Ancora qualche incertezza da smaltire.
Triplo minimo dinamico
Nell’articolo di ieri, inviato in email e pubblicato sul sito dell’Istituto Svizzero della Borsa
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abbiamo rilevato le due candele gemelle del 7 e 14 novembre, entrambe “pin candles” con forte recupero all’interno della giornata, dopo avere toccato i minimi del supporto dinamico.
In entrambi i casi, gli americani hanno colto l’occasione di comprare quello che altri hanno venduto.
La ripresa apparente successiva al 7 novembre è stata quindi, di fatto, di breve durata e il mercato ha ritestato i minimi relativi precedenti.
Il minimo del 10 ottobre è rimasto inviolato e il supporto strategico è collocato poco sopra il suo minimo fra 6601 e 6592, zona dell’87.50% del range fra minimo del 10 e massimo del 29 ottobre.
10 ottobre, 7 novembre e 14 novembre costituiscono un triplo minimo dinamico sulla trend line crescente sui minimi tracciati dall’1 agosto.
Questo significa: forte probabilità di rialzo conseguente al triplo minimo, ma forte probabilità di rottura del minimo dinamico in caso di quarta aggressione.
La fine dell’S&P500.
Bitcoin, da inizio ottobre, e Oro, dalla metà di ottobre, sembrano avere anticipato un periodo di borsa più volatile e frammentata di quanto abbiamo visto nell’eccezionale periodo rialzista successivo al minimo del 7 aprile.
L’Hindenburg Omen attivatosi per ben sei volte dal 29 ottobre in poi sta ad indicare un mercato molto lacerato nei suoi sottostanti: l’elemento più probabile è che a fronte dell’abbandono del sostegno da parte delle Magnifiche, la rotazione su altri titoli ha creato le classiche condizioni di eccesso di minimi e massimi a 52 settimane.
Tale rotazione non è ormai più sufficiente a sostenere l’S&P500, a causa del peso enorme delle Magnifiche, ed è anzi sempre il preludio di un ribasso, poi colmato dal ritorno sulle Magnifiche.
Non esiste più l’S&P500: esiste un S&P007 e un S&P493.
Ciclo dell’S&P500.
I lettori più attenti avranno constatato come sia stato difficile coniugare la casistica ciclica con detto grande rialzo, che ha coronato al 10 ottobre la sua conclusione, in zona cesarini, all’ultimo giorno della ventiseiesima settimana: di fatto, una estensione di ciclo così ampia da rientrare nel 97% delle probabilità che si verificasse un minimo di fine ciclo.
Peraltro, tale distorsione di ciclo, come spiegato in alcuni nostri articolo precedenti, induce a riconsiderare un diverso minimo del ciclo precedente: il movimento attuale del mercato depone a favore di un ricalcolo dal minimo dell’1 agosto.
Ci troviamo in questa ipotesi nella sedicesima settimana da tale minimo.
Ne consegue che il minimo di ciclo potrebbe essere stato fatto il 14 novembre, con un ribasso nato il 29 ottobre, e quindi pienamente coerente con le 2-5 settimane di un ribasso tipico di ciclo.
Questo non esclude la possibilità di un minimo ancora a venire, nel corso dei prossimi 7 giorni (19-24 novembre).
Ne discutiamo in modo approfondito nell’articolo riservato agli abbonati a Traders’ Magazine. La proiezione di mercato è basata sui seguenti temi:
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- Bitcoin e Gold, l’interazione con l’S&P500.
- La divergenza fra le Magnifiche e l’S&P500.
- Il ritorno, in fase ancora iniziale, della convergenza fra flusso di Volatilità ed S&P500.
- La stagionalità dell’S&P500 prima del Thanksgiving.
- L’algoritmo temporale delle inversioni
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