Tutto tace?

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E’ sempre la stessa musica. Lenti lenti ma imperterriti si sale. Finita la vacanza bene o male me li ritrovo però dove li ho lasciati, quindi alla fine non mi son perso quasi niente. Solo il Nasdaq è andato a fare nuovi massimi assoluti ma che ha prontamente corretto e adesso come vediamo dai 3 grafici allegati son tutti lì. Grafici molto simili.

F1) Nasdaq mini

Nasdaq, ha fatto i massimi assoluti storici, mai stato così in alto. Fonte: dati Bull & Bear Finance

 

F2) Dax mini

Dax, sta arrivando alla prima vera resistenza 12500 e paraggi. Fonte: dati Bull & Bear Finance

 

F3) Fib mini

Fib, sta testando la resistenza a 21500 Fonte: dati Bull & Bear Finance

 

Come vediamo dalle 3 foto i tre future sugli indici presentano grafici molto simili, tutti sono nei pressi della propria resistenza più importante. Il Nasdaq è riuscito a passarla e la sta ritestando come supporto, il Dax sta arrivando a testarla ma gli manca ancora un pelo per arrivare al vero test mentre il Fib ci è arrivato e l’ha testata ma non riesce a seguire il Nasdaq sfondandola. Ho detto grafici simili ma le implicazioni sono differenti per i 3 Futures come abbiamo visto. Decisamente differenti. E’ vero che tendenzialmente si segue l’America per cui si presume che se Nasdaq allungherà a rialzo dovrebbero seguire sia Dax che Fib ma non ne darei per scontata questa linea guida. Morale? Trattiamo ognuno per sé senza fare parallelismi.

Usa, salgono, sembra senza fine. Ora inutile mettersi short. Lo short è da prenderlo in considerazione se perdono 7700 che era la resistenza e ora è supporto. Punto!

Dax, deve salire ancora un po’ prima di trovare una vera barriera. Era quello che era rimasto indietro (ve lo ricordate un articolo dei primi di gennaio?) e ora ha praticamente recuperato quasi tutto il terreno perso. Per cui il long aspettiamoci che arrivi fino a 12500/600. Questa è la vera area di resistenza dove si giocherà la partita se stornare per ricaricare la molla impulsiva o provare direttamente l’allungo per aprire verso i 13000 almeno e poi oltre.

Fib, 21500 è lo scoglio dove per ora sbatte e torna indietro.

La vera morale è che dal mio punto di vista abbiamo 3 operatività completamente differenti. Grafici simili ma operatività differenti.

Nasdaq, long finché regge 7700.

Dax, long per 12500 e poi si vedrà dove reversare short tra 12500/600.

Fib, short finché sta sotto 21500.

Direi che è tutto abbastanza chiaro. In aggiunta però metto anche il Bund questa settimana.

Il decennale “crucco” in figura 4 è ben contenuto in un triangolo, ma non è questo l’aspetto che mi interessa, io ai triangoli do poco affidamento. Mi interessa la sua bisettrice, essendo o comunque assomigliando molto ad un triangolo isoscele, perché è il livello che prendo come spartiacque tra lo short e il long. Sto parlando di quella linea orizzontale che passerebbe nei pressi di 165 circa, non è disegnata ma spero riusciate a immaginarvela, che separa appunto il quadrante rialzista da quello ribassista e che divide in 2 quel bel triangolo che si vede disegnato sul grafico. Perché tutto ciò? Eddai, per aggiungere qualche riga all’articolo ma soprattutto per dire che da lì avrei una proiezione di almeno 7pti in su nel caso il suddetto volesse salire. Stesso discorso se volesse scendere. Ora 7pti son tanti a prima vista. Vuol dire passare da 165 a 172 a salire oppure da 165 a 158 a scendere.

F4) Bund

Bund, andamento del decennale obbligazionario tedesco nell’ultimo trimestre. Fonte: dati Bull & Bear Finance

 

Le vie del Signore dicono siano infinite, quelle del trading son solo 2. Quella sul bund ne vedrei solo una: 172 e prima della fine dell’anno. A patto di reggere il 165 ma soprattutto la trendline di supporto, il lato basso del nostro triangolo. Anche se ci ho giocato un po’ con le parole, nel trading non si scherza, è un affare molto serio ecco perché sarò rigoroso nell’essere flat se scendesse sotto lì, tengo come ultimo baluardo il 164,5. Di una cosa ne ho la certezza matematica del 100%: non so dove vorranno mandarlo!

Spero voi abbiate più certezze.

Bruno Prelli

Bruno Prelli, mi avvicino ai mercati finanziari nel 1993 che da allora seguo costantemente e opero per gestire i miei investimenti. Ho partecipato a diversi concorsi fra cui le 2 edizioni della TRADERS’ Cup ottenendo un secondo posto nel 2014 sulle azioni e il primo posto nell’edizione 2015 sezione algotrading. Seguo costantemente i future sugli indici azionari e sulle azioni italiane. Attivo sui social o tramite il mio canale www.privatetrading.it