“Abbiamo costruito uno strumento o una creatura?”

Quando il panico monta la panna.

Il titolo di questo articolo è la frase agghiacciante che è stata pronunciata da Sam Altmann, CEO di OpenAI, il giorno prima di essere licenziato.

Per poi essere precipitosamente reintegrato nello stretto giro di un weekend o poco più.

Il dubbio che OpenAI avesse costruito uno strumento o una creatura, riferendosi a ChatGPT, ha fomentato un grande timore nel consiglio di amministrazione della società. 

Quella frase di Altmann è stata la goccia che ha fatto traboccare una paura già debordante, tanto da indurre il suo licenziamento. 

Nei giorni precedenti, alcuni ricercatori di OpenAI scrissero una lettera al Consiglio di Amministrazione della società.

Una svolta significativa, diceva la lettera, era in corso: con il nome di Q* (Q-Star), veniva citato nella lettera un nuovo modello di intelligenza artificiale, superiore a ChatGPT, capace di “superare gli esseri umani nei compiti economicamente più importanti”.

Di lì, dalle segnalazioni dei ricercatori, alle dichiarazioni ritenute troppo spregiudicate di Altmann, alla paura di una commercializzazione troppo affrettata di un modello avanzato di intelligenza artificiale potenzialmente pericoloso per l’umanità, il Consiglio di Amministrazione, in una classica crisi di panico da parrucconi benpensanti, decideva il licenziamento immediato di Altmann.

Ritenendo così di riscuotere il merito di avere salvato l’umanità. 

Ovviamente, passato il weekend, l’equivoco, sembra, si è chiarito. L’umanità non avrebbe (ancora, almeno) corso pericoli a causa di OpenAI.

Che cosa è Q* ?

Lo stesso Altmann, in un discorso tenuto all’assemblea di San Francisco, per la cooperazione Asia-Pacifico (lo stesso dove Biden e Xi Jin-Ping si sono incontrati) sottolineava l’importanza della svolta di Q*:

“Quattro volte nella storia di OpenAI – l’ultima volta è stata proprio nelle ultime due settimane – sono riuscito a essere vicino all’obiettivo, quando in un certo senso spingiamo indietro il velo dell’ignoranza e la frontiera della scoperta in avanti”.

All’interno di OpenAI, è emerso un conflitto, che affonda le sue radici in una battaglia ideologica tra coloro che spingono per un rapido progresso dell’IA e coloro che sostengono un approccio allo sviluppo più lento e responsabile.

La differenza sostanziale fra l’attuale versione di ChatGPT e Q-Star è nella capacità di risolvere problemi.

Oggi, quando poni a ChatGPT la risoluzione di un problema, il software analizza parola per parola la richiesta, fa le sue ricerche sull’enorme database che ha a disposizione, e cerca di emulare quello che farebbe un essere umano nel rispondere. Può sbagliare o far giusto, ma di sicuro il software non ha alcuna competenza. 

Q-Star sarebbe in grado, al momento attuale, di risolvere problemi matematici che non sono mai esistiti prima, a livello di uno studente di scuola elementare. Ovviamente, la ricerca aumenterà o potrebbe aumentare tali capacità. 

Questo è ciò che ha terrorizzato il Consiglio di Amministrazione di OpenAI.

Quanto il licenziamento di Altmann potesse essere un rimedio efficace alle crisi di dissenteria dei Consiglieri lo lascio valutare ai lettori. Ma quando c’è panico, si decide così.

Decisioni Ad C… dichiara un famoso francesismo un po’ volgare ma efficace, un fenomeno che in finanza conosciamo molto bene. 

Altmann è tornato al suo posto ed è probabilmente l’uomo al mondo che ha le maggiori conoscenze per capire quanto l’Intelligenza Artificiale possa essere utile o diventare pericolosa. E, forse, è qualcuno a cui dobbiamo dare ascolto, più che segargli le gambe.

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