Vinci la forza di gravità del mercato

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Il successo è superare i limiti

Sulla superficie della Luna c’è un piccolo pezzo di legno.
 
Fu portato dall’equipaggio dell’Apollo 11.
 
In due stati americani, la Carolina del Nord e l’Ohio sanno bene di che cosa si tratti. Fino al punto che nelle targhe automobilistiche sembra essere come scolpito per sempre un ricordo incancellabile, legato a quel pezzo di legno.
 
Se vai nel North Carolina, vedrai le targhe delle automobili con una scritta rossa, in alto, dello stesso colore del nome dello stato. C’è scritto “First in flight”, il primo a volare.
 
In Ohio, invece, troverai una scritta ancora più orgogliosa: “Birthplace of Aviation”, luogo di nascita dell’aviazione.
 
Quel piccolo pezzo di legno, apparentemente insignificante, come può apparire insignificante un pezzo di legno, è stato preso dal primo aereo a motore che è riuscito ad effettuare un volo di appena 12 secondi. Ma un volo vero, il primo volo dell’uomo su un veicolo a motore.

Un pezzetto di legno che merita di essere arrivato sulla Luna, portato dai protagonisti di un altro grande sogno realizzato dell’uomo: volare fino alla Luna.
 
In Ohio, sono nati i fratelli Orville e Wilbur Wright. I due fecero i loro incredibili, frustranti, rischiosissimi esperimenti di volo in North Carolina: così i due stati onorano ancora i loro straordinari risultati.
 
La loro storia ha dell’incredibile.
 
Perché se è vero che Edison fece 10.000 tentativi prima di far accendere la lampadina, è anche vero che aveva i piedi ben piantati per terra. I fratelli Wright fecero centinaia di tentativi prima di riuscire a compiere un volo di 12 secondi con un velivolo a motore…. e ogni volta rischiavano grosso.
 
Come la storia della prima lampadina accesa e del suo inventore è un dossier di fallimenti continui, anche la storia del primo volo passa attraverso una serie di insuccessi e di battute d’arresto.
 
I primi esperimenti furono fatti con degli “alianti”.
 
Aerei senza motore che avrebbero dovuto prendere il volo trainati grazie a qualche miracolo di portanza aerodinamica prodotta sulle ali, ogni volta, ad ogni esperimento, sempre più grandi, sempre più lunghe, poi troppo pesanti e allora accorciale, e non basta la portanza, allora allungale …
 
E non stiamo parlando di modellini. Parliamo di alianti …
 
Era il 1902, quando, dopo innumerevoli tentativi, ulteriori fallimenti, e continuo rischio, nella migliore delle ipotesi, di ossa rotte, i due indomabili fratelli riuscirono nell’intento di sviluppare un aliante facile da controllare e con una portanza aerodinamica che permetteva un lungo periodo di tempo in volo.
 
Ma l’obiettivo finale era il velivolo a motore.
 
Il meccanico Charlie Taylor costruì il motore. Con qualche ritocco, i fratelli Wright cominciarono i loro esperimenti. Problemi tecnici imprevisti e ripetuti e perfino il maltempo allungarono di tre mesi il raggiungimento del loro target.
 
Il primo volo effettivo fu disastroso. 3,5 secondi in aria e poi lo stallo.
 
La cosa peggiore che può capitare ad un velivolo, capitò dopo tre secondi e mezzo dal primo tentativo. Fu uno schianto sulla sabbia. L’aereo rimase molto danneggiato.
 
Per tre giorni e tre notti lavorarono alla riparazione dell’aereo e a capire la causa dello stallo: la perdita improvvisa di portanza aerodinamica, ciò che ancora oggi impaurisce i piloti di tutto il mondo, quello che accade, se ti è mai accaduto, quando ti trovi in un aereo e questo prende un vuoto d’aria … di colpo potresti trovarti 800 o 1000 o 1200 metri più sotto …. lo stomaco sotto la gola e la paura che ti fa palpitare il cuore per i 30 minuti successivi (è davvero così, l’ho provato, non lo auguro a nessuno).
 
Il tentativo ulteriore fu un grandioso successo. L’aereo volò per 12 secondi riuscendo a decollare e atterrare con regolarità. Era nata l’aviazione, l’uomo aveva imparato a volare, l’uomo aveva sfidato le leggi della natura e aveva vinto anche la forza di gravità.
 
Ci piace raccontare il successo dell’uomo. Il successo ha molto a che vedere con il trading. Non perché il successo sia necessariamente fare denaro, non è solo quello.
 
Il successo è superare i limiti.
 
Battere i mercati è superare i limiti. E’ una battaglia durissima, lo sappiamo tutti, è un uno contro tutti. E se tu, uno, ne esci vincente, significa che hai superato molti limiti naturali. Hai superato la forza di gravità, come i fratelli Wright.
 
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Maurizio Monti

  Editore TRADERS’ Magazine Italia