Roma RFF 16, ottobre 2021 (5° parte)

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Nell’immagine un momento dell’Incontro Ravvicinato con i registi e fratelli Manetti Bros. Fonte: per gentile concessione di Alessandra Basile

Nel pre-post-Covid, Roma brilla del cinema, suo e internazionale

Terminano le mie recensioni romane (https://www.traders-mag.it/roma-rff-16-ottobre-2021-quarta-parte/). Seguono alcuni stralci delle conferenze stampa e dei incontri ravvicinati della RFF 1

Le mie RECENSIONI, in ordine alfabetico, dei film che ho visto – riprendo dalla lettera U e concludo con la lettera V:

  1. UNA PELICULA SOBRE PAREJAS

Uscita nei cinema: N.D.
Una coppia di giovani cineasti, coppia anche nella vita, ha la fortuna insperata di trovare un produttore per realizzare un film, per la precisione un documentario. C’è solo un problema a questo punto: il tema, ossia di che tratterà il loro prodotto? I due trentenni, che vivono nella Repubblica Dominicana con la loro bambina di pochi anni, Lia, provano diverse strade, ma, alla fine, dopo varie discussioni e un susseguirsi di incomprensioni, frattanto emerse, decidono di occuparsi dell’unico argomento che prende per davvero ciascuno di loro: la coppia. Annoiati dalle rispettive proposte, i due si rendono conto che ciò che li coinvolge è la loro vita a due, che ha poi generato quella a tre. Il documentario, finalmente, comincia ad assumere una forma, mentre Natalia e Oriol si interrogano realmente sul loro privato. Si pongono quesiti e dubbi, pensando a una traccia interessante per il film, ma, in verità, mettono in discussione la loro stessa relazione. E tutto questo, non solo è la storia del film, ma la realtà per noi. Infatti, gli attori principali, i registi e i produttori di Una pelicula sobre parejas sono proprio loro: Natalia Cabral e Oriol Estrada. Dunque è tutto vero! Il prodotto, che rientra nel genere drammatico, in verità, fa ridere in vari punti ed è reso con leggerezza spassosa. Alcuni spunti sono proprio divertenti. A un certo punto, per esempio, i due discutono sul ruolo del regista, che evidentemente svolgono entrambi ed entrambi vogliono scritto nero su bianco, e sull’ordine di apparizione, ossia chi dei due va menzionato per primo; così, per non scontentarsi a vicenda, creano un logo a forma di ruota con i loro nomi che continuano a girare in senso orario e tolgono automaticamente priorità ad entrambi. Consiglio questo film, sempre se uscirà nei nostri cinema. Voto: 8.

SELEZIONE UFFICIALE – FILM IN CONCORSO

Genere:

Regia:

Drammatico

Natalia Cabral e Oriol Estrada

Produzione:

Natalia Cabral e Oriol Estrada

Durata/ Lingua/ Anno:

88’/ Spagnolo/ 2021

Paesi:

Repubblica Dominicana

Interpreti:

Natalia Cabral e Oriol Estrada, Lia Estrada, Carlos M. Matos

Trailer in V.O. con sottotitoli inglesi: https://www.youtube.com/watch?v=sEIXIXAENSQ

F1a) Locandina del film Pelicula sobre parejas

Nell’immagine F1a, la locandina del film diretto da Natalia Cabral e Oriol Estrada.
Fonte: https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2021/10/10/couples_jpg_400x0_crop_q85.jpg

F1b) I due registi e attori di Pelicula sobre parejas

Nella immagine F2b i bravi ed ingegnosi Natalia Cabral e Oriol Estrada.
Fonte:www3.pictures.zimbio.com/gi/Una+Pelicula+Sobre+Parejas+Red+Carpet+16th+UKsvaB0U9CLx.jpg

2. VITA DA CARLO – la serie

Uscita sulla Piattaforma di Amazon Prime Video: 05/11/21
La prima serie e la prima video-biografia del mattatore romano, che molti considerano l’erede del mai rimpiazzato Alberto Sordi, icona assoluta dell’italiano medio, è tutta Carlo. È lui come lo conosciamo, visto in un suo quotidiano e attorniato da persone e personaggi che gli rendono la vita amabilmente complicata: dalla figlia, con i suoi fidanzati uno meno nelle grazie di Carlo dell’altro, al produttore dei suoi film, il quale insiste perché l’attore torni a vestire i panni dei celebri caratteri che impersonava nel passato, alla moltitudine di gente che lo circonda con infinite richieste. Della serie, divisa in 10 puntate da 30 minuti, sono stati presentati alla Festa del Cinema i primi 4 episodi. A onor del vero, eccetto il bravo Max Tortora, nessuno degli interpreti al fianco di Verdone lo eguaglia in bravura e simpatia, perché l’ironia e i tempi comici del bravo attore sono rari e forse la scelta del cast ha seguito parametri differenti. Comunque, il prodotto è simpatico e adatto a tutti, grandi e bambini. La storia del protagonista diventa ancor più divertente quando allo stesso viene proposto di candidarsi Sindaco di Roma. Fare il sindaco non è cosa semplice, ma farlo nella capitale è durissimo. Carlo Verdone ha scritto, insieme a diversi sceneggiatori, tutte e 10 le puntate in soli due mesi. L’ha definito, in conferenza stampa, ‘un lavoro estenuante’, poi ha aggiunto che ne è valsa la pena e che per il 40% la storia è vera, inclusa la proposta di fare il Sindaco. Gli anni dedicati al suo lavoro sono ormai 44, iniziati in un teatrino universitario, e, per Carlo, questo della serie segna un nuovo inizio. ‘Vita da Carlo’, che, grazie alle modalità di ripresa più dinamiche, è stata girata per essere usufruibile in un mercato internazionale, è la prima serie italiana realizzata per Amazon Prime Video. Verdone ha già l’impegno di un film con la Filmauro, produttrice anche della serie, ma, se ‘Vita da Carlo’ avrà successo, la realizzazione della seconda serie otterrà immediata importanza. Voto: 10 al grande Carlo che, da attrice, sognerei di affiancare in un suo film; 7/8 alla serie, cui spero affezionarmi.

SELEZIONE UFFICIALE – EVENTO SPECIALE (film non in concorso)

Genere:

Regia/Sceneggiatura:

Commedia, Biografico

Carlo Verdone con Arnaldo Catinari

Produzione:

Filmauro, Amazon Studios; Davide Nardini

Durata/ Lingua/ Anno:

10 episodi da 30’ l’uno/ Italiano / 2021

Paese:

Italia

Interpreti:

Carlo Verdone, Max Tortora, Monica Guerritore, Alessandro Haber, Anita Caprioli

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=6kJIw-K7LQs

F2a) Locandina di Vita da Carlo, la serie su e con Carlo Verdone

Nell’immagine F2a, la locandina della serie Amazon su Verdone co-diretta da Verdone.
Fonte: https://www.teamworld.it/wp-content/uploads/2021/10/Vita-da-Carlo-poster.jpg

F2b) Carlo Verdone e Max Tortora in Vita da Carlo

Nella immagine F2b un momento della prima stagione della serie di Verdone.
Fonte: https://sm.mashable.com/mashable_it/photo/default/vitadacarlo_kuwy.jpg

Le CONFERENZE STAMPA e gli INCONTRI RAVVICINATI: alcuni estratti qui e nel prossimo numero

Incontro ravvicinato – Manetti Bros, DIABOLIK

Ottobre 2021 (estratto)

Intervistatore: Siete autorizzati a non dire nulla, se non volete; so che dovete sottostare al silenzio stampa, ma il 16 dicembre esce nei cinema Diabolik. Ditemi quello che potete.

Manetti Bros: Questo film è per noi importantissimo. È un mettere in scena qualcosa che ami già molto da spettatore. È un fumetto che amiamo moltissimo. Oggi è la prima volta che un breve spezzone di questo film viene mostrato a un pubblico. Aggiungiamo che siamo fortemente supportati da Rai Cinema nella persona dell’AD Paolo Del Brocco, che è appassionato di Diabolik quanto noi.

Intervistatore: Aiutateci a capire cosa stiamo per vedere nello spezzone; ad esempio, quale punto del film è?

Manetti Bros: E’ l’inizio del film, che non vediamo l’ora che esca, visto che era già pronto due anni fa (pre-pandemia).

Viene trasmesso lo spezzone.

Manetti Bros: Dato che abbiamo visto questo pezzo, ne possiamo un po’ parlare. Il film è stato girato in tre città diverse – Bologna, Milano, Trieste – messe assieme con un patchwork, sembrando una, cioè Clerville[1]. La macchina di Diabolik è la più bella del mondo per noi (Jaguar E-Type). Un ringraziamento va alle due sorelle che hanno dato vita al fumetto di Diabolik, Angela e Luciana Giussani[2]. Hanno avuto una capacità assoluta nel descriverlo, tanto da essere un caso, forse, unico di quanto si possa stare dalla parte del male.

Intervistatore: Grazie!

Trailer https://www.youtube.com/watch?v=3CnA2WFXLdw

F3) I Manetti Bros alla Festa del Cinema di Roma in uno degli ‘Incontri Ravvicinati’


Nell’immagine F3, i due fratelli registi napoletani Antonio e Marco Manetti.
Fonte: per gentile concessione di Alessandra Basile

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Conferenza stampa – Eva Husson e Josh O’Connor, MOTHERING SUNDAY

Ottobre 2021 (estratto)

La conferenza segue la visione del film in una mattina presso l’Auditorium.

Intervistatrice: Il film è tratto dall’omonimo romanzo scritto da Graham Swift [3] e pubblicato nel 2016. Che cosa l’ha colpita quando per la prima volta ha letto la sceneggiatura di questo film?

Husson: È semplice. La prima volta che ho letto il romanzo l’ho finito in lacrime. E lo stesso mood mi si è presentato quando ho letto il copione. Io spero proprio che il film dia questo alle persone: che permetta loro di accedere a quella loro parte emotiva più profonda, dunque di emozionarsi.

Intervistatrice: Josh, il film è fatto di sensazioni, sentimenti, tempi sospesi: che viaggio emotivo è stato, dunque, per te questo personaggio?

O’Connor: La ragione per cui ho voluto fare questo film è proprio per tutte le emozioni che genera. Eva e io abbiamo costruito i personaggi insieme. Dal mio punto di vista, il mio, Paul, è un personaggio in lotta con il peso del mondo e con ciò che è stato lasciato indietro e con la posizione che gli uomini dovevano prendere proprio partendo da dove si trovavano.

Giornalista in sala: Eva, questo è il tuo terzo film, ma, mentre i primi due sono stati prodotti in Francia e in francese, questo è il primo che fai in produzione totalmente inglese. Una straordinaria macchina da film la tua, soprattutto per le ricostruzioni storiche che sono sempre perfette. Come ti sei trovata con questa macchina un po’ nuova per te, inglese appunto? Mi ha incuriosito un’altra cosa: cosa ti ha lasciato la Borsa di Studio triennale che hai seguito a Londra? Quanto ti è servita per la tua carriera?

Husson: Cominciando dai due film francesi, ti dirò che sono gli unici, in verità, che abbia girato in Francia, mentre ho sempre lavorato con attori inglesi o comunque in lingua inglese. Sono, anche, andata a scuola a Los Angeles, all’American Film Institute. Onestamente, io penso che, come livello professionale e come profondità, gli attori britannici siano i migliori al mondo, seppure quelli francesi e italiani non siano assolutamente male. Al Rotary Club, infine, mi hanno dato per primi la possibilità di una scolarizzazione, con la Borsa di Studio, quindi sono loro ancora molto grata.

Giornalista in sala: Eva, come ha lavorato sulla vita sentimentale dei due protagonisti in un’Inghilterra anni Venti? Si è documentata?

Husson: Sì ho letto alcuni giornali dell’epoca e fatto ricerche in tema, anche se, mentre per Paul, il giovane aristocratico, ci siamo soprattutto interrogati Josh e io per crearne il vissuto emotivo in base anche ai documenti trovati che potevano aiutarci, per Jane, il personaggio di Odessa Young, è stato assai più complicato, non esistendo grandi tracce sulla vita sentimentale di una cameriera del tempo. Di Jane c’è da dire che, attraverso l’arte, cui s’appassiona, lei vive la vita che, altrimenti, non potrebbe vivere. O ti senti triste per te stessa o cerchi il modo di uscirne. Io vengo dalla middle class e ricordo che, quando crebbi, decisi che l’unica cosa che volevo era venirne via. L’arte fu il mio mezzo. Sento il film molto vicino a me e, leggendo il copione, mi sono detta quanto l’epoca del film sia in fondo vicina all’attuale, same collective grief[4]. Secondo me, ogni volta che si fa un film storico, se le questioni che si trattano non sono vicine all’epoca odierna, allora perché farlo?

Trailer in V.O.: https://www.youtube.com/watch?v=Zcf6GtNvMCQ

 

F4) Husson e O’Connor alla Festa del Cinema di Roma alla Conferenza Stampa del film

Nell’immagine F4, Eva Husson e Josh O’Connor regista e attore di Mothering Sunday.
Fonte: https://www.ciakmagazine.it/wp-content/uploads/2021/10/Eva-Husson-e-Josh-OConnor001-683×1024.jpg

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Conferenza stampa – Johnny Depp e Andrea Iervolino con Monika Bacardi, PUFFINS

Ottobre 2021 (estratto, continua nel prossimo numero)

Johnny Depp arriva alla Festa del Cinema dopo ore di ritardo e io, per un caso, grazie al cambio improvviso di sala per la conferenza stampa, mi ritrovo in prima fila davanti al grande attore. Depp ha bloccato la città per via dei fan raccoltisi inaspettatamente davanti al suo albergo romano.Con lui sul palco i produttori della serie animata ‘Puffins’, Andrea Iervolino e Monika Bacardi a capo della ILBE S.p.A.. Nata nel 2011 a Roma, la Iervolino Entertainment S.p.A., società quotata nel segmento AIM Italia della Borsa Italiana, ha cambiato ragione sociale nel 2021, in omaggio alla sua maggiore azionista, assumendo il nome di Iervolino & Lady Bacardi Entertainment S.p.A., da cui la sigla ILBE S.p.A..

Viene mostrato l’episodio ‘Il canto del tricheco’ della serie animata ‘Puffins’.

Intervistatore: Benvenuti. Perché avete scelto di produrre questo tipo di contributi?

Iervolino: Grazie. Vorrei, innanzitutto, ringraziare di essere qui, oltre alla mia socia Lady Monika Bacardi, anche un grande artista come Johnny Depp, che è pure un bravissimo uomo. Siamo anche amici. Questo formato, una produzione di short-content, del quale la nostra azienda ha un primato in tutto il mondo, è uno spin off di un film di animazione di grande successo[5], perciò su 10 famiglie 5 conoscono i relativi caratteri animati. Ci siamo concentrati su un linguaggio nuovo che è perfetto per le nuove generazioni. Il formato è di 250 episodi da 5 minuti l’uno, indipendenti e ognuno con un messaggio educativo. Per esempio, ne Il canto del tricheco il messaggio subliminale è di credere in se stessi. C’è un cantante lirico pessimo ma con l’aiuto di Puffin (Depp) e dei suoi amici capisce che il suo futuro è di essere un rapper eccezionale. Poi, questi episodi non vanno al cinema come, in genere, accade per le produzioni indipendenti, ma andranno sulle piattaforme. Si aggiunga poi che una grandissima star come Johnny Depp ha prestato la sua voce e lo ha fatto in modo innovativo. Di fatti, non ha parlato in inglese o in un’altra lingua, ma si è inventato una lingua ad hoc studiata da lui per il suo Puffin. Questi elementi hanno portato Puffin a essere una serie di grande successo. Preciso che noi abbiamo fatto il blockbuster dello short, cioè del formato breve e qui non abbiamo concorrenza. Oltre a Puffin, abbiamo altre 8 intellectual properties che abbiamo sviluppato con successo. Concludo, dicendo che la serie Puffin è fatta di 160 artisti italiani, per il 42,6% donne, ed è oggi distribuita in oltre 90 paesi nel mondo grazie alla partecipazione di Johnny Depp. Grazie!

Intervistatore: Oltre alla voce di Depp, il personaggio di Puffin ha la tua fisionomia di Johnny. C’è anche un vocabolario ad hoc. Come ti sei approcciato a Puffin, come ti sei preparato?

Depp: Grazie per le cose belle che avete detto di me, che non sono vere (il pubblico ride, ndr). Quando me l’hanno proposto, ne sono rimasto affascinato. Ricordo di aver fatto ricerche e letture per avvicinarmi al personaggio animato e ho cercato, in modo scientifico, i suoni più strani che Puffin potesse fare. Ero interessato all’aspetto del linguaggio. Ho pensato che sarebbe stato fantastico inventare il linguaggio per il personaggio e, per fortuna, mi hanno dato retta.

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=_4necGnqwZs

F5) Johnny Depp alla Cinema di Roma alla Conferenza Stampa di Puffin

Nell’immagine F5, Johnny Depp con accanto la traduttrice italiana.
Fonte: per gentile concessione di Alessandra Basile

Con il prossimo numero si conclude il mio lungo articolo sulla Festa del Cinema di Roma.

Segue nei prossimi Il Settimanale di TRADERS’ Magazine (ogni mercoledì).

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Clerville#:~:text=Clerville%20%C3%A8%20uno%20Stato%20fittizio,attuale%20dipartimento%20francese%20del%20Var.

  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Angela_e_Luciana_Giussani

  3. https://en.wikipedia.org/wiki/Mothering_Sunday_(novel)

  4. Traduzione: lo stesso dolore collettivo

  5. https://www.youtube.com/watch?v=cVvoVUmvhZo

Alessandra Basile

 Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo. Email: Alessandra.Basile@outlook.com
Sito web: www.alessandrabasileattrice.com