E di chi sarà la colpa?
E così, neanche il Coronavirus sembra fermare i mercati, che sono tornati a festeggiare.
Che cosa festeggino, è difficile dirlo. Forse i 600 dimessi guariti dagli ospedali cinesi.
Noi continuiamo a dire che stiamo andando verso la bolla. Non verso un rialzo sano. Non verso una crescita sotto controllo. Ma verso un meccanismo destinato ad andare fuori controllo.
Quando la crisi? Non ci è dato saperlo, il giornale del giorno dopo non abbiamo ancora trovato un modo per leggerlo.
Il nome John Hussman forse può non dirti niente. A me dice molto: è un consulente strategico di altissimo livello, di grande Cultura ed eccezionale esperienza. E al di là del Coronavirus, della guerra USA-Iran, e di qualunque altra considerazione macroeconomica, basandosi esclusivamente su valutazioni di prezzo e ritorno dell’investimento sui prezzi, la sua opinione, comunicata formalmente a tutti i suoi clienti, suona così:
“Current hypervalued extremes are likely to be followed by market losses on the order of two-thirds of value of the S&P 500. I recognize that the notion of a two-thirds market loss seems preposterous. Then again, so did similar projections before the 2000-2002 and 2007-09 collapses.”
Che in sintesi significa: calo del 67% dell’S&P500 prossimo venturo, malgrado ciò sembri assurdo. Siamo nelle stesse condizioni del 2000 e del 2007.
Le convinzioni dei mercati sul rialzo a tutti i costi sono basate sul pompaggio estremo di liquidità da parte delle Banche centrali, sul fatto che Trump non farà mai calare le borse, mettendo a rischio la sua rielezione, sulla onnipotenza divina della FED. E quindi continuiamo a sostenere che i titoli azionari sono comunque un valido investimento, al di là di ogni considerazione di prezzo.
Io credo che nella storia non abbiamo mai assistito ad un pompaggio di liquidità come quello che abbiamo visto negli ultimi dodici anni. E ci siamo dimenticati che nel 2008 c’era la FED, c’era un Presidente americano, c’era tutto quello che c’è oggi, né più né meno.
Lo so: migliaia di tromboni sono pronti a darmi l’assalto. Non ci sono i sintomi, non c’è nessuna prova di quello che dico, non ci sono i dati macroeconomici, le aziende americane guadagnano. Tutto vero. Ma i mercati hanno sempre fatto giustizia dei tromboni.
Potrei creare un indicatore, una specie di Trombon Indicator: quando suonano tutti insieme, c’è un allarme sui mercati. Attenzione.
In uno dei webinar precedenti, constatavamo come un nostro sistema algoritmico, basato su intelligenza artificiale e che ha prodotto da sempre una ottima performance, per la prima volta in molti anni, malgrado l’utile cospicuo che ha fatto portare a casa a chi lo ha seguito, ha sottoperformato il Nasdaq100.
E questo non può durare a lungo. Questi sono numeri, aritmetica, statistica. Si può stare ai margini della campana di Gauss per tanto tempo, ma poi i valori rientrano, ritornano alla media.
E i tromboni si zittiscono, di colpo, scompaiono, alcuni si buttano dalle finestre dei grattacieli, altri provano a dire di averlo detto, di averlo previsto, che loro lo sapevano, che era evidente.
Dove voglio arrivare? Per ora, continuare a dirti: attenzione al 2020-2021. Anni insidiosi che ci ricorderemo a lungo.
E allora? Quali strategie adottare? Quelle che hanno dimostrato di funzionare meglio e sempre. O quelle che dimostrano che un processo di profonda revisione le può far funzionare nella nuova situazione.
Giovedì 6 febbraio scorso, a mercati aperti, insieme con Francesco Lamanna abbiamo esaminato un metodo che non teme in alcun modo le crisi di mercato. Non ha temuto quelle passate e non teme quelle future. Un metodo affascinante, semplice. Fissi un punto nel grafico. Da lì, vai avanti e fai operazioni che ti fanno portare a casa utili grassi.
Per la prima volta a mercati aperti, Francesco Lamanna sul palcoscenico di Traders’ Webinar: un’ora insieme di grande Cultura finanziaria. Clicca per iscriverti e vedere la registrazione.
P.S.: La botola? Sì, ci cadranno in tanti. E la colpa sarà del consulente, della banca, del sistema, del governo, delle Banche centrali, di Trump, della Fed, dei poteri forti. Se cadi dentro la botola, purtroppo la colpa è solo tua. Clicca per iscriverti e vedere la registrazione.
Maurizio Monti
Editore TRADERS’ Magazine Italia