Trading di successo con i dati cot

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Max Schulz

 

Max Schulz si è guadagnato esperienza nei mercati delle commodity presso un’azienda agricola tedesca e nel 2014 ha completato un apprendistato come commodity trader con Larry Williams. Dal 2016, lavora a tempo pieno come commodity trader. Nel 2017 ha partecipato al Futures Trading World Championship, dove si è classificato al terzo posto con un ricavo del 111%. Nel frattempo, Max Schulz offre una newsletter ed un servizio a pagamento con segnali di trading concreti oltre ad un coaching personalizzato tramite il suo sito web www.insider-week.de. Così facendo, promette a tutti i partecipanti al coaching che, se la strategia viene applicata correttamente, questi saranno in grado di recuperare i costi sul mercato entro 12 mesi, altrimenti saranno rimborsati dell’importo pagato. Max Schulz ha già presentato la sua strategia di trading nel numero 09 di TRADERS di settembre 2018. Marko Gränitz lo ha incontrato per un’intervista e per parlare della sua carriera, di maggiori dettagli sul suo approccio al trading e delle ottime performance degli ultimi anni.

TRADERS’: Nel 2014 lei ha fatto da apprendista a Larry Williams. Com’è successo?

Schulz: Ho studiato economia con focus sulla finanza e al tempo facevo trading con knockout e altri certificati, ma senza avere successo duraturo. Il mio orizzonte temporale era troppo breve, quindi mi resi conto che il trading non era redditizio per me. Cercavo perciò un approccio che si adattasse al mio stile di vita. Quando lavoravo presso un’azienda agricola dopo aver completato gli studi, non avevo tempo di fare trading durante la giornata, quindi mi concentrai su approcci al trading che richiedessero pochissimo tempo ogni giorno, magari la sera, e per cui l’analisi potesse venire eseguita nei fine settimana. Per trovare tale approccio, era mia filosofia cercare qualcuno che avesse dimostrato il proprio successo nel praticare questo tipo di trading per poi svilupparmi anch’io in tale direzione. Attraverso le mie ricerche, giunsi rapidamente al nome di Larry Williams e pagai molti soldi per il suo corso di formazione, che portai a termine oltre a lavorare da casa al computer. Sfortunatamente, finora, non ho incontrato di persona Larry. Quando mi resi conto durante il corso che faceva trading con successo sui future in base ai dati COT, per me fu immediatamente ovvio cosa fare: naturalmente, dovevo fare trading sui future basandomi sui dati COT anch’io!

TRADERS’: I future sono certamente la classe premier in termini di prodotti disponibili per il trading. Contemporaneamente, bisogna anche sapere quello che si fa, quindi non è uno strumento per principianti.

Schulz: Assolutamente, ho già avuto esperienza di trading con altri prodotti. All’inizio il mio conto era un po’ troppo piccolo con circa $ 14.000, ma ha funzionato comunque. I future sono semplicemente il prodotto di trading più efficiente con costi di transazione minimi. Specialmente con le valute, sono convinto di gestirle meglio dello sport trading, dove in principio nessuno sa veramente dove si trova esattamente il prezzo ad un dato momento. Con broker diversi ci sono deviazioni piuttosto piccole che però sul lungo termine possono fare una grossa differenza. Di contrasto, nei contratti future con lo US CFTC, si può anche vedere in maniera trasparente con quale esatta controparte ho sottoscritto il contratto. Un altro grosso vantaggio del future trading nei mercati differenti con posizioni long e short è che sono indipendenti dallo sviluppo del mercato azionario. Inoltre, il mio utilizzo di margine con un massimo del 30-35% è relativamente basso, quindi posso investire il capitale di trading rimanente in altri modi redditizi, come dividendi azionari o mercato immobiliare. Tuttavia, il mio focus per un conto più grande tende a spostarsi dalle considerazioni su ricavo e rischio. Quindi divento sempre più conservativo.

TRADERS’: In quali mercati applica la sua strategia?

Schulz: L’approccio COT funziona al meglio sulle commodity, ma ottengo dei risultati solidi anche con le valute. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che entrambi sono predominantemente mercati a fasce, che perciò rimangono all’interno di certe fasce di prezzo su un periodo prolungato di tempo. Tuttavia, bisogna notare, specialmente con le commodity soft, che possono essere piuttosto non liquide in alcuni casi. Talvolta vengono tradati solo 600 contratti al giorno, quindi qui non si può scalare in maniera arbitraria. Inoltre, la liquidità debole ha un effetto negativo sugli stock order quando si entra o si esce, e talvolta può essere molto favorevole. Per i future nei settori di bond ed equity, tuttavia, è generalmente più difficile fare trading con successo usando i dati COT. I future per il mercato delle carni sono escluse dal mio trading, poiché il mio approccio qui, in base all’esperienza, non fornisce benefici sufficienti.

TRADERS’: Qual è oggi la sua routine giornaliera? Le serve davvero pochissimo tempo per il trading?

Schulz: L’analisi centrale viene svolta sul grafico settimanale, quindi faccio la maggior parte del lavoro nel fine settimana. Ad ogni modo, i nuovi dati COT non verranno rilasciati fino a venerdì, quindi posso fare tutto quanto in pace fino alla domenica. Di solito ho bisogno solo di due o tre ore per farlo, perché i dati COT nel software sono già preparati per una commissione e posso iniziare a scandagliare direttamente i circa 40 mercati future liquidi. Inoltre, servono 30 minuti ogni sera da domenica a giovedì per regolare o interrompere gli ordini.

TRADERS’: Quali sono i vantaggi dell’analisi sul grafico settimanale?

Schulz: Prima di tutto, bisogna capire che i dati COT non sono uno strumento per la tempistica, ma coprono soltanto l’analisi fondamentale. Per questo motivo, un semplice segnale COT non è ancora un segnale di trading, ma può condurre ad un trade entro un periodo che arriva fino a sei settimane (vedi l’articolo sulla strategia su TRADERS’ numero 09 del 2018). A mia opinione, una strategia di trading di successo deve includere una componente fondamentale, le strategie puramente tecniche semplicemente non sono abbastanza per il trading di successo sul lungo termine. E il lato fondamentale mi dice se i prezzi dovrebbero salire o scendere. Inoltre includo il sentimento e la stagionalità sul grafico settimanale per confermare i dati COT. Il lato tecnico mi dice quando è arrivato il momento giusto per le posizioni corrispondenti. Perciò, la scelta dei tempi si attua quindi sul grafico giornaliero in base alla tecnica di mercato, alle divergenze e agli schemi d’ingresso.

TRADERS’: Su cosa si basano i criteri per tecnica di mercato, sentimento e stagionalità?

Schulz: Con tecnica di mercato intendo cose semplici come il corso dei punti massimi e minimi. Ad esempio, un massimo più alto a seguito di un minimo più alto dovuto ad un trend verso il basso indica una svolta, cosa positiva dalla prospettiva della tecnica di mercato. Se c’è già un segnale COT long sul grafico settimanale, allora anche qui una posizione long diventa interessante per il tempismo. Per il sentimento, non sono sicuro di quale sia la base usata da Larry Williams per lo sviluppo del software. Ma sospetto che sia basato sulle opzioni, ad esempio sul rapporto put/call o simili. Il motivo di questa supposizione è che per alcuni valori non c’è un indicatore di sentimento, e non si può fare trading sulle opzioni per questi valori. La stagionalità è l’ultimo indicatore ed il più debole, laddove una conferma aggiuntiva fa sempre piacere, ma non è necessaria. Dato che come ho detto controllo i grafici la sera, di solito vedo le opportunità appena prima che queste emergano e posso concentrarmi su di loro. In questo modo rimango aggiornato sulla prospettiva settimanale e fondamentale su tutti i future, vedendo dove c’è un segnale COT già pronto, anche quotidianamente. Non appena si verifica l’entrata tecnica, allora piazzo i miei ordini.

TRADERS’: Quindi deve sempre aspettare la conferma sul grafico giornaliero prima che un segnale COT venga concretamente messo in azione, in modo da non posizionarsi contro il movimento di mercato attuale.

Schulz: Esattamente. In altre parole, non vado mai contro il trend sul grafico giornaliero. Prendendo in considerazione la prospettiva tecnica a breve termine in aggiunta al lato del mercato fondamentalmente corretto, la probabilità di stoppare le mie posizioni viene significativamente ridotta. I tecnici grafici inoltre affermano che non bisogna mettersi davanti ad un treno in movimento, ma piuttosto saltarci su e farsi trasportare. Ed è esattamente quello che sto facendo qui. È la conferma che il mercato ha voltato sul breve termine esattamente nella stessa direzione nella quale dovrebbe fondamentalmente correre.

TRADERS’: Quali strumenti concreti utilizza per ottenere questa conferma?

Schulz: Ho già menzionato la tecnica di mercato. Inoltre cerco delle divergenze fra gli indicatori come RSI e prezzo. Nelle fasi dove il corso è rapido e senza battute d’arresto, uso un metodo di Larry Williams: Entrata al secondo prezzo di chiusura al di sopra della media mobile su 18 periodi (figura 4).

TRADERS’: Attende sempre il prezzo di chiusura quando piazza o modifica gli ordini?

Schulz: Non necessariamente. Spesso, gli spostamenti principali sono già stati attuati prima delle 20:30 o delle 21:00. Supponiamo che il mercato stia fluttuando in modo stazionario nella fascia giornaliera in questo periodo e che il mio trigger tecnico per il livello di entrata sia appena al di sopra del massimo giornaliero. In questa situazione, nel caso di un setup long, posso piazzare l’ordine di stop-buy per la giornata successiva prima della fine del trading. Oppure talvolta attendo fino alla fine del trading, dipende sempre dalla situazione.

TRADERS’: Di solito lei entra tramite stop order. Come gestisce i gap di prezzo?

Schulz: Alcuni mercati tendono a formare dei gap, altri lo fanno più raramente. Inoltre fa differenza se si tratta solo di un gap giornaliero o di un intero weekend. Fin tanto che i gap non sono enormi, li accetto e basta. I trader con un conto piccolo e delle restrizioni corrispondenti sulla gestione dei rischi possono cercare di lavorare con gli ordini stop-limit dove il limite, ad esempio, è solo appena al di sopra del trigger pianificato per il livello di entrata per un ingresso long. O il mercato torna indietro abbastanza per permettere loro di arrivarci oppure bisogna lasciare perdere il trade.

TRADERS’: Quanto rischio si assume per ogni trade?

Schulz: Per le mie posizioni standard, che vanno nella direzione del trend settimanale, può arrivare fino al 5% del mio capitale di trading. Tuttavia, solo se le condizioni dal lato tecnico sono “perfette”, altrimenti meno a seconda della qualità del setup. Se assumo delle posizioni che vanno contro il trend settimanale, ma che non potrebbero essere mai contrarie al trend quotidiano, allora rischio un massimo del 2% del mio capitale. Qui, tendo anche ad acquisire i profitti più in fretta.

TRADERS’: Quante posizioni tiene aperte contemporaneamente?

Schulz: Un massimo di sei posizioni, ma come regola, ci sono solo fino a 4 trade contemporaneamente. Il motivo per questo è la correlazione delle posizioni l’una con l’altra, che continua ad incrementare mano a mano che aumenta il numero di trade. Inoltre, con meno posizioni il mio trading rimane più chiaro.

TRADERS’: Quando e come esce dalle sue posizioni?

Schulz: Di norma, uso un trailing stop a seconda della tecnologia di mercato, un target di profitto o una combinazione dei due. Determino il target di profitto guardando a quale livello si trovava lo stock l’ultima volta al posizionamento dei commercials. Posiziono quindi lì il mio obiettivo di prezzo per il trade attuale, poiché è relativamente probabile che venga raggiunto e perciò rappresenta un’uscita affascinante in caso di profitto. Alternativamente, raccomando anche ai trader di chiudere metà della posizione se raggiungono un rapporto possibilità/rischio di circa 1:1, per poter mettere al sicuro i profitti iniziali e rimuovere la pressione emotiva dal trade. Spesso è molto più semplice, a livello mentale, lasciare correre la seconda metà più a lungo. In una combinazione di entrambe le opzioni di uscita, gestisco il 40 o 50% della posizione con il target ed il resto con il trailing stop. Se ci sono degli aggiustamenti dal lato della gestione portafoglio, allora lo faccio manualmente. Stesso dicasi se c’è un contro-segnale COT rispetto ad una posizione corrente; allora interrompo il trade manualmente.

TRADERS’: Che cosa ha fatto durante lo shutdown governativo degli Stati Uniti, che è durato per 35 giorni? Non sono stati pubblicati dati COT durante quel periodo…

Schulz: C’è un cosiddetto “Proxy Index”, che consente di fare una stima approssimativa dei dati COT. Qui, si può far derivare dai prezzi il posizionamento di Commercials e Grandi Speculatori. Incidentalmente, questo approccio è interessante anche per analizzare in maniera fondamentale i mercati non statunitensi dove non ci sono dati COT. Tuttavia, gli effetti del lungo shutdown sulle mie performance di trading sono stati piuttosto notevoli. Senza dati COT ufficiali, non c’era cibo per i mercati, per così dire, e il mercato si trovava sempre di più a non sapere cosa fare, non c’erano trend. Come risultato, ho avuto un calo del 6% durante quel periodo.

TRADERS’: Ricorda un trade che è stato un disastro?

Schulz: Oh sì, penso immediatamente ad una posizione sul future dello yen giapponese. Me ne stavo lì con circa $ 10.000 di profitto e poi applicai una gestione posizionale errata a causa di un errore di calcolo. Invece di due contratti, ne acquistai otto e poi usai il leverage. Come risultato, dovetti chiudere il trade per motivi di gestione del rischio con un drawdown perché non potevo sostenere la perdita nella dimensione del conto. Questo mi diede come risultato una perdita di circa $ 9.000 invece di un profitto (figura 6). Alla fine, il trade andò come pianificato e avrebbe portato anche un bel profitto con una gestione della posizione adeguata. Tuttavia, dato che la gestione del rischio viene sempre prima, è stato comunque corretto uscire in perdita come risultato dell’errore. Uno sbaglio costoso.

TRADERS’: Ciò significa che lei essenzialmente aumenta le posizioni che danno profitto?

Schulz: Non necessariamente, ma è un ottimo strumento per la gestione della posizione. Ma avevo fatto un errore nel trade sullo yen giapponese appena descritto. D’altra parte, per il trade sul peso messicano, ad esempio, la situazione era diversa (figura 4). Qui ho comprato otto contratti all’inizio e più tardi aumentato la posizione di quattro contratti. Questo approccio progressivo ha consentito di effettuare correzioni minime e il trade è continuato come pianificato, ma con maggior profitto. Alla fine, è stato il mio miglior trade del 2018, con quasi $ 15.000 di profitto.

TRADERS’: Lei è arrivato al terzo posto al Futures Trading World Championship 2017 con una ottima performance. Qual è stata la sua motivazione per partecipare?

Schulz: Ci sono motivi differenti. Da una parte, a mia opinione, era per me necessario lasciare la mia zona di comfort e affrontare una nuova sfida. Anche se il mio trading era eccellente, era il momento giusto di fare una pausa e provare qualcosa di grande. Naturalmente, volevo anche partecipare per correre nella stessa competizione di Larry Williams, quindi per me è stato un onore.

TRADERS’: Perché non ha creato un fondo che utilizza questa strategia?

Schulz: Al momento, vivo esattamente come voglio. A seconda della stagione, sono in un posto diverso, provo tante cose, viaggio molto e ho tempo per la mia famiglia. Per poter fare trading mi serve solo il mio portatile e una connessione Internet. Come fund manager, fastidi e burocrazia sarebbero enormi, e scambierei una grossa porzione della mia libertà per una poltrona da ufficio. E non voglio questo. Tuttavia, mi offro di aiutare individui facoltosi con il trading. Ad esempio, per un cliente con un conto di trading da $ 1 milione, ho realizzato un profitto del 67% nel 2017, e poi lui ha ulteriormente incrementato il suo conto di trading. È molto più semplice lavorare con una persona singola con un grosso conto che dare inizio ad un fondo.

TRADERS’: Quale consiglio darebbe ai nuovi arrivati?

Schulz: Penso che all’inizio sia molto importante seguire qualcuno che ha dimostrato di avere successo. Questo fa risparmiare molto tempo e denaro! I principianti del trading, tuttavia, sono spesso eccessivamente euforici e vogliono “fare tanti soldi in fretta”. Ma è questo il loro problema, perché credono alle false promesse. Queste persone sono facili da trovare grazie alle pubblicità aggressive con pile di banconote e macchine di lusso costose. I principianti che seguono queste persone sfortunatamente falliranno. Per questo motivo, ho deciso di rendere trasparente il mio trading sul blog e perciò differenziarmi dai provider più dubbi. So che la mia strategia si è dimostrata essere redditizia e non ho bisogno di nascondermi dietro pubblicità aggressive.

TRADERS’: Come usa il suo tempo libero, a cui lei dà molto valore?

Schulz: Oltre a viaggiare, faccio fitness, yoga e meditazione. Inoltre seguo una dieta e cerco uno stile di vita salutare. La meditazione in particolare mi aiuta nel trading per controllare meglio le emozioni, specialmente durante le fasi negative. Investo molto nel trovare un equilibrio mentale, e come detto prima, la base per questo è stato il giusto stile di trading per me, con una distanza sufficiente dagli accadimenti del mercato intraday. Questo mi dà il necessario equilibrio tra lavoro e vita privata per avere successo ed essere contemporaneamente soddisfatto. Naturalmente, un vantaggio è che nel corso degli anni sono cresciuto passando dal mio piccolo conto iniziale a quello che è adesso un grosso capitale di trading e mi sono abituato a maggiori profitti e perdite con l’andare del tempo. Non solo so che la mia strategia funziona davvero, ma non permetto a me stesso di venirne distolto tanto in fretta come facevo prima.

L’intervista è stata condotta da Marko Gränitz

Il Dr. Marko Gränitz è autore e relatore nel campo delle ricerche di mercato dei capitali e intervista costantemente trader in tutto il mondo. Sul suo blog offre informazioni sulle nuove scoperte riguardanti il momentum e altre anomalie di profitto.

http://www.marko-momentum.de/