Il grande cineasta porta al Lido un film sul valore e sul senso della vita, sia propria che altrui, con l’inseparabile e bravissimo Servillo. Grazie a un film profondo e raffinato su un tema universale, arriva per entrambi la vittoria, l’uno con il Premio Pasinetti al miglior film italiano e l’altro con l’ambita e meritata Coppa Volpi, il riconoscimento al miglior attore. Voto: 9
Il film ha aperto il Festival di Venezia 2025, naturalmente come film in concorso all’ 82° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica diretta da Alberto Barbera (27 agosto – 6 settembre 2025). Ne’ La Grazia di Paolo Sorrentino, al fianco di Toni Servillo, c’è Anna Ferzetti, la figlia di Gabriele Ferzetti, un noto attore del passato, ma, soprattutto, la moglie di Pierfrancesco Favino; l’attrice interpreta la figlia del protagonista. Particolare come sia ora lanciata nell’Olimpo degli dei del cinema.
Trama
F1) Toni Servillo in primo piano
Nella figura F1 il protagonista del film La Grazia in una scena in primo piano.
Fonte/Credits: LA_GRAZIA-Actor_Toni_Servillo_Credits_Andrea_PIrrello_Press material, Biennale 2025
Il futuro ex Presidente della Repubblica Mariano De Santis, chiamato da tutti “cemento armato”, è anche un uomo a fine mandato che si apre agli affetti, soprattutto, famigliari, dopo averli tenuti un po’ a distanza nel tempo del suo massimo potere e riconoscimento, scoprendo e temendo la solitudine della vecchiaia.
Se il suo grande amore fu la moglie ormai morta, la sua passione maggiore è ancora il diritto penale. Il suo modus operandi è più secondo legge che per spinta emozionale: giurista nell’anima, irremovibile nel suo estremo rigore, Mariano si affaccia così al vivere secondo cuore, guardando al valore intrinseco della vita, sua e altrui.
Uomo di estrazione cattolica, Mariano ha un dubbio tremendo che riguarda la fragilità umana e un relativo dilemma morale: firmare la proposta di legge a favore dell’eutanasia contro il volere del Papa, il quale è nero e gira in scooter, e concedere la grazia, o meno, a due assassini; questi ultimi avrebbero agito rispettivamente per difesa e per amore.
La scelta nell’uno e nell’altro caso dell’ancora Presidente della Repubblica sorprenderà in primis la figlia, che conoscerà così un altro papà, una versione dello stesso ben diversa.
Mariano, per la prima volta, compirà un atto di coraggio mettendoci la faccia, un atto autonomo che lo avvicinerà come mai prima ai suoi veri affetti.
Il regista
F2) Paolo Sorrentino
Nella figura F2 il regista del film La Grazia, Premio Pasinetti al miglior film italiano.
Fonte/Credits: RED_CARPET_LA_GRAZIA_Director_Paolo_Sorrentino_Credits_Jacopo_Salvi_La_Biennale_di_Venezia-Foto_ASAC_Press material, Biennale 2025
Il cineasta ha definito La Grazia: “un film d’amore”. Si parla in esso di ” dubbio, gelosia, tenerezza, commozione, comprensione delle cose della vita, responsabilità”, emozioni e sensazioni legate al grande sentimento, quello dell’amore appunto. Spiega: “La Grazia è un film sul dubbio, su un dilemma morale”.
Sorrentino, da ragazzo, rimase fortemente colpito dal Decalogo di Kieślowski e dalla capacità di trattare i temi di natura morale. Al centro del suo film, il regista pone un’etica tutt’altro che evanescente, come spesso si presenta nella vita, e Mariano De Santis ne è il portavoce e l’emblema, con la sua inamovibile serietà.
(tratto da contenuto press material Venezia 82)
Recensione
F3) Toni Servillo in una scena del film di Sorrentino
Nella figura F3 un momento del film La Grazia. Fonte/Credits: LA_GRAZIA_Toni_Servillo_and_Anna_Ferzetti_Credits_Andrea_Pirrello_Press material, Biennale 2025
La qualità si spreca fra regia, cast e dialoghi; del resto, stiamo parlando di Sorrentino e del suo ultimo lavoro, che sembra un ritorno alla sua vecchia maniera, molto apprezzabile.
Una piccola eccezione la fa la Ferzetti, che, seppur abbastanza brava e perfettamente diretta, non si livella al grande Toni Servillo (Mariano De Santis) né ad altri attori nel film, come Milva Marigliano (Coco Valori).
Chiaramente, tornando ai temi forti del film, quello della solitudine e della resa dei conti finale, nella carriera come nella vita di una persona, per quanto di successo, è ben radicato nella trama. Una solitudine, non solo rispetto agli altri, ma, in particolare, con se stessi: da qui la crisi, compassata ma profonda, del protagonista.
La Grazia è, come già sottolineato, un film sul dubbio, con un’unica certezza per Mariano: l’amore sempiterno per la moglie scomparsa.
Conclusione
F4) Sorrentino con i protagonisti del film
Nella figura F4 il regista ed gli attori del film La Grazia.
Fonte/Credits: LA_GRAZIA_Toni_Servillo_and_Anna_Ferzetti_Credits_Andrea_Pirrello_Press material, Biennale 2025
Il film arriverà nelle sale italiane il prossimo anno, il 15 gennaio. Voto: 9, da vedere.

Alessandra Basile
Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.
Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com