sui mercati. Anche questo ci aiuta a stare meglio e a combattere contro il nemico invisibile. Clicca per iscriverti e vedere la registrazione.

 

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia