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Indicatori trading: come usare e leggere il Momentum

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Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori

Uno degli indicatori più utilizzati dagli analisti tecnici è senza dubbio il Momentum, che serve a  valutare la velocità con la quale si muovono i prezzi. Questa informazione è estremamente utile, in quanto permette di valutare la bontà del movimento in corso.

La formula di calcolo del momentum è molto semplice, si dovrà infatti sottrarre all’ultimo prezzo prezzo disponibile quello di chiusura degli x periodi precedenti, solitamente 14.

Per sua costruzione, questo calcolo potrà dare sia valori negativi che positivi: per questa ragione, non esiste uno specifico range entro la quale l’indicatore si muove (come per quanto riguarda gli oscillatori). Quello che va evidenziato è che le informazioni principali che questo strumento fornisce sono date dall’attraversamento del suo andamento con la linea dello 0.

Valori crescenti e maggiori di zero indicano solitamente una fase in di rafforzamento delle quotazioni, mentre valori dell’indicatore decrescenti e maggiori di zero segnalano un possibile avvicinamento a massimi relativi o assoluti di mercato. Quando i prezzi si avvicinano a top infatti tendono a rallentare la loro velocità di movimento.

Quando invece l’andamento dell’indicatore si trova al di sotto dello zero e decresce, si avrà un indizio relativo alla crescente forza del fronte ribassista. Se invece i valori del Momentum sono minori di zero ma in aumento, si avrà un possibile segnale in merito ad un esaurimento del movimento ribassista.

L’Ufficio Studi di Money.it propone una serie di possibili utilizzi relativi a questo indicatore:

  • Segnale rialzista al superamento della linea dello zero
  • Segnale ribassista quando il Momentum va sotto la soglia dello zero
  • Segnali di divergenza
  • Segnali di uscita dai trades in corso.

Sul grafico orario del cambio Eur/Usd a cui è stato applicato un Momentum a 14 periodi, sono stati messi in evidenza con una linea verticale verde i segnali rialzisti, mentre con una linea verticale rossa quelli ribassisti, tutti basati sul classico metodo dell’incrocio con la “0 line”.

Come si nota, questo sistema fornirà un grande numero di segnali, molti dei quali però non portano a operazioni profittevoli: basti pensare che sui sedici incroci con la linea dello zero evidenziati, solamente sei avrebbero dato esito soddisfacente.

Si dovranno quindi ricercare dei filtri per ridurre il numero delle operazioni, cercando di aumentare la probabilità di successo delle stesse. A tal proposito, un buon metodo è dato dall’abbinare li incroci appena menzionati con le divergenze, che dovrebbero essere ricercate su massimi e minimi piuttosto profondi dell’indicatore.

 

 

Come si nota, si avranno solamente due segnali, ed entrambi avrebbero un soddisfacente rapporto di rischio rendimento.

Il Momentum può essere utilizzato anche come segnale di uscita da operazioni in corso.

Si veda questo grafico del cambio Gbp/Usd su time frame orario: se grazie ad una qualsiasi strategia (anche lo stesso incrocio dell’indicatore con la linea dello zero) si fosse riusciti ad entrare long sulla linea verde, si sarebbe potuto restare in posizione fino alla linea blu, momento in cui la velocità con cui il fronte rialzista si muove diminuisce e va al di sotto della 0 line. Anche questa metodologia di uscita fornisce interessanti risultati, dato che permette di avere un indizio sul momento in cui le forze in gioco stanno cambiando.

Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine