VENEZIA 78, settembre 2021 (3° parte)

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Film e interviste in un’organizzazione impeccabilmente no-Covid

Ad oggi, mercoledì 6/10, dei film che ho già recensito sono usciti ‘I nostri fantasmi’ il 30/9 e ‘Ezio Bosso le cose che restano’ il 4/10 e uscirà ‘Illusions perdues’ il prossimo 20/10. Andate al cinema!

Covid permettendo, vaccino docet, proseguono i miei pareri sui film che ho visto a Venezia 78.

Le mie recensioni (dei film che ho visto fra il 1 e il 6 settembre inclusi) in ordine alfabetico:

Ricominciamo dalla L.

1. LA RAGAZZA HA VOLATO

Uscita in Italia: n.d.
Il film vorrebbe essere di denuncia: denuncia della violenza di genere, denuncia di un modus cogendi generalizzato e terribilmente sprezzante nei confronti delle relative vittime, denuncia di una certa ignoranza che regna sovrana in alcuni contesti socio-famigliari e danneggia in fasce i giovani di sesso di maschile condizionati da un clima di brutale patriarcalismo. Vorrebbe, ma non riesce pienamente ad esserlo, un film di denuncia. La sceneggiatura è piena di buchi, perché non è chiaro l’arco dei due protagonisti, specie di lui, invece lo è dei genitori di lei; perché la violenza compiuta sembra essere compensata dal bimbo che in seguito nasce, come il risultato positivo bastasse a mettere fine all’azione negativa, distruttiva, malevola e imperdonabile, ossia può accadere che si perdoni o ci si concentri su altro, come il nuovo esserino, ma di certo il crimine resta tale in tutta la sua natura e gravità. Forse è un po’ semplicistico questo film, anche se si pensa che, con dei mafiosi alle porte e uno stupratore in libertà, non si vivrebbe, nella realtà, senza paura. Insomma, La ragazza ha volato cambia genere cammin facendo: da drammatico a surreale. Ci sono anche altri aspetti, a mio parere, discutibili, iniziando dal titolo: che qualcuno mi spieghi che volo ha fatto questa poverina che, caso mai, è stata, metaforicamente, colpita da un masso cadendo a terra pesantemente. Tuttavia, c’è un aspetto della storia che ho trovato molto bello e convincente: l’avvenuta violenza, confessata alla famiglia, con la conseguenza di una nuova vita all’interno del nucleo è capace di risvegliare dei rapporti affettivi, apparentemente inesistenti – quelli fra genitori e figlia – e, invece, solo sopiti, sommersi dal quotidiano e da quelle reciproche incomprensioni naturali fra generazioni diverse. Il Q&A cui ho assistito subito dopo la proiezione è stato una conferma dolente di quanto ho pensato del film, specie in tre momenti: quando la regista ha definito la violenza mostrata ‘non troppo brutale’, quando il ragazzo, sostenuto dalla stessa, ha dichiarato che il suo personaggio, ultraventenne, è inconsapevole della sua colpevolezza (inconsapevole?) e quando l’attrice, alla domanda su come si fosse preparata ad affrontare la protagonista, si è messa a ridere senza rispondere, difendendosi con ‘sono molto timida’. Alla Mostra del Cinema, tutto ciò è inaccettabile e ridere su un reato tanto grave e una sofferenza psico-fisica del genere è da delinquenti o da privi di intelligenza; di certo, non è da attrice professionista né da artista responsabile né da persona con un briciolo di sensibilità. Voto: 5+.

FILM NON IN CONCORSO – SEZIONE ORIZZONTI. Nessun premio vinto, ma una candidatura: Armani Beauty Audience Award.

Regia: Wilma Labate
Produzione: Tralab (Gabriele Trama, Roberto Manni), Rai Cinema, Nightswim, Staragara Institute
Durata/ Lingua/ Anno/ Paesi: 93’/ Italiano/ 2021/ Italia, Slovenia
Interpreti: Alma Noce, Luka Zunic, Rossana Mortara, Livia Rossi, Massimo Somaglino
Sceneggiatura: Damiano D’Innocenzo, Fabio D’Innocenzo, Wilma Labate
Fotografia: Sandro Chessa
Montaggio: Mario Marrone
Scenografia: Flaviano Barbarisi
Costumi: Metella Raboni
Musica: Stefano Ratchef, Mattia Carratello
Suono: Francesco Morosini
Effetti visivi: Luca Saviotti

Una Clip: https://cineuropa.org/it/video/409849/

F1a) Locandina di ‘La ragazza ha volato’

La locandina del film di Wilma Labate a Venezia 78.
Fonte: https://pad.mymovies.it/filmclub/2021/03/164/locandina.jpg


F1b) una scena di ‘La ragazza ha volato’

Un momento del film con i due protagonisti, Alma Noce e Luka Zunic.
Fonte:https://static.labiennale.org/files/styles/full_screen_slide/public/cinema/2021/Schede_film/970×647/Orizzonti/labate_la_ragazza_ha_volato.jpg?itok=DaOeX9TW

2. LES PROMESSES

Uscita in Italia: 28 ottobre 2021
La piccola (di statura fisica) grande (come statura artistica) Isabelle Huppert è una leader politica nel film diretto da Thomas Kruithof. Il suo personaggio, una sindaca a fine carica, Clemence, è pronto a fare il salto professionale, quando la proposta del Primo Ministro è quella di entrare in un’area politica ancora più di prestigio. Le viene proposto, infatti, di diventare essa stessa ministra. In Clemence – affiancata da un passionale, forse il più vero dei suoi concittadini, Yazid, che ha i piedi ben piantati a terra ed è perfettamente interpretato dall’attore Reda Kateb – viaggiano forze contrapposte celate da una parvenza fredda ed inarrivabile. Abbiamo la forza in salita, che la porterebbe a passare la mano come sindaca alla sua vice, pronta a cavalcare l’onda pur senza ancora una preparazione sufficiente, ma con la sfrenata voglia di emergere di chi è giovane e sfrontato, e la forza in discesa, caratterizzata dagli enormi ostacoli alla realizzazione del suo ultimo progetto, un piano di riqualificazione urbanistica, cui lei tiene moltissimo, ma osteggiato dai ‘potenti’ e dalla criminalità organizzata per interessi economici. Il film è diviso in due parti: nella prima c’è verità, nella seconda un inatteso e poco coraggioso happy ending finale. Mi spiego: la sindaca ‘cattiva’ diventa buonista e il suo braccio destro, simbolo della lotta per il bene e per i deboli, diventa il vero eroe; frattanto, la vice di Clemence viene rimessa simbolicamente al suo posto e, sorridente, un sorriso inquadrato dal regista, torna ad ammirare la sua capa senza volerle più fare le scarpe, almeno per il momento. Tutto è bene quel che finisce bene: si potrebbe dire così. La cosa, però, davvero interessante del film sta nella prima parte ed è la relativa presa di posizione, assai chiara, rispetto ai poteri che ci sovrastano e che noi stessi scegliamo, potendo solo decidere da chi farci condurre. La Huppert è superba. Ed è un esempio ottimo di donna e artista cui ispirarsi: come attrice continua a lavorare con ruoli spesso da protagonista a dispetto di certe assurde preclusioni sociali che stigmatizzano come vecchia e fuori gioco la donna quarantenne e oltre. Proprio così, la donna! L’uomo, socialmente e sul grande schermo, continua ad essere ammesso in video con le rughe e tutte le conseguenze fisiche (e non solo) dell’età che avanza fino, forse, a 100 anni. Il mio voto al film che è, credo, troppo tecnico e un po’ deludente nel finale è 6/7, mentre alla brava attrice francese dò un sentito 8,5 e, per l’esempio che è, un 10 e lode.

FILM NON IN CONCORSO – SEZIONE ORIZZONTI. Nessun premio vinto, ma 6 candidature, fra le quali: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione femminile.

Regia: Thomas Kruithof
Produzione: 24 25 Films (Thibault Gast, Matthias Weber)
Durata/ Lingua/ Anno/ Paesi: 98’/ Francese/ 2021/ Francia
Interpreti: Isabelle Huppert, Reda Kateb, Naidra Ayadi, Jean-Paul Bordes, Mustapha Abourachid, Soufiane Guerrab, Hervé Pierre, Laurent Poitrenaux, Walid Afkir, Vincent Garanger, Christian Benedetti, Anne Loiret, Mama Prassinos, Youssouf Wague, Gauthier Battoue, Bruno Georis, Stefan Crepon, Rosita Fernandez
Sceneggiatura: Jean-Baptiste Delafon, Thomas Kruithof
Fotografia: Alexandre Lamarque
Montaggio: Jean-Baptiste Beaudoin
Scenografia: Oliver Radot
Costumi: Carine Sarfati
Musica: Grégoire Auger
Suono: Nicolas Provost
 

Una clip: https://www.youtube.com/watch?v=IiM9fkLUUNM


F2a) Locandina di ‘Les Promesses’

La locandina del film a Venezia 78 diretto da Thomas Kruithof.
Fonte: https://www.indie-eye.it/cinema/wp-content/uploads/les-promesses-poster.jpg


F2b) Una scena di ‘Le Promesses’ con la protagonista

Un momento del film con l’ottima Isabelle Huppert.
Fonte:https://static.labiennale.org/files/styles/full_screen_slide/public/cinema/2021/Schede_film/970×647/Orizzonti/kruithof_les_promesses.jpg?itok=8ez4s9Vf

3. MADRES PARALELAS

Uscito in Italia: 1 settembre 2021
Penelope Cruz è la protagonista di questo bel film realizzato dal genio spagnolo, Pedro Almodovar. Il regista è notoriamente attento all’essere femminile e al suo estro, alle sue problematiche, al suo sentire più profondo e così rispettoso di tutte le età e le fattezze del genere cui appartengo anche io. Il tutto, però, nonostante il titolo che richiama alle vite vicine di due donne di generazioni assai diverse che hanno in comune solo una sala d’attesa, quella per il parto, è una copertura del vero tema del film: nuovamente, il grande regista torna a far riflettere sulle sofferenze belliche, sulle ingiustizie causate dalle guerre e sugli eroi comuni, quelli esclusi dalla memoria collettiva ma ben presenti nella mente e nel cuore dei loro cari. Le vere protagoniste del film sono, dunque, la storia, la memoria, le vittime della guerra civile spagnola sotterrate nelle fosse comuni, che loro stesse dovettero scavare e poi riempire. Il film inizia e termina con questo tema, articolandosi nel mezzo con una vicenda umana tutta o quasi al femminile. In finale, un’immagine triste e d’effetto, relativa al tema anzidetto, sottolinea chiaramente il messaggio del regista, il quale afferma che nulla può davvero spezzare la storia umana, poiché essa prosegue (e proseguirà) nonostante tutto. Nel mezzo, il film racconta delle due protagoniste. Esse saranno unite, anche, dal fatto che ciascuna darà alla luce una bambina e che questa sarà bisognosa di osservazione medica post-partum. Purtroppo, però, le loro vite non procederanno a lungo in parallelo. Il regista ci regala dapprincipio scorci di entrambe le vicende, passando da una all’altra come se si trattasse di un’unica storia da raccontare, fino a che una scoperta inquietante, prima, e un evento terribile, poi, causeranno un cambio di rotta. A quel punto, l’unione fra Janis ed Ana diverrà necessaria per motivi di sopravvivenza affettiva, sebbene una delle due ne sarà solo parzialmente consapevole. Il mio voto al film è 7/8, mentre quello alla quarantasettenne (mia coetanea) Penelope, più brava e bella che mai, è un convinto 9,5.

FILM NON IN CONCORSO – SEZIONE UFFICIALE. Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile; 8 candidature, fra le quali: Leone d’oro, Leone d’argento per la migliore regia, Gran premio per la Giuria, Green Drop Award

Regia/ Sceneggiatura: Pedro Almodóvar
Produzione: Remotamente Films / El Deseo D.A. (Agustín Almodóvar, Esther García)
Durata/ Lingua/ Anno/ Paesi: 123’/ Spagnolo/ 2021/ Spagna
Interpreti: Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Rossy De Palma
Fotografia: José Luis Alcaine
Montaggio: Teresa Font
Scenografia: Antxon Gómez
Costumi: Paola Torres
Musica: Alberto Iglesias
Suono: Sergio Bürmann

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=pQymM3hxp6M

 

F3a) Locandina del film ‘Madres paralelas’

La locandina dell’ultimo film diretto da Pedro Almodovar.
Fonte: https://img.lapresse.it/2021/08/10/Madres-paralelas-Instagram-400×400.jpg


F3b) Una scena di ‘Madres paralelas’

Un momento del film con una meravigliosa Penelope Cruz.
Fonte:https://static.labiennale.org/files/styles/full_screen_slide/public/cinema/2021/Schede_film/970×647/Venezia_78/almodovar_madres_paralelas.jpg?itok=qR6cMsLt

4. MIRACOL

Uscita in Italia: n.d.
Un film romeno dal titolo speranzoso – cosa può esserci di più sperabile e gioioso di un miracolo, che sia piccolo o grande? – ci inserisce con misurata lentezza, capace di generare la tensione degna di un thriller ben diretto, nella macabra e dolorosa vicenda di un’aspirante suora, ossia di una giovane ragazza ancora in ‘tirocinio’, presso un rigido convento. Non racconterò nulla di quanto le capita, ma devo avvisare della crudeltà di alcuni minuti di girato che non possono lasciare imperturbati nemmeno gli animi più induriti. Il film è girato, interpretato e realizzato, a mio parere, con grande efficacia e merito e porta tematiche forti e, ritengo, assai condivisibili. Fra le tematiche, quella dell’azione omertosa, pertanto peccaminosa, di molti istituti e ordini religiosi, pronti a ostacolare, persino, un’indagine su uno stupro, la cui vittima è una di loro e sta lottando fra la vita e la morte in un ospedale. Peccato per la conclusione del film. Solo in parte, le ultime immagini sono davvero conclusive: la soluzione finale è, infatti, aperta, forse un po’ troppo. Quando il film finisce, la delusione è grande, perché alcuni passaggi e alcuni aspetti restano, forse volutamente, inesplicati e difficili da chiarire e motivare. Regia e sceneggiatura, orditi dalla stessa persona, lasciano una libertà ampia di interpretazione al pubblico. Forse a qualcuno può piacere questo sistema, io lo apprezzo solo quando non è eccessivo. A questo punto, consiglio di vedere il film in minimo 2-3 persone, così da scambiare, a fine proiezione, punti di vista ed impressioni e colmare i vuoti contenutistici di ‘Miracol’. Io l’ho fatto con chi era con me ed è stato interessante. Voto: 7.

FILM NON IN CONCORSO – SEZIONE ORIZZONTI. Nessun premio vinto, ma 6 candidature, fra le quali: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile e Premio Orizzonti per la migliore interpretazione femminile.

Regia/ Montaggio/ Sceneggiatura: Bogdan George Apetri
Produzione: The East Company Productions (Oana Iancu, Bogdan George Apetri), Cineart TV Prague, Tasse Films
Durata/ Lingua/ Anno/ Paesi: 118’/ Rumeno/ 2021/ Romania, Repubblica Ceca, Lettonia
Interpreti: Ioana Bugarin, Emanuel Pârvu, Cezar Antal, Ovidiu Crișan, Valeriu Andriuță
Fotografia: Oleg Mutu
Scenografia: Mihaela Poenaru
Costumi: Liene Dobrāja
Suono: Mārtiņš Rozentāls
Colorist: Tomáš Chudomel

Tv Call Venezia 78: https://www.raiplay.it/video/2021/09/Venezia-78—TVCALL—Miracol—05092021-1468d8df-984f-4e67-a2a8-89e77a163b20.html


F4a) Il regista di ‘Miracol’

Il regista del film a Venezia 78, Bogdan George Apetri.
Fonte:https://media.gettyimages.com/photos/director-bogdan-george-apetri-attends-the-photocall-of-miracol-during-picture-id1338401662?s=594×594


F4b) una scena di ‘Miracol’

Un momento del film con la brava protagonista Ioana Bugarin.
Fonte:https://static.labiennale.org/files/styles/full_screen_slide/public/cinema/2021/Schede_film/970×647/Orizzonti/apetri_miracol.jpg?itok=MLyD0JDM

Nel prossimo Settimanale di TRADERS’ Magazine la quarta ed ultima parte di ‘Venezia 78’: oltre alla/e recensione/i di film, la mia intervista all’ideatore di un film sulla moda in quarantena.

 

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.
Email: Alessandra.Basile@outlook.com
Sito web: www.alessandrabasileattrice.com