4475 prossima stazione.

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4475 prossima stazione.

Nell’analisi puramente direzionale stagionale sull’S&P500, nel periodo compreso fra il 27 ottobre e l’1 dicembre negli ultimi 10 anni non si sono mai verificate chiusure in negativo.

Estendendo la ricerca a 15 anni, solo il 2011 è stato negativo. A 25 anni, solo 3 anni sono stati negativi, il 2000, il 2007 e il già citato 2011.

Risulta evidente, come analizzato negli ultimi articoli, che il 27 ottobre ha ormai una schiacciante probabilità di essere un minimo importante di periodo che non verrà violato nel breve termine: lo consideriamo quindi un minimo di conclusione di ciclo, così come considereremo l’inizio del nuovo ciclo con la data del 30 ottobre.

Se prendiamo in considerazione l’analisi algoritmico-stagionale, che prende in considerazione i punti di inversione, nei prossimi 10 giorni abbiamo una probabilità elevata di un pullback veloce, con possibile data intorno al weekend della scadenza tecnica, o, anche, in precedenza a metà settimana.

Nell’immediato, il supporto si è formato a 4394-4407. Il supporto settimanale è appena più in basso a 4375-4390, mentre la resistenza settimanale è a 4465-4471, con prossima stazione di massimo relativo a 4475.

Il livello 4475 può costituire almeno temporaneamente un muro difficile da rompere, dal quale può verificarsi il veloce pullback anzidetto.

Siamo appena alla terza settimana di inizio ciclo e se la visione è corretta vedremo ancora il mercato spingersi in alto.

Dopo il punto di inversione del 17-20 novembre, nell’analisi stagionale il periodo 20 novembre-8 dicembre è uno dei più positivi di tutto l’anno: se così fosse anche nel 2023, potrebbe essere un periodo di forte continuazione rialzista.

Se il pullback sarà a metà settimana o a cavallo del weekend sarà determinato anche da quello che accadrà al Congresso americano per evitare lo shutdown governativo e da come reagirà il mercato.

Riguardo al forte impatto di tali eventi, la stampa ha pochissimo parlato di Moody’s, l’agenzia di rating che ha abbassato l’outllook del rating degli Stati Uniti da stabile a negativo: un altro colpo alla credibilità degli Stati Uniti, con una valutazione dell’agenzia di rating che parla di “rischi negativi per la solidità fiscale degli USA in aumento”.

La previsione di Moody’s è di deficit fiscale in crescita, destinato ad indebolire la sostenibilità del debito, con una capacità azzerata di raggiungere un consenso su un piano fiscale che rallenti il declino di detta sostenibilità.

In una condizione come questa, vedere le borse salire alla velocità con cui salgono lascia sempre più perplessi. Ma così è.

In questa settimana, martedì avremo il CPI, i prezzi al consumo, e il giorno successivo il PPI, i prezzi alla produzione.

Sono due market mover importanti che possono creare movimenti rapidi e inaspettati: il pullback potrebbe avere una correlazione insieme con le due notizie, o successivamente ad esse a cavallo del weekend.

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P.S.: La trendline che scende dai massimi del 27 luglio e del 15 settembre, incrocia a 4470 alla data del 14-15 novembre.

A 4475, va osservato se il muro di opzioni call, presumibilmente vendute, che si già formato si consoliderà oppure no nelle giornate di oggi 13 novembre o di domani 14 novembre. Questo può costituire una conferma della validità della resistenza a detto livello. 

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Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa