La trappola, anzi il trappolone per Tori

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Da 120 anni è sempre così 

Siamo abituati a vedere i dietrofront del mercato. E sicuramente non ci meravigliano più di tanto.
 
Confesso che venerdì scorso, 2 settembre, era difficile non rimanere stupiti.
 
Nelle nostre pubblicazioni recenti, a partire dal 14 agosto, avevamo individuato la possibilità di un ritracciamento dell’onda rialzista in corso dal 17 giugno.
 
Il ritracciamento è puntualmente arrivato: e avevamo ritenuto che il 30-31 agosto sarebbe potuto essere la conclusione del ritracciamento e una inversione ad una nuova onda rialzista.
 
Il giorno 1 settembre, l’S&P500, dopo avere toccato 3903, livello strategico in area 3900, ma sopra i 3888 indicati da noi come supporto più probabile, rimbalzava di molte decine di punti, confermandoci la possibilità dell’inversione.
 
Nella mattina europea del 2 settembre, l’S&P500 arrivava a toccare 4019, poco sotto l’area del vecchio supporto divenuto ora resistenza.
 
Nella sessione americana, il dietro-front è stato improvviso e violento. Una vera trappola per tori tesa alla perfezione.
 
Il minimo del 2 settembre toccava 3906: se provi a disegnare la trend line che congiunge il minimo del 17 giugno con quello del 14 luglio, ti accorgi che i minimi dell’1 e 2 settembre si sono appoggiati su quella linea.
 
La chiusura si è ritratta a 3924.50, e a 3925 c’era una bella concentrazione di put in scadenza venerdì, la cui parte venduta ha condizionato l’ultima parte della sessione.
 
Il livello 3888 continua ad essere un livello critico. Si è mantenuto sopra senza toccarlo, con la trend line di cui sopra a fare da barriera.
 
Ora lo scenario è appeso a quella trend line e a quel livello 3888 appena sotto.
 
Se continua a scendere per andare verso i minimi di giugno, le cose potrebbero mettersi male sotto il profilo della volatilità e della potenzialità di panic selling che potrebbe innescarsi.
 
Finché è crisi di acquisti, può essere superata e l’1 settembre ci avremmo quasi scommesso. Ora, è tutto di nuovo in discussione.
 
Settembre sarà un mese molto complicato. Statisticamente negativo per le borse, il modo in cui si è presentato ci fornisce un preavviso piuttosto evidente.
 
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P.S.: Gli insegnamenti di Wyckoff sono sempre attuali. L’1 e il 2 settembre sembrano un manuale perfetto del metodo di Wyckoff.
 
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Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa