E siamo a metà novembre! Boia, ma come vola il tempo?
Non so a voi ma a me sembra di viaggiare a 2x, sempre in ritardo, sempre a correre, sempre a voler più tempo e si tralasciano ugualmente tante cose che si vorrebbero fare. E meno male che dormo poco così lo sfrutto di più.
Non sembra muoversi così il Fib.
Passa il tempo ma alla fine sta sui suoi passi, sta al centro del “vado su o vado giù?” Nell’indecisione sto nel mezzo, in attesa.
F1) Fib
Il Fib dopo aver reversato il trend di lungo in short e raggiunto il target T1 ha provato a “mollarlo” e scendere oltre ma ad ogni discesa ne è seguito subito il recupero dell’area. Come dire: per ora non scendiamo oltre.
Ora, in base a quanto successo nei movimenti dell’ultima settimana hanno messo un bell’ulteriore paletto alla discesa: 18700, per cui questo è lo spartiacque alle operazioni LONG e la prima porta di ingresso per lo short in breakout insieme agli ingressi sempre short in area 19200 circa. Va da sé che per differenza i LONG ci aspettiamo finiscano a 19200, ovvio no? Direi che sul Fib non c’è altro da aggiungere se non il fatto che sperem la prossima settimana prendano una direzione più decisa, sia essa ribassista o rialzista, basta che spingano un po’ da qualche parte.
Azioni.
Ho fatto una scansione del mercato e ci ho trovato qualcosa da tenere sotto controllo anche se non mi fanno ancora impazzire questi segnali. Partiamo dal più interessante.
F2) Leonardo
Leonardo sta atterrando su un triplo minimo su grafico weekly come da figura 2. Non aggiungo altro se non la direzione operativa che seguo io: generalmente sulle azioni faccio portafoglio puntando a rialzo come la maggior parte fa. Per cui entro long e stoppo se scendono ulteriormente.
Un altro titolo che mi ha destato un po’ di interesse è Mediaset che pure lui è arrivato in area triplo minimo. Aree importanti che se “brekkate” hanno un potenziale ribassista non indifferente per cui cautela con i long. Mediaset nella fattispecie sotto 2,3 aprirebbero per tornare a “1virgolaqualcosa” per cui ci starebbe un bell’ulteriore calo del prezzo. Per cui ripeto che sotto 2,3 mi piace meno di niente.
F3) Mediaset
Un altro titolo da considerare è Moncler che ha riportato un calo notevole del prezzo in funzione dei dati usciti e alle stime previsionali. Io a questi dati fatti dai “dotti illuminati fondamentali” credo che abbiano la stessa valenza delle nostre analisi tecniche, SONO SOLO STIME.
Per cui un longhino in area 28 ci sta per abbandonarlo sotto tale cifra e aspettarlo sulla trend line a 20 e paraggi.
F4) Moncler
Dando uno sguardo ai titoli minori e non facenti parte delle bluechips ci sta anche LA Doria che sta facendo un test in un’area cruciale. Se non regge qui apre le porte per un ribasso potenzialmente importante.
F5) La Doria
Bene, siamo quasi in fondo, aggiungo solo ancora una cosa, un po’ di tempo fa avevo segnalato 3 titoli “potenzialmente fondiaria”, D’amico, Tiscali e Itway. Immancabilmente e inesorabilmente continuano a scendere e ormai non mi stupirebbe se un bel mattino venissero depennati dal listino. Mi sfugge Itway, anche quello perde a vista d’occhio ma li mi mancano informazioni o meglio i dati. Però continua a scendere.
Io non sono per niente un “fondamentale” perché ritengo che il prezzo lo faccia il mercato indipendentemente da tutto altrimenti non sarebbero giustificati certi prezzi elevati di certe ciofeche. Proprio per questo ragionamento vale anche il suo opposto. Certe cose sono sottovalutate per il prezzo che quotano ma però c’è un ma. A scuola mi insegnavano e mi dicevano che “ma però” non si dice… e io lo dico lo stesso.
Ma però?
Mi riferisco a D’amico in primis perché Tiscali è una “predestinata”.
Prendendo i dati dal sito ufficiale di Borsa Italiana e fatto quattro calcoli della serva da “piccolo somaro” a me usciva un prezzo di quotazione che doveva essere a 0,013. Peccato che quando ho fatto il calcolo il titolo quotava a 0,19.
F6) D’amico shipping
Ora non ricordo se l’avevo scritto anche su queste pagine o solo in chat, son passati mesi, però avevo questo dubbio su questo calcolo e soprattutto la risultante di questo calcolo mi sembrava assurda. Ma che “beep” dici Bruno ma figurati se è così. Alla chiusura di oggi siamo ben al di sotto alle bassissime proiezioni che erano uscite a me. Ecco la mia domanda: è legittimo pensare a qualche porcata? O è solo incompetenza? O è solo una gran sfiga perché il mercato non ha rispettato quanto programmato e stimato nel business plan pianificato? Eppure ci son dietro manager pagati fior di milioni di euro! Quello che mi sfugge è: ma lo fanno apposta per fottere gli investitori e sono proprio incompetenti? E’ di questi giorni il siluramento del manager di Tim -30% in un anno. Da come hanno riportato la notizia in un TG. Alla faccia della pianificazione. Facevi testa o croce forse era meglio!
Morale: non venite a scassare e a dare degli incompetenti finanziari a noi che cerchiamo di tradare usando 4 righe e qualcos’altro! Alla fine son sempre e solo stime per tutti siano “illuminati finanziari” o “graficisti” e tutti e ripeto TUTTI allo stesso livello, le stesse probabilità: Fyfty Fifty!
Good Luck!
Bruno Prelli
Bruno Prelli, mi avvicino ai mercati finanziari nel 1993 che da allora seguo costantemente e opero per gestire i miei investimenti. Ho partecipato a diversi concorsi fra cui le 2 edizioni della TRADERS’ Cup ottenendo un secondo posto nel 2014 sulle azioni e il primo posto nell’edizione 2015 sezione algotrading. Seguo costantemente i future sugli indici azionari e sulle azioni italiane. Attivo sui social o tramite il mio canale www.privatetrading.it