Le borse in progressivo affondo

Great Channel

Nella settimana passata, le borse americane hanno virato al ribasso, trascinando con sé quasi tutte le borse europee.

In data 3 gennaio e 10 gennaio avevamo pubblicato la nostra previsione di un livello target di 3854 per l’S&P500 future, nella date del 14-17 gennaio più o meno quattro giorni, con inversione possibile temporanea del trend rialzista.

Il 21 gennaio, il future toccava 3859.75 e iniziava una tendenza di sostanziale lateralità.

Il 26 gennaio, a inizio della scorsa settimana, dopo qualche prova tecnica di ribasso, tale massimo veniva superato di qualche punto a 3862.25, dando poi origine, nel giorno successivo ad una sessione di significativo ribasso di circa 150 punti.

Il minimo veniva toccato a 3706..50. Il giorno 28 gennaio abbiamo assistito ad un tentativo di forte recupero del mercato nelle prime due ore di contrattazione, seguito poi da numerose prese di profitto che hanno compresso il prezzo di chiusura a 3779.

Nella giornata di venerdì 29 gennaio, il ribasso ha continuato la sua corsa, confermando i livelli di due giorni prima in chiusura, ma affondando fino a 3685.50.

Abbiamo dato indicazioni da alcune settimane di seguire l’andamento di una trend-line che ha dimostrato in passato di essere molto importante in punti critici del mercato: la linea congiunge il minimo del marzo 2009 con il massimo di febbraio 2020, prima della discesa del Covid.

Nella prima settimana di febbraio tale linea ci indica un prezzo di 3636.

Il livello ci è confermato con l’approssimazione di due punti dal nostro algoritmo che prevede con calcolo matematico il livello di supporto 3650 più o meno 12 punti.
Tale livello comprende sia un debole supporto collocato a 3672-3675 punti e quello molto più forte nella parte inferiore del range di previsione a 3638-3636.

Il superamento di tale zona, darebbe origine ad una discesa ulteriore andando a cercare 3546, supporto statico piuttosto importante, che coincide con il 50% del range formatosi dal minimo del 30 ottobre 2020 al massimo della settimana scorsa.

La maggiore probabilità che noi vediamo è di una almeno temporanea reazione rialzista del mercato, possibilmente dopo avere toccato l’area del primo supporto, diciamo 3650 nella sua parte centrale.

La reazione dovrebbe durare da uno a 4 giorni e far tentare una ripartenza all’S&P500.

Se dovesse ripartire in direzione di nuovi massimi verrebbe negato lo scenario ulteriormente ribassista.

Riteniamo peraltro più probabile uno scenario di ulteriore ribasso dopo tale tentativo di ripartenza, per andare prima a ritestare il primo supporto, nella sua area inferiore a 3636 e poi una possibile rottura del medesimo per andare in direzione del secondo supporto a 3546.

In via ipotetica, i giorni 1 e 2 febbraio potrebbero vedere il test del primo supporto, per una ripartenza che potrebbe durare dal mercoledì 3 febbraio da 1 a 4 giorni. Entro l’ 8-9 febbraio vediamo probabile una ulteriore svolta ribassista, con raggiungimento dei target descritti sopra.

Tale ultimo scenario è una ipotesi che potrebbe essere smentita già nella giornata di oggi se la sequenza dovesse rivelarsi diversa da quella prevista.

Come sempre, la raccomandazione è di prendere queste indicazioni come una mappa di riferimento basata su probabilità e che quindi può essere smentita in qualunque momento. Non fare trading sulle previsioni, ma su metodi consolidati e statisticamente provati.

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