Anno 2022: il trading in opzioni vince ancora

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Prezzo del petrolio? In ascesa, ma non per tutto l’anno.

L’aumento di prezzo del petrolio appare al momento inarrestabile, insieme con tutto il comparto dell’energia fossile. Nel contempo viviamo sulle nostre bollette luce e gas l’immediata conseguenza della crisi energetica in atto.

Tale fenomeno può rendere più difficile comprendere che cosa stia accadendo nel settore petrolifero. Vediamo alcune notizie che possono illuminarci.

Vale la pena di esaminare, anzitutto, il settore Oil Exploration & Production (E&P): ovvero coloro che il petrolio lo cercano e lo producono.

Dal 2015 fino a giugno del 2021 (e l’Istituto al momento non ha trovato dati più aggiornati, perché il secondo semestre del 2021 non è ancora stato pubblicato), 264 compagnie hanno dichiarato bancarotta, lasciando sul tavolo debiti per 177 miliardi di dollari.

Nello stesso periodo altre 270 compagnie operanti nella distribuzione sono fallite, accumulando altri 117 miliardi di dollari di debiti.

I prezzi del petrolio stanno crescendo perché troppe aziende escono dal mercato e la domanda sta aumentando e cresce la sua pressione sull’offerta.

Nel giugno scorso, BP, una delle più grandi compagnie petrolifere mondiali, ha svalutato le sue riserve di 17,5 miliardi di dollari.

Exxon ha annunciato qualcosa di simile ai suoi azionisti, in dipendenza di quanto velocemente il settore auto si convertirà all’elettrico.

L’investimento in azioni del comparto petrolifero sembra essere ancora un buon affare nel breve termine, alla data di oggi. È probabile che i prezzi del petrolio continueranno a salire e a toccare un picco importante durante il primo semestre del 2022.

Nondimeno tutti i future del petrolio con scadenze da aprile-maggio in poi presentano un andamento decrescente dei prezzi, e il future di dicembre 2022 ha un prezzo di circa 9 dollari in meno del prezzo attuale.

Così, viene da pensare che il secondo semestre del 2022 non confermerà la tendenza in crescita del prezzo del petrolio.

E nel panorama generale di graduale disinvestimento globale dal comparto petrolifero, potremmo essere all’inizio di una discesa graduale che potrebbe accompagnarci per tutto l’anno successivo o anche per più lungo tempo: anche se una previsione di così lungo termine è un azzardo.

Tutto questo, valutando soltanto dai numeri, ed escludendo l’ipotesi di eventi geopolitici importanti: che, se dovessero esserci, farebbero sicuramente sentire il loro impatto sul prezzo del petrolio e dell’energia in genere.

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Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa